Nuovi e numerosi bandi per comprare casa ad 1 euro al via, ma ora è necessaria molta più attenzione

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Nuovi e numerosi bandi per comprare casa

Perché le persone dovrebbero essere interessate all'acquisto di edifici fatiscenti in villaggi isolati? Il progetto case a 1 euro mira a raggiungere diversi importanti obiettivi.

Comprare una casa a 1 euro rappresenta davvero un affare? La risposta può essere affermativa purché l'acquirente abbia le idee chiare su tutti i dettagli. Accanto alla cifra simbolica dell'euro, occorre infatti mettere in conto spese aggiuntive relative alla ristrutturazione dell'immobile.

Già, perché nella maggior parte dei casi, sia che si tratti di case al mare o in montagna, le condizioni della casa non sono affatto abitabili. Non solo, ma poi bisogna anche prevedere l'allineamento con le disposizioni in materia di ristrutturazione edilizia che sono oggi più rigorose. Facciamo il punto della situazione:

  • Nuovi bandi per comprare case a 1 euro in Italia
  • A cosa fare attenzione quando si compra una casa a 1 euro

Nuovi bandi per comprare case a 1 euro in Italia

Perché le persone dovrebbero essere interessate all'acquisto di edifici fatiscenti in villaggi isolati? Il progetto case a 1 euro mira a raggiungere diversi importanti obiettivi sociali. Aiutare i giovani che hanno difficoltà a ottenere un mutuo ad avere una casa propria al prezzo simbolico di un euro. O anche il contrasto allo spopolamento e all'abbandono delle città e dei piccoli borghi. Contrariamente a quanto si possa pensare, il progetto case a 1 euro è ampiamente diffuso in diverse regioni d'Italia, comprese zone dalla Toscana alla Sardegna.

Segnaliamo allora Montieri e Vergemoli in Toscana; Gangi, Regalbuto, Salemi, Mussomeli in Toscana; Lecce nei Mari in Abruzzo; Carrega Ligure in Piemonte; Patrica nel Lazio; Zungoli in Campania; Nulvi e Ollolai in Sardegna.

Ollolai è un piccolo comune di circa 1.200 abitanti e si trova in provincia di Nuoro. Il sindaco, tra i primi ad aderire al progetto case a 1 euro, ha mostrato una forte volontà di fermare il problema dello spopolamento a cui questa città è soggetto e, grazie a questo progetto, si è posta anche l'obiettivo di dare nuova vita al suo centro storico. Prendere casa ad Ollolai significa poter godere di un immenso patrimonio archeologico, costituito da circa 70 siti nuragici e numerose chiese. Dal punto di vista della cultura tradizionale, è molto rinomata e apprezzata dai turisti per il tradizionale Palio degli Asinelli e per le pittoresche feste di carnevale.

Molto ambite anche le case a 1 euro di Nulvi in provincia di Sassari. In questo piccolo comune sono tante le testimonianze del suo passato nuragico e prenuragico: dai nuraghi alle tombe dei giganti, al pozzo sacro Nuraghe Irru, edificio di epoca nuragica dedicato al culto dell'acqua

A cosa fare attenzione quando si compra una casa a 1 euro

Contrariamente a quanto si possa pensare, il progetto non è esattamente a costo zero: l'idea di acquistare una casa e poi dimenticarsene, al solo scopo di arricchire il proprio patrimonio immobiliare, non è infatti prevista in questo progetto. Per comprendere meglio questo progetto, dobbiamo esaminare attentamente le restrizioni che possono essere vincolanti. Tutti i lavori di ricostruzione devono essere pianificati e completati entro e non oltre 365 giorni dall'acquisizione della proprietà.

Occorre tener conto delle spese amministrative come quelle per il notaio, il catasto o il trasferimento dell'immobile. Bisogna in genere iniziare a lavorare entro e non oltre 2 mesi dalla consegna di tutti i permessi. Il comune chiederà all'acquirente un piccolo deposito cauzionale di 5.000 euro per un periodo di 3 anni. Al termine di tale periodo sarà rimborsato dallo stesso Comune.

Poi ci sono le disposizioni aggiornate che i nuovi proprietari di casa alle prese con una ristrutturazione edilizia devono seguire. In prima battuta, l'Unione europea ha annunciato l'intenzione di istituire l'obbligo di installazione di pannelli solari su tutti gli edifici pubblici e commerciali di una determinata metratura a partire dal 2026, al fine di promuovere l'uso delle fonti di energia rinnovabile. Entro il 2030, tale obbligo sarà esteso a tutti gli edifici residenziali al fine di aumentare ulteriormente la produzione di energia pulita e ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali.

Ecco quindi la nuova legge sulla sostituzione delle caldaie. Si tratta del frutto della nuova direttiva dell'Unione europea che mira a proibire l'installazione di nuove caldaie a gas. L'obiettivo è eliminare gradualmente l'impiego delle caldaie a gas, riconosciute come fonte significativa di inquinamento atmosferico, entro il 2029. Questa disposizione normativa è stata adottata al fine di promuovere l'utilizzo di tecnologie di riscaldamento meno inquinanti e sostenibili a lungo termine.

Infine, per ridurre le emissioni inquinanti prodotte dagli edifici in Italia, l'Unione europea ha emanato una nuova direttiva per promuovere l'adozione di misure di efficienza energetica per gli edifici. Prevede l'obbligo di ristrutturazione per alcune case ed edifici al fine di raggiungere l'obiettivo di avere tutti gli immobili, sia residenziali sia non residenziali, con un indice di prestazione energetica di classe E entro il 2030. Questa misura è stata adottata al fine di promuovere l'utilizzo di tecnologie più efficienti e sostenibili, contribuendo così alla riduzione delle emissioni di gas serra e migliorando la qualità dell'aria.