Al rush finale le discussioni sul nuovo obbligo Ue di ristrutturazione green delle case più vecchie e inquinanti: novità e chiarimenti
Quali sono i nuovi importanti sviluppi su obbligo ristrutturazioni case e sostituzione condizionatori, caldaie, frigoriferi direttiva Ue? Si entra nel vivo delle discussioni sulle direttive Ue sugli obblighi green imposti per arrivare a raggiungere un alto livello di efficienza entro qualche anno. Il 6 giugno si è discusso delle misure della direttiva per l’efficienza energetica ‘direttiva case green’ degli edifici in tutta Europa e ora parte il negoziato finale tra Consiglio Ue ed esecutivo europeo prima di tornare in Plenaria.
L’obiettivo dell’Ue è quello di ridurre le emissioni di gas a effetto serra e il consumo finale di energia dell’Unione entro il 2030 e renderlo climaticamente neutro entro il 2050. Tuttavia, sarebbero state definite anche diverse deroghe all’obbligo di ristrutturazione green delle case.
Stando al testo approvato, gli edifici residenziali dovranno raggiungere una classe di prestazione energetica minima di tipo E entro il 2030 e D entro il 2033 e gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche dovranno essere effettuati, secondo la direttiva, o al momento della vendita dell’immobile, o al momento della ristrutturazione dell’edifici e si tratta di interventi che, mediamente, potrebbero avere un costo di circa 60.000 euro per l’adeguamento.
Pur non avendo previsto la direttiva alcuna sanzione in caso di mancata ristrutturazione degli immobili, i singoli governi possono prevederne e diverse sono le contestazioni sorte proprio per l’attuazione dell’obbligo imposto, proprio a partire dai costi che richiederebbe.
Sono, infatti, diverse le contestazioni sorte nei confronti del nuovo obbligo Ue di ristrutturazione delle case più inquinanti, e da diversi Paesi, obbligo che comunque richiederebbe importanti investimenti da parte degli interessati, ma anche nei confronti degli altri obblighi Ue che impongono l’acquisto di nuovi elettrodomestici al posto di quelli più vecchi e inquinanti attualmente in commercio.
In realtà, dovranno essere definiti piani nazionali di ristrutturazione e aiuti e finanziamenti per permettere ai soggetti interessati di procedere con l’attuazione dei lavori necessari per adeguarsi all’obbligo Ue.
Gli obblighi imposti dall’Ue finora sono, dunque, partiti dall’obbligo di ristrutturazione delle case per rendere più efficienti le case più inquinanti di classe energetica F o anche G in molti casi da rispettare in diversi passaggi:
Gli unici immobili esenti dal nuovo obbligo di ristrutturazione di casa sono:
Ed è recentemente arrivata anche una novità riguardante il nuovo obbligo di sostituzione dei frigoriferi più vecchi e inquinanti. Obiettivo Ue è far cambiare i frigoriferi a gas fluorurati, sostanze utilizzate nella refrigerazione e nel funzionamento delle pompe di calore. La nuova legge prevede la riduzione graduale dell’uso di tali gas a partire dal 2039 e la loro completa eliminazione entro il 2050, ma i primi divieti potrebbero scattare già dal 2026.
L’Ue ha anche imposto lo stop all’acquisto e alla installazione di caldaie a gas, considerati impianti inquinanti, che dovrebbero del tutto scomparire entro il 2029. La scomparsa delle caldaie a gas sarà, però, progressiva e tra il 2025 e il 2026 non saranno più disponibili i relativi incentivi che si potranno invece avere solo per l’installazione di tecnologie alternative e a sostituzione dei vecchi impianti mentre entro il 2029 non saranno proprio più in vendita le caldaie a gas.
Ulteriore imposizione dall’Ue sulle case riguarda l’obbligo di sostituzione delle cucine a gas con cucine a induzione, che non sono inquinanti come le cucine a gas, riducono i tempi di cottura e, di conseguenza, il consumo di energia e anche in tal caso il passaggio sarà graduale.