Grazie al suo meccanismo di indicizzazione, il nuovo Btp offre una soluzione efficace per proteggere il proprio denaro nel tempo, ma fino a che punto?
Martedì 25 luglio 2023 è in programma l'asta di un nuovo Btp indicizzato all’inflazione europea. Si tratta di uno strumento finanziario con un rendimento legato all'andamento dell'inflazione, offrendo agli investitori un livello di protezione dai rischi inflazionistici. Con le caratteristiche specifiche di questa diciottesima emissione, rappresenta una scelta potenzialmente attraente per coloro che cercano di diversificare il proprio portafoglio di investimenti e proteggersi contro l'erosione del potere d'acquisto causata dall'inflazione.
Il codice ISIN (International Securities Identification Number) che identifica univocamente questo titolo è IT0005482994. Questo codice è essenziale per facilitare le operazioni di acquisto e vendita del Btp sul mercato finanziario. L'importo nominale dell'emissione del Btp indicizzato all'inflazione può variare e va da un minimo di un miliardo a un massimo di 1,25 miliardi di euro. Viene perciò offerta una certa flessibilità sia per gli emittenti che per gli investitori nel determinare la dimensione dell'emissione in base alle esigenze finanziarie.
Prevista un'asta supplementare con un importo di 187,5 milioni di euro. Questa possibilità di asta supplementare consente di adeguare ulteriormente l'offerta e la domanda sul mercato, garantendo una maggiore liquidità per i titoli. Per quanto riguarda la data di regolamento per questa emissione specifica, è stata fissata per il 27 luglio 2023. Questa è la data in cui gli investitori che hanno partecipato all'asta dovranno effettuare il pagamento per i titoli acquistati e riceveranno ufficialmente il possesso dei Btp.
In che modo funziona questo meccanismo di indicizzazione? A intervalli regolari, il capitale sottoscritto dal detentore del Btp viene rivalutato. In pratica il valore del titolo viene adeguato in base all'andamento dell'inflazione o di un indice di riferimento stabilito in fase di emissione.
Immaginiamo di essere investitori e di possedere un Btp. Se l'inflazione dovesse aumentare nel corso del tempo, causando un'erosione del potere d'acquisto della moneta, la rivalutazione semestrale ci permetterebbe di mantenere il valore reale del nostro investimento. In altre parole, il nostro capitale sottoscritto aumenterebbe di valore in linea con l'aumento del costo della vita, compensando l'impatto dell'inflazione sulla nostra ricchezza.
Questo aspetto rende il Btp un'opzione potenzialmente interessante per coloro che cercano una forma di investimento più sicura e stabile, poiché offre una forma di tutela contro l'inflazione. Anche in periodi di crescente inflazione, il detentore del titolo può sentirsi al riparo dalle perdite del potere d'acquisto e godere di un ritorno reale sugli investimenti. Il punto è che essendo legati all'inflazione hanno una base di rendimento più bassa che si alza con la crescita dello stesso livello generale dei prezzi. Le previsioni vanno però in un'altra direzione e di conseguenza la scelta dei nuovi Btp è adesso meno conveniente rispetto al passato.
Non solo il nuovo Btp indicizzato all'inflazione perché in calendario sono previste altre opportunità di investimento. Le seguenti quattro nuove emissioni di titoli di Stato saranno infatti messe in circolazione:
Oggi i rendimenti annuali delle cedole per i quattro titoli di Stato con durata analoga sono rispettivamente del 3,40%, 3,80%, 3,70% e 4,35%. Si prevede che le nuove emissioni avranno cedole inferiori, dato che il rendimento del Btp a 10 anni è recentemente diminuito. A grandi linee, se il Tesoro effettuasse oggi la fissazione della cedola per il nuovo bond, questa verosimilmente non supererebbe il 4%. Dopodiché sono ufficiali le date ufficiali delle emissioni di debito pubblico in Italia previste per il mese di agosto 2023, comunicate dal Dipartimento del Tesoro:
I Btp sono titoli a medio-lungo termine, con una cedola fissa pagata semestralmente e una scadenza variabile tra 18 mesi e 3, 5, 7, 10, 15, 20, 30 e 50 anni. Sono offerti tramite un'asta marginale, con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa.
Infine, l'asta del 25 agosto sarà dedicata ai Btp Short Term e ai Btp indicizzati all'inflazione europea. I Btp Short Term sono stati lanciati nel 2021 in sostituzione dei CTZ e hanno una scadenza compresa tra 18 e 30 mesi.
Infine, sembra che dal mese di ottobre si terrà almeno un nuovo collocamento tra i Btp Italia e i Btp Valore. Questa notizia ha attirato l'attenzione degli investitori e degli osservatori del mercato finanziario.