Nuova direttiva Ue con nuovo obbligo prezzo della benzina: cosa prevede e conseguenze per costi carburanti e cittadini
Qual è il nuovo prezzo benzina imposto da Ue per legge dopo obbligo ristrutturazione case e sostituzione elettrodomestici? L’Ue sempre più verso un mondo green: dopo i recenti nuovi obblighi imposti per sostituzione di elettrodomestici inquinanti e ristrutturazioni case inquinanti, una nuova direttiva Ue interviene ora a modificare i prezzi dei carburanti, forse come primo passaggio per traghettare verso l’uso di auto più pulite.
La nuova direttiva europea approvata lo scorso 10 maggio 2023 prevede una riforma del sistema Ets (Emission Trading System), che regola lo scambio di quote di emissioni di CO2, mercato che dal 2005 ha permesso alle aziende di alcuni specifici settori energetici ed industriali di ‘inquinare’, e prevede che le aziende petrolifere paghino per la CO2 emessa nella fabbricazione di carburanti.
La nuova direttiva Ue punta a limitare il nuovo prezzo delle quote CO2 ad un massimo di 45 euro per tonnellata, circa 10 centesimi di costo aggiuntivo per litro di benzina e 12 centesimi per litro di gasolio. Con questa novità, un aumento della domanda potrebbe far arrivare a circa 200 euro il costo per tonnellata di CO2, cioè circa 53 centesimi per litro di gasolio e 47 centesimi per litro di benzina.
Se calcoliamo tale aumento possibile ai prezzi medi attuali dei carburanti, la benzina salirebbe a 2,288 euro al litro e il gasolio arriverebbe a 2,191 euro al litro, al netto di eventuali imposte. Ma le brutte notizie non finiscono qui: infatti, il limite di 45 euro per tonnellata non è un limite invalicabile, ciò significa che potrebbe anche aumentare ancora con ulteriori rincari sui prezzi di carburanti e nuovi ‘pesi’ per le tasche degli italiani.
E’ stato intanto già approvato il nuovo obbligo Ue per la ristrutturazione green di case. Si tratta di un obbligo che varrà per tutte le case e gli edifici di classe inferiore a E ed entro il 2023 tutti gli edifici e le case di classe energetica inferiore a E, cioè F e G, dovranno essere ristrutturati per migliorare la propria classe energetica e ridurre le proprie emissioni inquinanti.
Il nuovo obbligo di ristrutturazione delle case entrerà in vigore in maniera graduale secondo i seguenti tempi:
L’Ue ha, infatti, anche imposto il nuovo obbligo di sostituzione dei frigoriferi più vecchi e inquinanti a gas fluorurati, sostanze utilizzate nella refrigerazione e nel funzionamento delle pompe di calore. La nuova legge prevede la riduzione graduale dell’uso di tali gas a partire dal 2039 e la loro completa eliminazione entro il 2050, ma i primi divieti potrebbero scattare già dal 2026.
Ulteriore imposizione green dall’Ue riguarda l’obbligo di sostituzione delle cucine a gas con cucine a induzione, passaggio che anche in tal caso potrebbe essere graduale, e che dovrebbe portare alla sostituzione delle attuali cucine a gas con cucine a induzione che non sono inquinanti, riducono i tempi di cottura e, di conseguenza, il consumo di energia.