Un altro colpo economico per gli italiani: le banche prevedono rincari sui conti correnti.
Negli ultimi giorni, il settore bancario italiano ha fatto parlare di sé, e non in termini lusinghieri. Le fonti più attendibili del panorama economico nazionale, segnalano un'imminente e preoccupante crescita dei costi legati ai conti correnti.
Una crescita non marginale dei costi sui conti correnti. È quanto segnalato con allarme dalle principali associazioni di tutela dei consumatori. In un periodo economico già turbolento per molte famiglie italiane, questa notizia rappresenta un ulteriore peso non indifferente sulle spalle dei cittadini.
Il governo Meloni ha recentemente introdotto la tassa sugli extraprofitti delle banche, che si convertirà nell'imposizione di un’imposta del 40% su tutti i margini di profitto aumentati nel corso del 2023 per le banche, rispetto all’anno precedente.
Tale manovra, comporetà diversi rischi. Le banche, per far fronte a questo nuovo onere fiscale, potrebbero infatti decidere di ribaltare i costi addizionali sui loro clienti, come spesso accade in questi casi.
A inizio dell'anno, la Banca d’Italia ha pubblicato un'analisi che evidenziava già un aumento dei costi di gestione dei conti correnti di 3,8 euro rispetto al 2022. L'aumento delle delle tariffe bancarie relative al costo annuale di gestione dei conti correnti potrebbe ora salire a 105 euro per gli utenti. In Italia si stimano 47,7 milioni di correntisti, e l’impatto sulla collettività potrebbe essere di circa mezzo miliardo.
Le prospettive future, purtroppo, non sembrano delle più rosee. I cittadini dovranno prepararsi ad affrontare un aumento significativo dei prezzi legati ai conti correnti nel prossimo futuro. Una stangata in arrivo che potrebbe avere ripercussioni anche su altri settori dell'economia nazionale.
Di fronte a questa situazione, quale può essere la strategia migliore per i consumatori? Ecco alcuni suggerimenti: