Quali conseguenze per consumatori e clienti dopo il nuovo ribasso dei costi delle commissioni Pos per esercenti

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Quali conseguenze per consumatori e clie

Con questa intesa si mira a incentivare l'adozione di strumenti di pagamento elettronici tra i piccoli esercenti, contribuendo così a diffondere l'uso della moneta elettronica.

Le principali associazioni del settore finanziario e dei pagamenti, ovvero l'Associazione bancaria italiana e l'Associazione delle società che offrono servizi di pagamento, hanno raggiunto un accordo con le associazioni rappresentative dei piccoli esercenti, quali Cna, Confcommercio, Confesercenti e Fipe, per ridurre il costo delle commissioni sulle transazioni effettuate tramite il Pos nei pagamenti inferiori a 30 euro.

L'obiettivo di questa iniziativa è promuovere l'utilizzo e l'accettazione dei pagamenti elettronici da parte dei piccoli commercianti. L'accordo è stato formalizzato durante un tavolo di confronto organizzato presso il Ministero dell'Economia, come previsto dalla recente legge di Bilancio. Vediamo quindi:

  • Ribasso dei costi delle commissioni Pos per esercenti, le novità
  • Cosa cambia per i consumatori con la riduzione dei costi delle commissioni Pos

Ribasso dei costi delle commissioni Pos per esercenti, le novità

Con questa intesa si mira a incentivare l'adozione di strumenti di pagamento elettronici tra i piccoli esercenti, contribuendo così a diffondere l'uso della moneta elettronica in transazioni di importo contenuto. La riduzione delle commissioni sui pagamenti inferiori a 30 euro rappresenta un passo verso l'incremento dell'efficienza e della sicurezza nei pagamenti elettronici, promuovendo una maggiore inclusione finanziaria e semplificando le operazioni quotidiane per i commercianti di piccole dimensioni.

L'accordo è stato formalizzato durante un incontro tenutosi presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, con il parere favorevole dell'Autorità garante per la concorrenza e il mercato. Questa intesa mira a promuovere la digitalizzazione, la modernizzazione e la concorrenza nei servizi di pagamento, attraverso un miglioramento della chiarezza e una riduzione dei costi associati alle transazioni effettuate tramite strumenti di pagamento elettronici.

L'obiettivo principale è ridurre le commissioni a carico delle piccole attività commerciali per l'utilizzo dei Pos nei pagamenti al di sotto dei 30 euro. Il patto sottoscritto prevede che le banche e gli operatori dei pagamenti si impegnino a promuovere iniziative commerciali volte a diminuire l'impatto dei costi sulle transazioni di valore inferiore a 30 euro, con particolare attenzione a quelle al di sotto dei 10 euro.

Questa iniziativa mira a favorire la competitività e l'adozione dei pagamenti elettronici da parte dei piccoli esercenti, promuovendo una maggiore comprensibilità e vantaggi economici per le transazioni di importo ridotto. L'accordo rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione del settore dei pagamenti, consentendo una maggiore accessibilità ai servizi digitali e una riduzione dei costi per i piccoli operatori commerciali.

Cosa cambia per i consumatori con la riduzione dei costi delle commissioni Pos

Gli enti coinvolti hanno comunicato che questa iniziativa è una promozione dedicata solo a specifici soggetti, ovvero le attività di vendita di prodotti e prestazioni di servizi, anche di natura professionale, con compensi nell'anno d'imposta precedente non superiori a 400.000 euro. La decisione del governo di istituire un tavolo con l'ultima legge di bilancio, con l'obiettivo di ridurre i costi associati alla moneta elettronica, in particolare per i micropagamenti e le piccole imprese, ha sollevato l'attenzione su una questione cruciale che necessitava di un intervento determinato.

L'Italia vanta il più alto numero di Pos installati, tuttavia, risulta indietro in termini di numero di transazioni, specialmente quando si tratta di micropagamenti. La riduzione delle commissioni sui pagamenti di importo inferiore a 10 euro ha un impatto significativo sulle transazioni elettroniche: secondo i dati dell'Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, nel 2022, il 21% delle transazioni con carte o bancomat ha riguardato importi di 10 euro o meno, il 32% di 15 euro o meno, mentre i pagamenti fino a 30 euro hanno rappresentato il 58%.

Sebbene questa iniziativa possa semplificare le transazioni per i consumatori, va sottolineato che non si tradurrà in un risparmio di spesa tangibile, soprattutto per i singoli utenti. Ma è possibile che possa incentivare una maggiore adozione dei pagamenti elettronici, soprattutto in ambito commerciale, e agevolare l'uso dei Pos nelle piccole imprese.