L'Ivass ha emesso una sospensione temporanea dei riscatti delle polizze Eurovita fino al 31 marzo, al fine di prevenire una rapida liquidazione delle polizze.
I clienti di Eurovita stanno subendo gli effetti della decisione di Ivass di congelare i riscatti delle polizze. Si precisa che tale divieto è di natura temporanea e verrà applicato fino al 31 marzo. Dopodiché precisiamo in premessa che il provvedimento non riguarda le richieste di riscatto già presentate prima del 6 febbraio, come esplicitamente specificato da Ivass. Tuttavia, la decisione adottata dall'autorità rappresenta un intervento e con pochi precedenti in Italia. Inevitabile allora la preoccupazione tra i clienti, che temono di subire perdite sui propri investimenti, soprattutto in polizze vita.
L'obiettivo di Santoliquido è di garantire la sicurezza dell'azienda, individuando un acquirente in grado di soddisfare la richiesta dell'autorità di controllo, guidata da Luigi Federico Signorini, di raccogliere oltre 200 milioni di euro per la ricapitalizzazione di Solvency II. In pratica, è stato necessario intervenire tempestivamente per bloccare i riscatti, che si erano moltiplicati negli ultimi giorni in seguito alla notizia della mancata cessione a JcFlowers.
Le polizze Eurovita sono una scelta di investimento in un prodotto finanziario a rischio limitato. Più precisamente, queste polizze sono sostanzialmente prodotti finanziari che rappresentano investimenti con gradi di rischio variabili.
Chi ha sottoscritto una polizza vita di ramo I, con investimento in una gestione separata, non sono esposti ad alcun rischio significativo. Al contrario, coloro che hanno sottoscritto una polizza unit o index linked sono soggetti a un certo grado di rischio e potrebbero subire delle perdite, correlate anche alle sorti della compagnia. In ogni caso, è ben precisare che non si può equiparare tali investitori a speculatori finanziari.
In relazione al possibile fallimento di Eurovita, che coinvolge complessivamente circa 400.00 clienti, sui fondi pensioni non ci sono rischi in quanto sono gestiti esternamente. Ancora più precisamente, L'Ivass ha escluso i riscatti e le anticipazioni delle forme pensionistiche complementari con l'eventuale fallimento di Eurovita che non ha impatto sulle richieste di riscatto presentate in precedenza. La decisione potrebbe comunque provocare un forte impatto nel mercato, considerando che Eurovita, una compagnia di medie dimensioni che ha emesso premi per oltre 1 miliardo di euro nel 2021, coinvolge un gran numero di clienti.
I risparmiatori Eurovita hanno a disposizione tutti strumenti giuridici per tutelare i propri interessi nei confronti degli intermediari che hanno loro venduto tali polizze. Il punto di riferimento è la direttiva europea IDD sulla distribuzione dei prodotti di investimento assicurativo, recepita anche nel nostro ordinamento attraverso i regolamenti Ivass di attuazione. Fissa infatti rigorosi obblighi a carico degli intermediari che distribuiscono tali prodotti finanziari.
Gli obblighi riguardano sia l'informazione sia l'adeguatezza rispetto al profilo di rischio del cliente. Se il venditore viola anche uno solo di questi obblighi, si configura un inadempimento contrattuale. In tal caso, l'istituto è tenuto a restituire l'intero capitale investito dal cliente.