Da nuovi crediti di imposta a nuovi fondi e misure ad hoc: quali sono le agevolazioni 2023 disponibili per il settore dell’agricoltura e cosa prevedono
Quali sono le principali agevolazioni, bonus e finanziamenti disponibili per l'agricoltura nel 2023? Il settore dell’agricoltura continua ad essere in nuova espansione già da tempo e a sostegno del settore sono diverse le nuove agevolazioni e misure ad hoc messe in campo dal governo. Vediamo quali sono nel dettaglio e cosa prevedono.
Per l’acquisto di un terreno da parte di un coltivatore o un imprenditore agricolo a titolo professionale è previsto il pagamento di una imposta di registro del 15% del prezzo dichiarato del terreno agricolo con un minimo di 1.000 euro, l'imposta ipotecaria e l'imposta catastale, con la Piccola Proprietà Contadina le tasse si riducono notevolmente.
In tal caso è, infatti, previsto il pagamento dell’imposta di registro dell'1% del prezzo dichiarato del terreno agricolo e imposta ipotecaria e imposta catastale di 200 euro.
Anche la Pac, politica agricola comune, intesa tra agricoltura e società sulla base di quanto fissato dall’Ue per sostenere gli agricoltori e migliorare la produttività agricola, si pone tra le agevolazioni disponili nel 2023 per l’agricoltura.
Si tratta di una serie di misure volte a rafforzare il contributo dell'agricoltura in relazione agli obiettivi ambientali e climatici dell'Ue e fornire un sostegno più mirato alle aziende agricole di piccole dimensioni nonchè permettere agli Stati membri una maggiore flessibilità nell'adattamento delle misure alle condizioni locali.
Possono fare domanda per la Pac 2023 gli agricoltori che hanno diritto al pagamento di base e che operano in aziende di piccole e medie dimensioni e giovani agricoltori di età pari o inferiore ai 40 anni a cui si è deciso di destinare una quota del 3% della dotazione nazionale dei pagamenti diretti per garantire ulteriore sostegno.
Il pagamento viene calcolato come importo aggiuntivo per ettaro di valore uniforme o con diversi importi per scaglioni di ettari, che vengono stabiliti dagli Stati membri e i contributi della Pac 2023 al reddito degli imprenditori agricoli vengono calcolati in base ai comportamenti sostenibili messi in campo dagli agricoltori stessi.
Le domande per la Pac 2023 devono essere presentate entro il 15 maggio direttamente agli organismi pagatori, che sono:
Ciò significa che per i terreni agricoli si può assumere il costo fiscale di titoli, quote o diritti negoziati nei mercati regolamentati o nei sistemi multilaterali di negoziazione posseduti alla data del primo gennaio 2023, con la prospettiva di minori o nessuna plusvalenza all’atto della successiva vendita con riferimento al 31 dicembre 2022, a condizione, però, che lo stesso valore sia soggetto ad una imposta sostitutiva delle imposte sui redditi.
La nuova aliquota al 16% prevede, dunque, di rideterminare i valori di acquisto di partecipazioni negoziate e non negoziate in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione e dei terreni edificabili con destinazione agricola posseduti alla data del primo gennaio 2023.
In tali casi, le imposte sostitutive si possono rateizzare fino ad un massimo di tre rate annuali di pari importo, a partire dal 15 novembre 2023. Le imposte sostitutive possono essere rateizzate fino ad un massimo di tre rate annuali di pari importo, a partire dal 30 giugno 2023 e redazione e giuramento della perizia devono essere effettuati entro la stessa data, cioè il 30 giugno 2023.
Per usufruire della rivalutazione per il 2023, la partecipazione deve essere iscritta in bilancio al primo gennaio 2023, mentre per il calcolo dell’’imposta sostitutiva le regole da seguire restano le stesse e sono le seguenti:
Lo sconto sulle tasse da pagare sul terreno viene riconosciuto sotto forma di credito di imposta per i primi tre periodi d'imposta decorrenti dall'anno di inizio dell’attività in misura pari alla differenza tra l'imposta calcolata applicando le aliquote ordinarie al reddito d'impresa determinato nei modi ordinari e fino a concorrenza dell'importo di 80.000 euro e l'imposta calcolata sul medesimo reddito con aliquota del 15%.
E’ stato, inoltre, prorogato fino al 31 dicembre 2023 il beneficio contributivo per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali di età inferiore ai 40 anni che si iscrivono nella previdenza agricola nell’anno 2023.
In questo caso, viene infatti riconosciuto l’esonero contributivo dal versamento del 100% per 24 mesi.
Altra agevolazione prevista per l'agricolatura nel 2023 è l'istituzione del nuovo Fondo per la sovranità alimentare e Fondo per l’innovazione: si tratta di un nuovo fondo con dotazione di 25 milioni di euro per ogni anno dal 2023 al 2026 istituito per sostenere lo sviluppo di progetti innovativi per aumentare la produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura tramite l'utilizzo di migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, l'uso di macchine, soluzioni robotiche, sensoristica, piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua, la riduzione di sostanze chimiche e l’utilizzo di sottoprodotti.
Ci sono ancora ulteriori agevolazioni, insieme a quelle appena riportate, contenute nella Manovra finanziaria 2023 ed espressamente dirette al mondo dell’agricoltura, misure specifiche volte al contrasto del caro carburante, della pressione fiscale e della disoccupazione, come: