Cosa sono volume tecnico e pertinenze di una casa o edificio, quando sono obbligatori permessi e quando possono scattare sanatorie automatiche per abusi: chiarimenti
Quando il volume tecnico o la pertinenza rendono la sanatoria dell'abuso edilizio automatica e gratis secondo recenti sentenze? Fare lavori in casa soprattutto di ristrutturazione edilizia o di nuovi interventi può o meno implicare un aumento del volume tecnico di una casa o può rappresentare la creazione di pertinenza.
Nei casi di lavori che incidono sul volume tecnico o una pertinenza di casa per cui servono permessi o altre autorizzazioni edilizi che non vengono richieste, scatta il reato di abuso edilizio che si può risolvere o sanando l’abuso, con richiesta di sanatoria al Comune di competenza o sanatorie automatiche gratis oggi in vigore, o con la demolizione dell’opera realizzata abusivamente. Vediamo quando la sanatoria di un abuso edilizio può essere automatica e gratis per volume tecnico o pertinenza.
Secondo quanto spiegato dal Consiglio di Stato, una pertinenza, come da definizione, è un’opera destinata in maniera durevole a servizio o ornamento di un’altra cosa, pensiamo ad un garage di una casa, ad un box, ecc. e per essere considerata pertinenza non deve, dunque, avere un valore di mercato autonomo ma deve essere sempre legata alla cosa di cui è a servizio.
Per quanto riguarda il volume tecnico, rappresenta un'opera che, come la pertinenza, non ha una autonomia funzionale, ma in tal caso perché è destinata solo a contenere, e in una consistenza volumetrica contenuta, impianti serventi di una costruzione principale per essenziali esigenze tecnico-funzionali di essa.
I volumi tecnici sono di solito esclusi dal calcolo della volumetria di una casa o un edificio, a condizione di non essere trasformati mai in vani chiusi, utilizzabili e suscettibili di abitabilità.
Se, quindi, si effettua su un volume tecnico un intervento edilizio di altezza e volume tale da modificare il volume tecnico in locale abitabile, allora deve essere considerato lavoro di cubatura autorizzabile, per cui è obbligatorio chiedere il permesso di costruire al Comune di competenza, altrimenti si realizza un abuso edilizio.
Sia per la pertinenza che per un volume tecnico, perché scatti una sanatoria automatica, l’abuso edilizio deve soddisfare determinati requisiti, come, per esempio, essere stato realizzato prima di una determinata data, o la superficie complessiva dell’ampliamento di una casa o dell’edificio realizzato abusivamente non deve superare una determinata percentuale della superficie totale dell’edificio, della casa o del terreno su cui viene realizzato.
Per il Consiglio di Stato, con particolare riferimento alle pertinenze, è necessario richiedere il permesso di costruire per lavori su una pertinenza quando gli interventi implicano la realizzazione di un volume superiore al 20% del volume dell’edificio principale, mentre per gli interventi pertinenziali minori non sussiste alcun obbligo di chiedere il permesso di costruire ma basta presentare solo la Scia, segnalazione certificata di inizio attività.
Nei casi di lavori che implicano la realizzazione di un volume inferiore o pari al 20% del volume dell’edificio principale, allora può scattare la sanatoria automatica secondo il principio della tolleranza, precisando in ogni caso che bisogna sempre presentare una domanda di sanatoria e fornire tutta la documentazione necessaria per dimostrare che l'abuso edilizio soddisfa i requisiti previsti dalla legge per usufruire della sanatoria automatica.
La tolleranza per la sanatoria automatica può cambiare in base alla regione in cui l’abuso è stato realizzato, perché, per legge, le norme sugli abusi edilizi possono variare da regione a regione.
Per esempio, in alcune regioni, la tolleranza può essere del 20% della superficie totale dell’edificio o del terreno, mentre in altre regioni può essere del 10% o anche meno. In ogni caso, la tolleranza per la sanatoria automatica di un abuso edilizio si calcola in base alla superficie dell’edificio o del terreno su cui è stato realizzato l’abuso e rappresenta una percentuale della superficie totale dell’edificio o del terreno entro cui l’abuso può beneficiare della sanatoria automatica.
In altre regioni, poi, la sanatoria automatica è prevista solo per gli abusi edilizi commessi prima di una determinata data, mentre in altre regioni scatta la sanatoria automatica anche per abusi edilizi realizzati in data successiva.