Continuano a crescere i rendimenti buoni postali
Quali investimenti effettuare nel mese di settembre tra buoni postali, Btp e conti deposito? Le opzioni sono oggi più interessanti rispetto al passato.
Tempo di pensare e ripensare agli investimenti da effettuare in questo ultimo quadrimestre dell'anno. Il ventaglio delle possibilità per i risparmiatori italiani continua a rimanere molto ampio ma c'è una importante novità di cui tenere conto ed è l'aumento dell'inflazione.
Si tratta infatti di una variabile di centrale importanza che influenza non solo le decisioni degli investitori, ma anche degli istituti di credito alle prese con l'applicazione dei tassi di interessi ai differenti strumenti finanziari. Entriamo allora nel cuore della questione per comprendere cosa sta succedendo e cosa mettere in conto in questo mese di settembre da qui alla fine dell'anno. E più precisamente, vediamo più nello specifico di questo articolo:
Emessi da Cassa depositi e prestiti e garantiti dallo Stato italiano ed esenti da imposta di successione, in questo momento la scelta è tra Buono 3 anni Premium con rendimento annuo lordo a scadenza dell'1,50%; Buono 3 anni Plus con rendimento annuo lordo a scadenza dell'1,00%; Buono 3x2 con rendimento annuo lordo a scadenza dell'1,75%; Buono 3x4 con rendimento annuo lordo a scadenza del 2,00%; Buono 4x4 con rendimento annuo lordo a scadenza del 3,00%; Buono Ordinario con rendimento annuo lordo a scadenza del 2,00%; Buono 4 anni risparmiosemplice con rendimento annuo lordo standard a scadenza dell'1,00%; Buono dedicato ai minori con rendimento annuo lordo fino al 3,50%.
Non solo i Buoni fruttiferi postali perché sono i numeri a rivelare come i Btp siano già arrivati al 4%. Non solo, ma il periodo è piuttosto favorevole per una ulteriore spinta verso l'alto. Ancora più specificatamente, sono destinati a crescere nel corso di questo mese di settembre 2022, fino a diventare una delle soluzioni più allettanti per i risparmiatori italiani.
Il motivo è molto semplice da comprendere ed è il probabile aumento dei tassi di interesse da parte della Bce per contrastare l'inflazione e calmierare i prezzi al consumo che stanno tendendo verso l'alto con un impatto diretto sulle tasche dei risparmiatori. Potrebbe essere anche molto alto di 0,75 punti, da cui deriverà un aumento del rendimento finale che non sarà naturalmente di questa entità.
Con le elezioni alle porte sono da mettere in conto fibrillazioni e tensioni con la conseguenza dell'aumento dello spread e a ruota del valore dei Btp. I tassi di interesse varieranno comunque in base alla durata del Btp. Questi ultimi con durata di oltre 10 anni lo avranno superiore al 3,5% annuo. Tendenza al rialzo anche degli interessi dei conti deposito come risposta degli istituti di credito alla maggiore remunerazione offerta da Btp e buoni postali.