Si attendono nuova riforma del Fisco e nuova riforma del Lavoro per importanti novità e cambiamenti per tutti: ecco cosa aspettarsi
Quali sono le importanti misure in arrivo tra riforma del Fisco e riforma del Lavoro che stavolta interesseranno davvero tutti gli italiani? Riforma del Fisco e Riforma del Lavoro sono tra i due provvedimenti molto attesi dagli italiani in queste settimane considerando le conseguenze che potrebbero avere su stipendi, pensioni, modalità di lavoro. Vediamo quali sono le importanti misure particolarmente attese con le prossime riforme.
Cosa si prepara a cambiare con riforma del Fisco a marzo e misure previste
Nuove importanti misure per tutti con riforma Lavoro 2023 quali sono
Cosa si prepara a cambiare con riforma del Fisco a marzo e misure previste
Dopo tanto parlare e annunci, è attesa la prossima settimana la presentazione della nuova riforma del Fisco 2023, che prevede diverse misure che interesseranno tutti gli italiani a partire dalla misura cardine di revisione delle aliquote Irpef.
Se lo scorso anno il governo Draghi aveva già modificato le aliquote Irpef, portandole da cinque a quattro, il governo Meloni vuole ancora rivedere le aliquote Irpef e portarle a tre, che potrebbero essere le seguenti:
aliquota del 23% per chi ha redditi fino a 15mila euro;
aliquota del 27% per chi ha redditi tra 15mila-50mila euro;
aliquota del 43% per chi ha redditi superiori ai 50mila euro.
E con queste tre nuove aliquote Irpef, gli aumenti maggiori sarebbero per redditi annui tra 28mila euro e 50mila euro annui, che aumenteranno per effetto di una netta riduzione delle tasse da pagare, considerando che si tratta di redditi per cui l’aliquota Irpef scenderebbe dal 35% al 27%, riducendosi di ben 8 punti percentuali.
Per la prima fascia di redditi fino a 15mila euro e per l’ultima fascia, cioè per redditi superiori ai 50mila euro, non cambierebbe nulla con la riforma del fisco del marzo, considerando che l’aliquota Irpef da considerare resta al 23% nel primo caso e resta al 43% nel secondo caso.
Le ultime notizie parlano, però, di altre ipotesi di revisione delle aliquote Irpef al vaglio del governo e una potrebbe essere quella di un accorpamento delle prime due aliquote del 23% e del 25% in una sola aliquota al 20% per redditi fino a 28.000 euro, avvantaggiando coloro che percepiscono redditi inferiori con una netta riduzione delle tasse.
L’altra ipotesi al vaglio potrebbe essere quella di introduzione di un’aliquota unica del 27% per i redditi tra 15 mila e 75 mila euro, di un’aliquota del 23% per i redditi sotto i 15 mila euro e del 43% per i redditi oltre i 75 mila euro e quella
A parte la nuova revisione delle aliquote Irpef già annunciata, la nuova riforma del Fisco dovrebbe prevedere ulteriori importanti modifiche e novità come:
possibile taglio ulteriore o azzeramento totale dell’Iva sui beni di prima necessità;
nuovo taglio del cuneo fiscale che potrebbe arrivare al 5% per tutti coloro che percepiscono redditi fino a 35mila euro annui, aumentando, dunque, rispetto all’attuale taglio del cuneo fiscale del 3% per redditi fino a 25mila euro e del 2% per redditi tra 25mila e 35mila euro annui;
ulteriori novità per definizioni agevolate per chi ha debiti prima ancora, però, che si ricevano cartelle esattoriali;
novità per alleggerire il carico fiscale di Pmi, multinazionali e grandi imprese;
nuovi incentivi alle imprese che assumono o chi ha percepito il reddito di cittadinanza, o donne, o over 50;
possibile estensione della flat tax al 15% (per redditi fino a 100mila euro annui);
possibile introduzione del quoziente familiare, che potrebbe affiancare o sostituire del tutto l'Isee;
possibile revisione e ridordino di bonus e detrazioni fiscali in vigote.
Nuove importanti misure per tutti con riforma Lavoro 2023 quali sono
E’ attesa tra qualche settimana, a sorpresa, anche la presentazione della nuova riforma del Lavoro annunciata, in realtà, già qualche tempo fa dal governo Meloni, ma che si aspettava tra qualche mese.
Diverse le misure già messe a punto e altre in via di definizione, come:
avvio di nuove politiche attive di inclusione per il lavoro, con il nuovo Programma GOL (Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori) che ha l’obiettivo di migliorare l’inserimento lavorativo delle persone, volgendo particolare attenzione di beneficiari di ammortizzatori sociali o altri sostegni al reddito, lavoratori fragili e disoccupati, per cui scatterà l’obbligo di frequentare percorsi di formazione e riqualificazione delle competenze;
riforma dell’attuale sistema di welfare, per adeguarlo alle nuove esigenze di lavoro e società;
revisione della indennità di disoccupazione Naspi, con revisione dei tempi di durata dell’indennità, considerando che oggi la Naspi viene riconosciuta ai lavoratori in totale stato di disoccupazione involontaria per un massimo di 24 mesi e il disoccupato percepisce l’indennità per la metà delle settimane lavorate nel quadriennio precedente e matura il 50% delle giornate di lavoro effettuate come giornate indennizzabili da Naspi e si potrebbe ridurre tale percentuale al 40% o al 30%, in ogni caso inferiore al 50%;
novità per i contratti di lavoro a tempo determinato, con eliminazione delle causali da inserire fino a 24 mesi e possibilità di prorogare i contratti a tempo determinato di ulteriori 12 mesi, per una durata complessiva non più di 24 mesi ma di 36 mesi al massimo;
novità per lo smartworking, per introdurlo come modalità di lavoro dove le condizioni aziendali o di enti lo permettessero e secondo regole specifiche;
meno tasse su premi di produzione, straordinari e indennità per aziende e datori di lavoro virtuosi che assumono e incrementano la produttività;
ripristino di opzione donna per permettere alle lavoratrici dipendenti e autonome di andare in pensione prima, come precedentemente previsto, rispettivamente, a 58 e 59 anni di età, con 35 anni di contributi, considerando le finestre di 12 e 18 mesi per l’uscita definitiva a prescindere dalla presenza o meno, e quanti, figli o dalla categoria di appartenenza;
riconoscimento di contributi figurativi utili al raggiungimento della pensione per tutte le donne con figli, per ogni figlio, per valorizzazione del lavoro di cura di famiglia e figli.