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Quali sono le leggi in vigore per sanatoria edilizia, tolleranza, multe o demolizioni per difformità catastali: differenze in base a casi e situazioni
Come funzionano sanatoria edilizia, tolleranza, multe o demolizioni, i diversi casi in base a differenti difformità catastali? Quando si realizzano opera edilizie senza avere appositi permessi richiesti dalla legge, si incorre nel reato di abuso edilizio che prevede sanzioni civili e penali, tra multe e demolizioni totali delle opere e strutture costruite senza i permessi. Vediamo allora cosa si può fare nei diversi casi quando si verificano difformità catastali.
Secondo quanto stabilito dalle leggi in vigore, la difformità catastale è la mancata corrispondenza fra lo stato di fatto di un immobile e relativa documentazione catastale, vale a dire visura e planimetria catastale e, quando una planimetria catastale non risulta conforme, si deve procedere alla regolarizzazione edilizia, se possibile con una sanatoria, e poi alla variazione catastale per aggiornare la planimetria.
E sono diverse le difformità che possono verificarsi, per esempio, per:
Nel caso in cui si verifichi un abuso edilizio, la prima cosa da fare è, se possibile, procedere alla sanatoria dell’abuso, anche se non sempre si può fare. Non tutti gli abusi edilizi sono sanabili, infatti, e in tali casi si devono pagare multe ma anche demolire le opere realizzate.
Le multe e le sanzioni previste dalla legge per chi incorre nel reato di abuso edilizio sono le seguenti:
Fare la sanatoria significa estinguere il reato e non arrivare all'irrogazione dell'ordine di demolizione dell'opera abusiva nonchè ottenere la doppia conformità delle costruzioni realizzate alla disciplina urbanistica vigente sia al momento della realizzazione del manufatto e sia al momento della presentazione della domanda di sanatoria.
Per procedere con la sanatoria, bisogna incaricare un tecnico abilitato che ha il compito di calcolare la sanzione e presentare un'istanza al Comune, che entro sessanta giorni deve esprimere parere favorevole e accogliere la domanda o negarla.
Se non si riceve alcuna risposta dal responsabile dell’ufficio comunale di competenza entro i termini di legge, la stessa si intende non accolta (silenzio-rigetto) e la legge permette presentare successivo ricorso ad un giudice amministrativo. Precisiamo, infine, che quando si procede con una sanatoria di un abuso edilizio sono previsti dei costi.
E’ bene sapere che esiste un limite di cosiddetta tolleranza per gli abusi edilizi e per cui scatta la sanatoria automatica. Stando, infatti, alle in vigore, la tolleranza per un abuso edilizio per cui scatta la sanatoria automatica vale solo nei casi di abusi edilizi che non superano il 2% tra stato di fatto e progetto.
Dunque, nel caso di un abuso edilizio nei limiti della tolleranza del 2% tra stato di fatto e progetto è possibile non rischiare né multe né la demolizione dell’opera. Se, invece, si supera la soglia della tolleranza dell’abuso edilizio al 2%, allora diventa necessario ricorrere alla sanatoria di un abuso edilizio per estinguere il reato di abusivismo e non arrivare all'ordine di demolizione dell'opera abusiva.
Per calcolare la tolleranza di un abuso edilizio, per cui è previsto la sanatoria automatica, bisogna considerare soprattutto tre elementi che sono:
Esistono poi anche casi in cui un abuso edilizio è considerato tenue. Secondo le leggi in vigore, non scatta la punibilità penale per abusi considerati particolarmente tenui, precisando che la valutazione della tenuità degli abusi edilizi è complessa da definire, motivo per cui è sempre necessaria una valutazione caso per caso nei procedimenti giudiziari.
I diversi criteri da usare per valutare se un abuso edilizio può essere considerato tenue o meno sono i seguenti: