Se rata del mio mutuo variabile è di 400-800 euro di quanto aumenterà ora e nel 2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Aumenti anche oltre 200 euro per rate di mutui a tasso variabile: come aumentano gli importi da pagare e cosa potrebbe ancora cambiare il prossimo anno

Se la mia rata del mutuo variabile è di 400-800 euro di quanto aumenterà ora e nel 2023? L’andamento dell’economia mondiale e l’aumento galoppante dell’inflazione stanno creando non poco scompiglio per chi ha acceso mutui a tasso variabile, per cui sono saliti i tassi e, contestualmente i costi delle rate mensili.

E probabilmente questa tendenza continuerà anche il prossimo anno: molto dipenderà dall’andamento dell’inflazione nella zona Euro e se la Bce continuerà ad intervenire, o meno, sui tassi. Vediamo allora come sono già aumentate e come aumenteranno ancora le rate di mutui a tasso variabile.

  • Rata del mutuo variabile di 400-800 euro perchè sta cambiando e aumenta
  • Di quanto aumenterà rata mutuo variabile di 400-800 euro ora e nel 2023

Rata del mutuo variabile di 400-800 euro perchè cambiando e aumenta

Il costo delle rate di un mutuo dipende da diversi indici a seconda della tipologia di mutuo che si accende, cioè se a tasso fisso o a tasso variabile. In particolare, i tre tassi a cui sono agganciati i mutui sono:

  • IRS (Euro Interest Rate Swap) o Eurirs, indice usato per la determinazione del tasso di interesse dei mutui a tasso fisso, che può essere quotato per durate dai 10 ai 30 anni;
  • Euribor (Euro Interest Bank Offered Rate), indice usato per la determinazione del tasso di interesse di mutui a tasso variabile, che può essere a 1 mese, 3 mesi e 6 mesi;
  • tasso BCE, usato per la determinazione del tasso di interesse di mutui a tasso variabile, stabilito dalla Banca Centrale Europea, non soggetto quindi alle oscillazioni di mercato e che rappresenta e si basa sul costo del denaro in Europa e ogni sua variazione implica variazioni dell’Euribor.

Gli interventi della Bce stanno al momento fortemente incidendo sull'importo delle rate dei mutui da pagare, e non positivamente. La Bce ha già alzato i tassi e, presumibilmente, lo farà ancora e si stanno aumentando anche i costi delle rate dei mutui da pagare.

Solo qualche settimana fa, a causa dell’andamento economico in Europa e dell’inflazione che continua a salire, la Bce ha annunciato un aumento dei tassi di 75 punti base, portando il tasso sui depositi allo 0,75%, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali all'1,25% e il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale all'1,50%, prospettando un ulteriore aumento dei tassi di 75 punti base a ottobre e di 50 punti base a dicembre, calcolando un tasso al 2% circa entro la fine dell'anno, per continuare ad aumentare ancora nel 2023 se l’andamento di economia e inflazione continueranno sulla strada attuale.

Di quanto aumenterà rata mutuo variabile di 400-800 euro nel 2023

Considerando andamento di economica, prezzi e inflazione, dopo l’aumento dei tassi già deciso nel 2022, nel 2023 i tassi continueranno a salire implicando contestuali aumenti delle rate di mutui a tasso variabile.

In particolare, stando ad alcune simulazione effettuate, chi ha, per esempio, pagato ad agosto una rata di circa 450 euro per un mutuo di 100mila euro a 20 anni, ora paga circa 80 euro in più, attivando a pagare una rata mensile di mutuo da 450 a 530 euro e si arriverà a poco più di 600 euro nei primi mesi del 2023, fino ad arrivare a quasi 700 euro a fine anno per un aumento complessivo da ora di 250 euro circa. 

Per chi pagava generalmente una rata di 700 euro al mese, si trova ora a pagare quasi 800 euro che potrebbero salire fino a quasi mille euro nel 2023 se la tendenza al rialzo dei tassi continuerà. 

Precisiamo che gli aumenti dei costi delle rate mensili dei mutui interessano solo ed esclusivamente i mutui a tasso variabile, che sono soggetti alle oscillazioni del mercato economico, per chi ha, invece, mutui tasso fisso nulla cambia e cambierà e può dormire sonni tranquilli. In tal caso, infatti, le rate da 400 euro restano ferme a 400 euro, quelle da 600 euro restano a 600 euro e così via.