Stop a migliaia di auto diesel al via in diverse città italiane ed è solo l'inizio (E Ue accelera su altre leggi)

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Blocco alla circolazione delle auto Euro 5 già in diverse città italiane: quali sono i prossimi step e gli altri obblighi green imposti da Ue

Verso un mondo più green ed energeticamente più efficiente: è questo l’obiettivo che l’Europa si è posto per rendere migliore la qualità di ambiente in cui viviamo e aria che respiriamo ma si tratta di un obiettivo che sembra stia perseguendo con imposizioni di obblighi che avranno costi e conseguenze per i cittadini, a partire dal nuovo stop alla circolazione delle auto più inquinanti.

E’ stato, infatti, approvato lo stop ad auto Euro 5 in diverse città italiane ed è solo l'inizio, considerando che l’Ue accelera su altri pesanti obblighi.

  • Stop ad auto Euro 5 in diverse città italiane
  • Quali sono gli altri pesanti obblighi su cui l’Ue accelera 

Stop ad auto Euro 5 in diverse città italiane

Il divieto di circolazione di auto Euro 5 parte dal Piemonte: le ultime notizie confermano, infatti, che dal prossimo 15 settembre non potranno più circolare in diverse città della regione le auto diesel Euro 5. Sono in tutto 76 i Comuni interessati, tra cui il capoluogo Torino.

Nella regione saranno previsti, inoltre, i seguenti ulteriori provvedimenti:

  • divieto di circolazione dalle 8 alle 19 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, dei veicoli dotati di motore diesel Euro 3, Euro 4 ed Euro 5 adibiti al trasporto persone (categoria M1, M2, M3) e dei veicoli adibiti al trasporto merci (N1, N2, N3);
  • divieto di circolazione dalle 0:00 alle 24 tutti i giorni (festivi compresi) di tutti i ciclomotori e i motocicli Euro 0 ed Euro 1 adibiti al trasporto di persone o merci (L1, L2, L3, L4, L5, L6, L7);
  • Sono, però, previste diverse esenzioni alla limitazione della circolazione dei veicoli per casi particolari. Lo stop alla circolazione di auto Euro 5 avviato in Piemonte arriverà presto anche in altre città italiane tra la fine 2023 e il 2024 mentre tra il 2025-2026 ci saranno ulteriori blocchi per altre classi di euro diesel fino al blocco di tutti i diesel e benzina a favore della sola circolazione dell’elettrico, obiettivo che si dovrebbe raggiungere entro il 2035.
Secondo quanto stabilito dall’Ue, infatti, sarebbe fissato per il 2035 lo stop totale alle vendite di auto con motori diesel e benzina.

Quali sono gli altri pesanti obblighi su cui l’Ue accelera 

Lo stop alla vendita di auto con motori diesel e benzina, e il blocco già previsto per le auto Euro 5 in Piemonte, è solo uno dei nuovi obblighi in direzione green fissati dall’Ue, a partire dall’obbligo di ristrutturazione green delle case all’obbligo di sostituzione di vecchi elettrodomestici.

In particolare, l’obbligo di ristrutturazione delle case riguarda le case più vecchie e inquinanti di classe energetica F o anche G e da portare almeno alla classe E e per cui sarebbero previsti i seguenti tempi:

  • entro il 2030 tutti gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica E ed entro il 2033 la classe energetica da raggiungere dovrà essere la D;
  • gli altri edifici dovranno raggiungere la classe energetica E a partire dal 2027 e la D dal 2030;
  • tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028;
  • entro il 2040 si dovrà raggiungere un livello tale da garantire un parco immobiliare a zero emissioni entro il 2050.
Sono esonerati dal nuovo obbligo di ristrutturazione delle case le seguenti tipologie di immobili:
  • seconde case;
  • edifici di pregio artistico;
  • edifici riconosciuti meriti storico-architettonici;
  • edifici di culto.
Passando agli altri obblighi imposti dall’Ue per gli elettrodomestici più inquinanti, sono i seguenti: 
  • stop all’acquisto e alla installazione di caldaie a gas, considerate inquinanti e che dovrebbero del tutto scomparire entro il 2029; 
  • obbligo di sostituzione delle cucine a gas con cucine a induzione, che non sono inquinanti come le cucine a gas, riducono i tempi di cottura e, di conseguenza, il consumo di energia, ma anche in questo caso il passaggio potrebbe essere graduale;
  • obbligo di sostituzione di vecchi frigoriferi di classe energetica più bassa e inquinanti;
  • obbligo di sostituzione dei condizionatori agli idrofluorocarburi, noti anche come F-gas, che secondo l’Ue sono responsabili dell’emissione di gas ad effetto serra.