tfs statali precisazione inps dopo rinnovo decreto
Quali sono i nuovi chiarimenti Inps per la liquidazione del Tfs trattamento di fine servizio ai lavorati dipendenti pubblici
Quali sono le nuove precisazioni dell'Inps dopo il rinnovo del decreto per il pagamento del Tfs statali? Al momento di cessazione di un rapporto di lavoro, a prescindere dalla sua durata e dal motivo per cui si mette fine al rapporto di lavoro, i lavoratori dipendenti statali hanno diritto a ricevere il Tfs, Trattamento di fine servizio, che sarebbe il Tfr dei lavoratori privati.
Per i pagamenti del Tfs agli statali, tra anticipi, ritardi di liquidazione e ultime novità, sono arrivati diversi chiarimenti dall’Inps. Vediamo quali sono.
Il 30 giugno era, infatti, scaduta la convenzione Abi per l'erogazione dell'anticipo del Tfs agli statali che permette ai dipendenti pubblici di avere subito il proprio Tfs senza aspettare gli anni necessari per legge per avere i propri soldi, ma solo entro la somma dei 45mila euro e ad un tasso agevolato dello 0,4% se si chiede alle banche convenzionate che hanno aderito all’Accordo Quadro, mentre il tasso arriva anche al 4% se chi chiede l’anticipo del Tfs per statali a banche che non hanno sottoscritto l’accordo.
L’accordo per l’anticipo del Tfs a tasso agevolato è stato rinnovato con nuovo decreto per altri due anni sempre con tasse agevolato allo 0,4% e le banche non possono applicare ai richiedenti altre commissioni.
All’indomani della firma del nuovo accordo che proroga la convenzione Abi per il pagamento dell’anticipo del Tfs con tasso agevolato e delle diverse denunciate arrivate per i tempi troppo lunghi di riconoscimento dei pagamenti, l’Inps è intervenuto con chiarimenti in merito.
L'Inps ha, infatti, spiegato che i tempi di pagamento del Tfs trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici sono diversi a seconda del motivo di cessazione del rapporto di lavoro e oscillano dai 105 giorni previsti nel caso di decesso del lavoratore o di uscita per inabilità, ai quasi 5 anni nel caso di cessazione del rapporto dil lavoro con la quota 100.
In altri casi, i tempi di attesa possono arrivare anche fino a 7 anni e si tratta dei normali tempi previsti dalla legge per il pagamento del Tfs al termine del lavoro, tempi troppo lunghi per cui ci si è nuovamente rivolti alla Corte Costituzionale.
Il Tar Lazio ha, infatti, passato alla Corte Costituzionale la questione di legittimità della dilazione nel pagamento del trattamento di fine servizio agli statali, ritenendo che il pagamento rateale del trattamento in tempi lunghi non rispetti i diritti dei lavoratori pubblici perché un Tfs corrisposto con molto ritardo rispetto al momento della cessazione del rapporto di lavoro ha una utilità inferiore per un lavoratore rispetto a ad una retribuzione pagata tempestivamente.
In generale, i tempi per la liquidazione del Tfs agli statali cambiano anche in base alla somma maturata da erogare che può essere divisa in più tranche e in particolare nel seguente modo:
A causa dell’inflazione superiore all’8%, la liquidazione dei Tfs si riduce, per la tassa nascosta, e non di poco. Se prendiamo il caso di liquidazione di un trattamento di fine servizio di 100mila euro circa, andando in pensione quest’anno, con un tasso di inflazione all’8%, il pagamento scenderebbe a 90mila euro.