Tutte le tipologie di Btp (incluso il nuovo Btp Valore di Ottobre) e differenze rendimenti, durata, funzionamento

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Tutte le tipologie di Btp (incluso il nu

Se c'è qualcosa che non manca per i risparmiatori e gli investitori italiani sono gli strumenti finanziari sotto forma di Btp per andare alla ricerca dei migliori rendimenti.

I titoli di debito pubblico italiano, noti come Btp, sono diventati oggetto di interesse per i risparmiatori. Questo non solo a causa del ritorno degli interessi interessanti dopo la fine dell'era dei tassi di interesse a zero o negativi, ma anche grazie alla flessibilità degli strumenti offerti dal Tesoro, adattati alle diverse esigenze dei risparmiatori. Facciamo il punto:

  • Btp Valore
  • Btp Italia
  • Btp Futura
  • Btp indicizzati
  • Btp Green
  • Btp a breve termine
  • Btp a 10 anni


Btp Valore


Il Ministero dell'Economi ha annunciato l'emissione del nuovo Btp Valore, programmata dal 2 al 6 ottobre, a meno che non vi sia una chiusura anticipata. Questo Btp Valore avrà una durata quinquennale e includerà un premio di fedeltà aggiuntivo.

Rispetto alle emissioni precedenti sono previste cedole trimestrali calcolate in base a tassi prefissati in crescita nel tempo, noto come meccanismo step-up. I tassi di rendimento minimi garantiti saranno comunicati il 29 settembre, insieme al codice ISIN identificativo del titolo.


Per l'emissione precedente, avvenuta a giugno 2023, i tassi annuali definitivi erano del 3,25% per il primo e il secondo anno e del 4,00% per il terzo e il quarto anno, con un premio finale di fedeltà pari allo 0,5%.

L'investimento in Btp Valore può essere effettuato a partire da un importo minimo di 1.000 euro, con la garanzia di ottenere l'importo richiesto. Il titolo di Stato può essere acquistato al prezzo nominale (pari a 100) senza l'applicazione di commissioni durante il periodo di collocamento.


Per quanto riguarda la tassazione, il Btp Valore gode del trattamento agevolato per i titoli di Stato, con un'aliquota fiscale del 12,5%, e beneficia dell'esenzione dalle imposte di successione su cedole e premio di fedeltà. I sottoscrittori hanno la possibilità di cedere totalità o parte del titolo prima della sua scadenza, senza restrizioni e a condizioni di mercato. È importante sottolineare che il capitale sottoscritto è garantito al momento della scadenza.

Btp Italia


Oggi al Mercato Telematico dei Titoli di Stato (MTS) della Borsa Italiana sono disponibili nove Btp Italia che offrono un rendimento strettamente correlato all'inflazione italiana, garantendo una rivalutazione sia delle cedole che del capitale investito.

Questi strumenti finanziari sono oggi interessanti per via dell'aumento dell'inflazione, nonostante un leggero declino registrato nelle settimane precedenti. In questo contesto, non sorprende che il rendimento annuale delle cedole associate ai Btp Italia si attesti intorno all'8%, il che li rende particolarmente attraenti per gli investitori alla ricerca di un tasso di rendimento almeno in linea con l'andamento dei prezzi.

Gli analisti finanziari considerano i Btp Italia come un componente essenziale nella costruzione di un portafoglio diversificato e resiliente. Si ritiene che tali strumenti dovrebbero costituire una quota significativa, compresa tra il 10% e il 20%, dell'allocazione totale all'interno di un portafoglio obbligazionario.

Questa presenza strategica mira a garantire una certa protezione del valore del capitale contro l'erosione dovuta all'inflazione, oltre a fornire un flusso di reddito regolare e stabile, adattandosi in modo dinamico alle dinamiche economiche del contesto nazionale.

Btp Futura


Le quattro emissioni di Btp Futura hanno finora registrato una raccolta di fondi e rendimenti che, pur apprezzabili, non hanno raggiunto i livelli di successo osservati nelle emissioni dei Btp Italia. Oggi il panorama dei rendimenti netti associati a queste quattro emissioni di Btp Futura presenta una gamma diversificata, spaziando dal 3,78% relativo al titolo quinquennale con scadenza prevista per novembre 2028, fino al 4,39% offerto dal Btp Futura rimborsabile nell'aprile del 2037.


Questo strumento finanziario è indirizzato a coloro che intendono scommettere sull'eventuale crescita dell'economia italiana. L'investimento in Btp Futura può risultare interessante per gli investitori che desiderano acquisire titoli a un prezzo scontato, con la prospettiva di beneficiare di un possibile aumento del valore nel corso del tempo, anche se va notato che tale scenario non è privo di incertezze e potrebbe non verificarsi.


La natura dei Btp Futura, con i loro rendimenti legati alla crescita economica, li rende un'opzione adatta a chi è disposto a sostenere un certo grado di rischio nel perseguire rendimenti potenzialmente più elevati.

Questi strumenti possono essere parte di una strategia di diversificazione più ampia all'interno di un portafoglio di investimenti, mirando a bilanciare opportunità di guadagno con un'adeguata gestione dei rischi. In ogni caso, la valutazione e la scelta degli strumenti finanziari dovrebbero sempre essere guidate da una comprensione approfondita delle dinamiche di mercato e degli obiettivi di investimento personali.

Btp indicizzati


Una variante dei Btp Italia che merita attenzione sono i Btp indicizzati al tasso di inflazione dell'area euro, calcolato da Eurostat. Questa categoria di titoli comprende numerose emissioni, circa una dozzina, con scadenze distribuite dal settembre 2023 fino a maggio 2051, e offre ai potenziali investitori un rendimento approssimativo dell'8%.

L'inflazione nell'area euro potrebbe convergere più rapidamente al tasso annuo del 2%, rispetto all'inflazione italiana. Di conseguenza, le cedole indicizzate dei Btp euro potrebbero subire un calo più veloce rispetto a quelle dei titoli indicizzati all'inflazione italiana. Questa differenza è il risultato di dinamiche economiche e variabili diverse tra le due aree geografiche.

Nonostante questo potenziale svantaggio, i Btp indicizzati al tasso di inflazione europea condividono con i Btp Italia una caratteristica fondamentale: la capacità di proteggere il portafoglio dagli effetti delle fluttuazioni inflazionistiche. Questo rappresenta un beneficio per gli investitori che desiderano garantire la conservazione del potere d'acquisto dei loro investimenti nel lungo periodo, soprattutto in un contesto economico caratterizzato da incertezze e variazioni dei tassi di inflazione.

Di conseguenza, la scelta tra Btp indicizzati all'inflazione italiana e quelli dell'area euro è legata alle specifiche esigenze di diversificazione e copertura inflazionistica dell'investitore.

Btp Green


I Btp Green sono una categoria innovativa di titoli di Stato italiani introdotti per la prima volta nel panorama finanziario nel marzo 2021. Sono un importante passo avanti nell'ambito della finanza sostenibile, progettati specificamente per sostenere gli sforzi del settore pubblico nel campo della tutela dell'ambiente e della lotta contro i cambiamenti climatici.

La serie di Btp Green comprende diverse emissioni, con scadenze che variano, ma possiamo prendere ad esempio il Btp Green 2031, il più recente di questa famiglia di titoli, che giungerà a scadenza otto anni dopo, nel 2031. Questo titolo è stato collocato sul mercato al prezzo di 99,888, offrendo un rendimento lordo annuo all'emissione dell'8,056%.

I rendimenti delle emissioni green sono generalmente in linea con quelli dei Btp tradizionali di pari scadenza, il che li rende attraenti anche dal punto di vista finanziario.

I Btp Green rappresentano una scelta consapevole per i risparmiatori più giovani e per coloro che desiderano svolgere un ruolo attivo nella promozione della sostenibilità ambientale attraverso il finanziamento di progetti ecosostenibili. Questi titoli offrono un'opportunità concreta di investire in una visione ecologicamente responsabile del futuro, contribuendo in modo tangibile alla conservazione dell'ambiente e all'attuazione di politiche volte a mitigare i cambiamenti climatici. La combinazione di obiettivi finanziari e ambientali rende i Btp Green uno strumento adatto per gli investitori interessati a un approccio sostenibile e responsabile agli investimenti.
 

Btp a breve termine


Nonostante i Btp a breve termine, rientranti nell'intervallo di 3-5 anni, non costituiscano una categoria di titoli separata, presentano peculiarità che li distinguono dai titoli a lungo termine. Il rendimento associato a questi strumenti finanziari si colloca in un intervallo compreso tra il 3% e il 3,5%.

Questi rendimenti sono però inferiori al tasso di inflazione corrente, con conseguente mancanza di preservazione del valore reale del capitale investito. In termini reali, una volta dedotta l'inflazione, il rendimento effettivo risulta negativo, approssimativamente attorno al 5%, evidenziando un significativo decremento del potere d'acquisto.

Nonostante questa sfida in termini di rendimento reale, che può rappresentare un ostacolo per gli investitori, i Btp a breve scadenza presentano un vantaggio rilevante sotto forma di maggiore stabilità nelle quotazioni. Questa caratteristica li rende un'opzione interessante per coloro che cercano una componente di stabilità all'interno del proprio portafoglio, in particolare in contesti in cui la volatilità dei mercati potrebbe essere motivo di preoccupazione.

Btp a 10 anni
 

Le emissioni di Btp a medio-lungo o lungo termine sono una scelta interessante per gli investitori alla ricerca di una solida protezione del capitale contro l'erosione causata dall'inflazione. In particolare, esiste la prospettiva di ottenere un guadagno reale se il tasso di inflazione nei prossimi 24-36 mesi si avvicina all'obiettivo del 2-3% annuo, considerando la natura degli strumenti finanziari a lungo termine.

Le quotazioni di questi titoli risultano estremamente sensibili alle fluttuazioni dei tassi di interesse, sia in direzione rialzista che ribassista. Tale sensibilità si accentua all'aumentare della durata residua del bond.

Un'attenta analisi delle quotazioni di mercato di questi titoli rivela l'entità di queste oscillazioni, che sono influenzate in gran parte dal livello delle cedole. Di conseguenza, la scelta di investire in tali titoli è consigliata per i risparmiatori che cercano un rendimento discreto e che, al contempo, sono fiduciosi che l'inflazione possa convergere al di sotto del 3% nei prossimi 24 mesi.

Questi strumenti finanziari si rivolgono a investitori con una visione a lungo termine e una tolleranza alle oscillazioni di prezzo sul mercato secondario, alla luce della loro sensibilità ai cambiamenti nei tassi di interesse e alle aspettative sulla futura inflazione.