Calabria e non solo, la terra dei bachi da seta
Il baco da seta, in Calabria, come a Bivongi o a Como e Cuneo è uno, ma non è il solo, filo conduttori di queste due storie che andiamo a raccontare di attività imprenditoriale legate al baco da seta
Due belle storie, tutte italiane, basate sul baco da seta, ma soprattutto sull'imprenditorialità e la capacità di nnovare anche partendo dalla tradizione.
Due interessanti storie di quattro giovani, ragazzi sia in Calabria che a Cuneo che riscoprono la tradizione e hanno successo sia in Calabria che a Cantù.
Due belle storie di italiani che riscoprono il territorio, in questo caso la Calabria, e riescono a realizzare una propria attività riprendendo anche le radici storiche e le tradizioni
Tre ragazzi sono ritornati in Calabria, esattamente a San Floro, vicino a Catanzaro, nella Valle del Corace, e hanno ripreso a coltivare e allavare il baco e lavorare la seta con gli atrezzie del tempo tra il 1300 e il 1700 quando la zona era denominata il centro della seta a livello europeo.
I loro nomi sono Mirian, ex hostess aerea, licenziata a Milano, Domenico che aveva cerato un impiego invano in Germania e nella stessa Milano e Giovanno hanno creato una propria azienda, una cooperativa chiamato Nido di Seta.
Hanno iniziato nel 2014 e ora producono usando ceramica e e seta gioielli, stoffe e sciarpe colorando con sostanza naturali della zona. L'attività è molto impegnativa soprattuto tra Prile e Ottobre quando è il momento clou dell'allavamento del baco della seta che coltivano con 3500 piant di gelso in cinque ettari.
E poi non c'è solo la coltivazione, ma come detto, la produzione e la vendita di prodotti unici, ora anche su Internet, con un e-commerce e poi i ragazzi delle scuole da accompagnare in visite di istruzione come molti stranieri.
Un altra vicenda si accompagna alla prima sempre ispirata dall'amore per la natura e il suo rispetto, e le capacità artistiche. Si tratta dell'attività di Valentina Mescrino, nata a Napoli, ma che ha vissuto in Lombardia e ora lavora a Cantù e realizza anche lei con i bachi da seta collane, orecchini, fermagli e altri oggetti d'arte tutti fatti a mano e colorati anch'essi con sostanze naturali. La sua collezione si chiama Equilibrium.
Vive come detto a Cantù. in una casa bottega, e ora oltre agli oggetti della collezione appena citata si è lanciata in una linea di abbigliamento che comprende anche realizzazioni per uomini.
E anche il baco da seta che lavoira arriva dal territorio, vicino a Como, da una cooperativa di ragazzi che coltiva bachi da seta.
E ora i suoi obiettivi sono ambiziosi, quelli di allargarsi e capire fino a dove si può spingere una, come si definisce lei stessa, piccola artista.che si trasforma e cresce tutti i giorni».