Freeze Thaw Awakening, la crio-banana
La tecnica utilizzata è quella Freeze Thaw Awakening, che prevede congelamento, scongelamento e risveglio del banano. Il frutto è più piccola, più dolce e dal sapore tropicale.
Una speciale variante dalle banana si è riusciti a realizzare in Giappone e si mangia con la buccia. Capiamo i vantaggi, ma anche altri alimenti interessanti che sempre più escono.
Fermi tutti, della banana si mangia anche la buccia. Non quelle che si trovano adesso sugli scaffali dei supermercati o dei fruttivendoli. Bensì quella variante speciale che si trova in Giappone e conosciuta come crio-banana. Si tratta evidentemente di una grande rivoluzione nel settore alimentare destinata a cambiare molte abitudini nel campo alimentare. E per sapere come sia possibile, è sufficiente andare a scoprire il modo in cui viene coltivata la pianta della banana speciale. Il segreto risiede in quello sbalzo di temperatura da meno 60 gradi a più 27 gradi ovvero la coltivazione avviene in pieno gelo e la ripiantumazione in pieno caldo. Il rapido passaggio di temperatura consente ai banani di crescere più velocemente e di sviluppare una buccia saporita.
La tecnica utilizzata è quella Freeze Thaw Awakening, che prevede congelamento, scongelamento e risveglio del banano. Per il consumo di massa di questo tipo speciale di banana occorre aspettare perché fino a questo momento è disponibile solo nella prefettura di Okayama. Ma il primo passo è stato ufficialmente compiuto. E non si tratta di un esperimento da laboratorio perché la il frutto è già acquistabile al costo che, al cambio, varia dai 5 ai 6 dollari. Pesa in media 18 grammi e le dimensioni sono più contenute rispetto ala tipica banana. Ma L'obiettivo del produttore è però quello della vendita nei supermercati di tutto il Giappone come secondo step.
E c'è una ragione ben precisa: Tokyo importa dal resto del mondo quasi tutta la quantità consumata e di fatto è completamente dipendente dall'estero con tutto quanto ne consegue anche a livello economico.
Sviluppato dalla varietà Gros Michel, coltivata in tutto il mondo fino a 50 anni fa prima di essere sostituita dall'attuale Cavendish, si caratterizza per un alto tasso di vitamina B6, zinco, magnesio e triptofano, un amminoacido essenziale per l'organismo umano. Chiamata Monge, eredita i valori nutritivi della Gros Michel, anche se contiene più zucchero e di conseguenza aggiunge un sapore più dolce. Già, la buccia è morbida, sottile e soprattutto commestibile. Chi l'ha assaggiata giura che il retrogusto è tropicale, simile a quello dell'ananas. Si apre allora una nuova frontiera per questo prodotto, il più ricercato e consumo tra la frutta tropicale. Quali prospettive per l'Italia? Dalle nostre parti i consumi di frutta sono in crescita del 17% in 10 anni, raggiungendo le 840.000 tonnellate.
Frutti esotici che passione: sono in tantissimi coloro che ne esaltano proprietà e benefici ma è bene precisare che non tutti i frutti esotici sono, in realtà, a basso contenuto calorico e che non sempre aiutano a dimagrire, anche se nella maggior parte dei casi potrebbe essere così.
Tra i frutti esotici capaci di garantire ottimi benefici e che aiuterebbero a dimagrire ci sono:
Anche l’avocado tra i frutti esotici particolarmente consigliati, originario del Messico e del Centro America. Anche se rispetto ad altri frutti sopra riportati contiene un numero decisamente più elevato di calorie, circa 160 calorie per 100 grammi, contiene molte fibre, grassi buoni, vitamine del gruppo B, vitamina K, potassio, vitamina E e vitamina C, che fanno di questo frutto un alimento ricco di proprietà eccellenti per la salute, capace di preservare da:
Insieme ai tanti benefici che garantisce, tali da inserire l’avocado tra gli alimenti da consumare quando si è a dieta, esistono anche delle controindicazioni, che possono prevedere un’eventuale allergia a questo frutto, o problemi digestivi, effetto collaterale che potrebbe essere causato dai FODMAP, carboidrati a catena corta di cui l’avocado è ricco e che alcune persone non riescono a digerire, accusando gonfiore, crampi allo stomaco, diarrea.