Banche italiane più sicure 2022, i giudizi agenzie rating migliorano
Continua a essere caldissimo il fronte banche in Italia e non potrebbe essere diversamente alla luce di quanto è successo negli scorsi anni. In realtà, a passare in rassegna l'analisi sulle banche italiane più sicure nel 2022, la valutazione è differente rispetto a quella immaginata.
Sono due gli aspetti messi in evidenza dagli aspetti. In prima battuta il periodo di grande difficoltà per gli istituti di credito operanti in Italia con ripercussioni sui clienti è sempre più alle spalle. Ma c'è soprattutto un secondo aspetto che strappa un primo timido sorriso: la congiuntura economica sta finalmente registrando qualche segnale di crescita.
Non serve farsi trascinare dall'entusiasmo davanti ai miglioramenti dei giudizi delle agenzie di rating sulle banche italiane. Non ancora almeno, ma la strada sembra quella giusta. Analizziamo quindi in questo articolo
C'è una ragione ben precisa alla base dell'ottimismo ed è la riduzione dei crediti deteriorati, i cosiddetti non performing loans. Questo passaggio, viene fatto notare, porta a un miglioramento delle condizioni di finanziamenti e al raggiungimento della stabilità del capitale.
In termini pratici significa che il livello medio delle banche diventa più sicuro e quindi meno a rischio. In particolare, questa è la visione dell'agenzia di rating Moody's sulle banche italiane più sicure. Come abbiamo accennato, il percorso di uscita dal periodo buio è già iniziato, ma proprio il 2022 sarà l'anno che consentirà di fare uno step in più.
Calendario alla mano, il 2022 completerà in quinquennio di smaltimento dei crediti deteriorati, ma solo adesso diventeranno più incisivi i benefici per le banche italiane.
Ci sono però due variabili che potrebbero influire positivamente o negativamente nello scenario tracciato dagli esperti e nelle prospettive stabili sul rating. La prima è quella della crescita del Pil italiano: sarà modesta come da previsioni oppure maggiore?
E poi, altro aspetto di cui tenere conto, i crediti problematici all'8% sono più del doppio rispetto alla media dell'Unione europea. In buona sostanza se il trend sembra essere indirizzato, allo stesso tempo ci sono alcune incognite che potrebbero sorprendere e sparigliare ulteriormente le carte in tavola.
L'agenzia di rating stima Moody's prova ad andare oltre e individua quei tre elementi che potrebbero finire per fare la differenza per le banche italiane (e quindi per i clienti finali) nei 12 mesi del 2022. Si tratta della maggiore efficienza derivante dalle recenti iniziative di ristrutturazione, del minor costo del rischio e dei minori costi di finanziamento all'ingrosso. Anche se poi, fa notare, gli utili sono bassi per via delle perdite elevate sui prestiti e dei costi operativi elevati.