Banche sicure e a rischio, come riconoscerle
Quando si consultano le liste delle banche più sicure e aggiornate, le valutazioni sono aggiornate, ma i giudizi sono in continua evoluzione.
Nel momento in cui si pensa di aprire un conto corrente o in casi di incertezza scatta il momento di andare alla ricerca della banche più sicure ovvero di quelle considerate più affidabile nel custodire i propri risparmi.
Dall'altra parte ci sono le banche più a rischio 2020 sulla base degli indicatori riconosciuti che monitorano lo stato di salute degli istituti di credito e individuano quelle su cui conviene investire per mettere al sicuro il denaro.
Una raccomandazione: quando si consultano le liste delle banche più sicure e aggiornate, le valutazioni sono aggiornate, ma i giudizi sono in continua evoluzione.
Di certo non è facile capire se i propri risparmi si trovano in una banca affidabile e sicura o in una che sta per fallire. A parte i casi maggiormente sotto i riflettori e dunque facilmente individuabili, alcuni strumenti utili per analizzare la situazione economica sono difficili da reperire. Non solo, ma spesso e volentieri non è neanche così facile riuscire a interpretare la situazione. Senza contare i casi di mancanza di trasparenza quando alcune operazioni non compaiono nel bilancio. A ogni modo, stando alla più recente ricerca dell'Università Bocconi per l'Economia del Corriere, sulla base dei parametri Cet1, Tier1 e Tcr, che a breve vedremo nel dettaglio, le banche più solide sono
Occorre prendere confidenza con due termini per capire in autonomia se la banca è sicura o è a rischio: Common equity tier 1 o Cet1 ratio e Total capital ratio. Il primo è il maggiore indice di solidità di una banca. Questo rapporto, espresso in percentuale, in sostanza ci dice, tra le altre cose, con quali risorse l'istituto oggetto di valutazione riesce a garantire i prestiti concessi ai clienti. L'attività principale di una banca è raccogliere denaro per poi impiegarlo prestandolo. Il rapporto tra il denaro prestato e la parte di queste somme dato ai creditori inaffidabili viene espressa dal Total capital ratio, che è il rapporto tra il patrimonio della banca, che le consente di affrontare le perdite senza intaccare gli interessi dei clienti, e i crediti che l'istituto ha concesso ponderati in base al rischio.
Infine, in quali strumenti è meglio investire se si vuole rimanere al riparo dalle conseguenze del bail-in? Quelli considerati sicuri sono azioni e obbligazioni di emittenti diversi e quindi altre banche e società, conti correnti e conti deposito sotto i 100.000 euro, Etf, fondi comuni d'investimento, fondi pensione e polizze assicurative. Sono invece ritenuti investimenti pericolosi, azioni della banca, obbligazioni subordinate della banca, obbligazioni senior della banca, conti correnti e deposito con una somma maggiore ai 100.000 euro.