Bonifico verso Iban sbagliato. Soldi persi o rimborso. Responsabilità e cosa succede.

di Luigi Mannini pubblicato il
Bonifico verso Iban sbagliato. Soldi per

Nessuna responsabilità da parte di banche e Poste in caso di bonifici con Iban sbagliati: la sentenza della Corte di Giustizia Europea

Se si fa un bonifico bancario ad un Iban sbagliato, vecchio o errato cosa succede? Di chi è la responsabilità? SI rischia di perdere tutti i soldi o ci può essere il rimborso. Ecco come si è espressa l'ultima sentenza sul tema.

Banche e Poste non sono responsabili dell'errore degli utenti nei casi in cui vengano effettuati bonifici con Iban errati. La responsabilità di errori per bonifici con sbagliati è tutta a carico di coloro che effettuano i pagamenti e a stabilirlo è stata una sentenza della Corte di Giustizia Europea.

Bonifici con Iban sbagliati: cosa dice la nuova sentenza

Secondo quanto stabilito dalla recente sentenza della Corte di Giustizia Europea, gli intermediari dei pagamenti, e cioè banche o Poste, non sono obbligati a verificare la corrispondenza tra Iban inserito e destinatario del pagamento, sulla scia di quanto già tempo fa aveva deciso l'Arbitro Bancario Finanziario secondo cui banche e poste al momento di un pagamento con bonifico tramite Iban l'unica cosa che devono verificare è la correttezza dell'Iban.

Iban sbagliato per bonifico: rischi e responsabilità

Nel caso in cui si effettui un bonifico con Iban sbagliato, i soldi non vanno persi ma si possono ottenere rimborsi semplicemente chiedendo la restituzione della somma dovuta direttamente al cliente. Il rischio è che il rimborso dei soldi non avvenga accettato o non vada a buon fine. Nei casi di errori di bonifici da parte di chi li effettua, non bisogna rivolgersi a banche o Poste, perché la responsabilità è esclusivamente dell’utente che deve effettuare il pagamento.

Bonifici con Iban errato: il caso e i precedenti

La recente sentenza della Corte di Giustizia Europea deriva anche da un caso avvenuto nel 2015, quando un debitore della Tecnoservice ha ordinato alla propria banca di effettuare un pagamento, tramite bonifico bancario, in favore di tale società, con accredito su un conto corrente con Iban presso Poste italiane. L’ordine di bonifico riportava anche il nome del beneficiario del bonifico e cioè la Tecnoservice.

Il bonifico è stato effettuato sul conto corrispondente a tale Iban ma è stato eseguito in favore di un soggetto diverso dalla Tecnoservice, che, chiaramente, non ha ricevuto tale somma. La Tecnoservice ha presentato ricorso contro le Poste italiane al Tribunale ordinario di Udine (Italia) chiedendo l'accertamento della responsabilità di Poste italiane per non aver verificato se l'Iban indicato dall'ordinante corrispondesse al nome del beneficiario.

Il Tribunale di Udine, dal canto suo, ha chiesto alla Corte di giustizia di interpretare il diritto dell'Unione in materia. E la Corte ha deciso che banche e Poste non hanno l'obbligo di verificare se l'Iban fornito dall'utente corrisponda effettivamente al beneficiario.