Bollo auto cancellato, ma è davvero possibile?
Il nuovo capitolo di questa vicenda porta la firma del vicepremier Luigi Di Maio, secondo cui il bollo auto può davvero essere cancellato dal sistema delle imposte.
Ormai sono anni che si continua a parlare della riforma del bollo auto tra chi intende cancellarlo dall'elenco delle imposte a carico degli italiani, chi punta a trasformarlo da tassa di possesso a tassa legato al suo utilizzo e chi ancora vuole fare calcolare l'importo all'inquinamento. Questa potrebbe essere la volta giusta perché il dibattito sul bollo auto 2019 si sta intensificando settimana dopo settimana, si comincia a parlare sul serio di coperture economiche per finanziare la misura e c'è già un protocollo d'intesa che fissa alcuni principi generali.
I problemi sono in realtà di tipo politico perché il cambiamento delle norme sul bollo auto dovrebbe trovare spazio nella prossima legge di Bilancio e in quella sede si intravede una battaglia tra le due anime del governo.
Il nuovo capitolo di questa vicenda porta la firma del vicepremier Luigi Di Maio, già ministro del Lavoro delle Politiche Sociali e dello Sviluppo Economico. In occasione di un intervento pubblico ha spiegata che il bollo auto può essere cancellato dal sistema delle imposte italiano. E anzi, andrebbe fatto perché si tratta di una delle tasse meno sopportate perché va pagata in ogni caso, per un anno intero, anche in caso di mancato utilizzo del veicolo.
In buona sostanza si tratta di una gabella da versare solo per il possesso delle vettura. E se il problema sono le coperture economiche, basterebbe utilizzare i risparmi che derivano dal calo dello spread - è il pensiero di Di Maio - per fare quadrare i conti. Ma la soluzione è davvero così semplice e immediata?
Occorre fare un passo indietro e ricordare come il bollo auto sia un'imposta regionale. Significa che sono le singole Regioni a organizzare la riscossione, stabilire le esenzione e la quota da pagare, tenendo conto delle linee guida dello Stato. A parte il super bollo a cui sono sottoposte le vetture di grossa cilindrata (e riscossa dallo Stato), il giro d'affari intorno al bollo auto è di circa 6,5 miliardi di euro.
Cancellare il bollo auto significa trovare il modo per compensare le Regioni di questa cifra. Fino a che punto il calo dello spread - il differenziale tra i titolo di Stato tedeschi e quelli italiani - sarebbero in grado di coprire le spese? In attesa della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, è evidente come si tratti di un'operazione rischiosa e la cui concreta applicazione è in realtà tutta da verificare.
Decisamente più realistica è una moderata riforma del bollo auto, così come indicato nel protocollo "Aria Pulita". Il concetto è semplice: legare l'importo al livelli di emissioni, al pari di quanto accade con gli incentivi auto adesso in vigore. Il protocollo è stato sottoscritto da Governo, Ministero dell'Ambiente, Ministero dell'Economia, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero delle Politiche Agricole, Ministero della Salute, Regioni e Province autonome.