La Bce aumenta ancora i tassi di interesse e volano gli aumenti di mutui e prestiti: situazione attuale e cosa si prepara a cambiare a breve
Di quanto aumentano ancora ora mutui e prestiti e come si può cercare di diminuire rate? La Bce, Banca centrale europea, ha annunciato un nuovo aumento dei tassi di interesse nel corso della riunione di febbraio di un ulteriore 0,5%.
Il tasso di interesse sale così al 3% e non è escluso che a marzo possa aumentare ancora di 50 punti base. Secondo la Federazione autonoma bancari italiani (Fabi), il nuovo aumento dei tassi di interesse già deciso dalla Bce avrà un impatto immediato su mutui e prestiti, con forti aumenti dei tassi di interesse per tutte le tipologie di finanziamento. Vediamo allora quanto si preparano ad aumentare mutui e prestiti.
Secondo alcuni calcoli già effettuati, per i mutui a tasso variabile l’importo delle rate mensili da pagare salirà del 31% e chi paga rate da circa 500 euro vedrà improvvisamente salire il costo della rata mensile a circa 700 euro.
Chi paga ora 600 euro di mutuo ne pagherà quasi 800. Si tratta di circa ben 200 euro in più, somma che certamente incide sui bilanci familiari e che rischia di mettere in crisi non poche famiglia. Peggio va per chi decide di accendere ora un mutuo a tasso fisso: i nuovi mutui a tasso fisso subiranno, infatti, un aumento superiore al 100%.
I nuovi mutui a tasso fisso sono già passati da un interesse medio di circa l’1,8% ad oltre il 4% Meglio rimandare la scelta di un mutuo ora. Per chi ha, invece, già in corso un mutuo a tasso fisso nulla cambierà. I mutui a tasso fisso già stipulati non subiranno, infatti, alcun rincaro, considerando che la tranquillità che offre un tasso fisso rispetto al variabile è la sua stabilità e il fatto che non dipende in alcun modo dalla volatilità del mercato.
Ciò significa che chi paga una rata di mutuo a tasso fisso di 500 euro continuerà a pagare tale importo nonostante l’aumento dei tassi di interesse. Chi ha una rata di 700 euro continuerà a pagare 700 euro al mese e così via.
Per chi ha un mutuo a tasso variabile e vuole anticipare l’improvviso rialzo che a breve scatterà, per cercare di diminuire le rate può solo optare per surroga o rinegoziazione di un mutuo. Chiedere la surroga del mutuo significa scegliere di passare dal variabile al tasso fisso, operazione che avviene oggi senza alcun costo. La scelta oggi migliore per surrogare un mutuo è passare ad un tasso fisso cambiando banca, cioè trasferendo il proprio mutuo residuo ad un’altra banca, dopo aver valutato le diverse offerte proposte, modificando tipologia di mutuo (tasso) ma anche durata dello stesso.
Il trasferimento di un mutuo da una banca all’altra riguarda l’iscrizione ipotecaria sulla casa che è stata comprata e la nuova banca si accolla l’onere di saldare il debito residuo. Il cliente, dal canto suo, si impegna con la nuova banca a rimborsare mutuo con il pagamento delle rate del nuovo mutuo. Una volta effettuato il trasferimento da una banca all’altra, che avviene automaticamente tra le stesse banche, alla vecchia banca non dovrà essere pagato più nulla.
Altra soluzione per cercare di diminuire le rate del mutuo è rinegoziare il mutuo, cioè passare da un mutuo a tasso variabile ad un mutuo a tasso fisso, operazione che, a differenza della surroga, si può effettuare con la stessa banca, valutando le diverse opzioni disponibili di mutui a tasso fisso e non prevede alcun costo da parte del mutuatario.
Non va meglio per prestiti e finanziamenti: l’aumento dei tassi di interesse influisce, infatti, tanto sui mutui quanto per qualsiasi tipologia di prestito, aumentando notevolmente gli importi da restituire rispetto alla somma di prestito o finanziamento richiesto.
Volano, infatti, i tassi sui prestiti, superando l’11%. Con particolare riferimento ai finanziamenti, il tasso d’interesse medio alla fine del 2021 era dell’8,1% e ora potrebbe superare l’11%. Così, per esempio, per acquistare una nuova macchina da 25mila euro con finanziamento a rate in10 anni, il costo complessivo da sostenere arriva quasi al doppio, passando da 37.426 euro a 42.986 euro.
Chi dovesse, invece, decidere di acquistare nuovi elettrodomestici per un valore complessivo di da 750 euro con un finanziamento a rate da 5 anni, si ritroverebbe a pagare complessivamente 1.022 euro, al posto di circa 900 euro.
Al contrario dei mutui, per i prestiti non è possibile diminuire le rate mensili e una volta che si chiede un prestito quello che si inizia a pagare si deve continuare a pagare. Ma una soluzione per alleggerirsi nel caso di rate di prestiti troppo alte, potrebbe essere quello di chiedere una riduzione delle rate mensili con un allungamento del piano di rimborso del prestito o, nei casi di estrema difficoltà di pagamento, chiedere di saltare una rata, se previsto dal piano del proprio prestito, rimandandola alla fine del piano di rimborso.