Come avere più ferie e permessi retribuiti dal lavoro rispetto a quelli soliti

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Come avere più ferie e permessi retribui

Ferie e permessi retribuiti dal lavoro

A ciascun lavoratore dipendente spettano quattro settimane di ferie all'anno. Bastano oppure è possibile fruirne di più tra congedi, permessi e aspettative?

Le ferie non bastano mai. Per la maggior parte dei lavoratori, il periodo di riposo non è mai sufficiente per rispondere alle esigenze personali di ristoro e di distrazione dopo il tempo trascorso allo svolgimento dei compiti per cui si è retribuiti. Le domandi da porsi sono essenzialmente due: è possibile avere più ferie e permessi retribuiti dal lavoro? E poi, i giorni di ferie retribuiti sono davvero così pochi?

O è solo una sensazione provocata dal rapido ritorno alla realtà? O magari i giorni di vacanza sono scelti nei periodi sbagliati e distribuiti in maniera poco congeniale nel corso dell'anno? Sono tutte domande meritevoli di risposta.

È possibile avere più ferie e permessi retribuiti dal lavoro?

Al di là delle peculiarità contenute nel contratto di lavoro della categoria di appartenenza, a ciascun lavoratore dipendente spettano quattro settimane di ferie all'anno, da fruire preferibilmente in maniera continuativa. O almeno, due da godere senza pause e altre due da distribuire nell'arco di 18 mesi. Accanto alle ferie ci sono anche i permessi, anch'essi disciplinati alla legge e anch'essi retribuiti. I punti di riferimento per sapere a chi spettano e soprattutto quanti sono le norme 2019 sul lavoro e il contratto collettivo nazionale.

Il tutto senza dimenticare che ferie e permessi sono un diritto del dipendente. A meno di cause ostative ovvero di esigenze aziendali, il datore di lavoro non può rifiutarsi di accettarli. Ma se per qualunque ragione, anche di carattere personale o familiare, ferie e permessi retribuiti dal lavoro non bastano, cosa fare? C'è un modo per avere più ferie? La risposta è affermativa e lo diciamo senza considerare gli illeciti, perseguibili in base alla legge fino al licenziamento, come le finte malattie.

In materia di permessi, ad esempio, è bene sapere che ne esistono anche di tipo speciali, come quelli elettorali e di studio, i permessi lavoro per volontariato per servizio civile e quelli per decesso o malattia grave di un familiare. Consentono di assentarsi e di venire regolarmente retribuiti, senza consumare il banco ore annuale.

Congedi, aspettative e riposi compensativi

E poi ci sono i ben noti permessi legge 104 che spettano a un lavoratore con handicap grave o a un familiare che lo assiste. In questo contesto non vanno dimenticati i periodi di aspettativa o congedo, anche retribuito, comunque legati a ragioni ben precise come l'assistenza di un familiare disabile, motivi familiari di studio. Lo ripetiamo ancora una volta: questo supplemento di stacco dal lavoro deve essere finalizzato per le ragioni per cui è previsto e non per andare in vacanza.

Ci sono poi i riposi compensativi che spettano ai dipendenti che hanno lavorato oltre l'orario settimanale e comunque nei limiti massimi della legge. Le ore supplementari di impiego sono così compensate con ore di riposo supplementare, da fruire sulla base di un accordo con l'azienda. Su tratta dello stesso concetto alla base del cosiddetto meccanismo della banca delle ore del lavoratore.