Potrebbe aumentare di molto l’importo dell’assegno unico per figli con due misure al vaglio del governo: quali sono e cosa prevedono
Quali sono i 2 aiuti molto più consistenti che si aggiungeranno all'assegno unico figli con apposito decreto o riforma o nuova Manovra? L’assegno unico per i figli 2023 spetta a tutte le coppie con figli, comprese le coppie conviventi, sia che si tratti di coppie conviventi di fatto, con uno o più figli a carico di età inferiore ai 21 anni a condizione che il figlio faccia parte dello stato famiglia, sia convivente con i genitori e sia a carico degli stessi.
In particolare, l'assegno unico spetta per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza, ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età, e ogni figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni. L’assegno unico per figli si può avere anche prima che il bambino nasca, precisamente dal settimo mese di gravidanza in poi.
Come stabilito dalle leggi in vigore, anche nel 2023 l'assegno unico per figli 2023 viene riconosciuto dal settimo mese di gravidanza e fino al 21esimo anno di età. L’assegno unico per figli potrebbe diventare molto più consistente con due nuove misure attualmente al vaglio del governo da aggiungervi per sostenere sempre più le famiglie con figli.
Il reddito di infanzia è una nuova misura di sostegno al reddito che spetta a famiglie con figli fino a 6 anni di età e che dovrebbe essere di importo di 400 euro al mese per ogni figlio di età inferiore ai sei anni e che servirebbe per coprire le spese per le necessità dei primi anni di vita del figlio. I 400 euro previsti dal reddito di infanzia si sommerebbero alla cifra che già normalmente si percepisce di assegno unico in base al proprio Isee.
L’assegno di gioventù sarebbe una ulteriore misura di sostegno al reddito valida, però, per famiglie con figli dai 7 fino a 25 anni di età e che dovrebbe avere un importo mensile di 250 euro al mese per le spese per l’istruzione scolastica e la formazione dei figli a carico delle famiglie. Anche questa nuova misura si aggiungerebbe all’assegno unico per figli aumentandolo almeno fino ai 21 anni di età del figlio per poi essere dai 21 ai 25 anni di età per il solo importo dei 250 euro senza più assegno unico.
Nuovo reddito di infanzia e nuovo assegno di gioventù non si sa ancora quando saranno effettivamente ufficiali e inizieranno ad essere riconosciuti alle famiglie. Le ipotesi al momento sono tre e, infatti, si ipotizza che i due nuovi aiuti per famiglie con figli possano rientrare in un nuovo apposito decreto ad hoc, che potrebbe arrivare in autunno, o nella nuova riforma fiscale che, se sarà approvata seguendo i tempi al momento previsti, dovrebbe essere approvata prima della pausa estiva per poi entrare in vigore in autunno.
Altra ipotesi possibile è che i due nuovi aiuti per famiglie con figli possano rientrare tra le misure della Manovra Finanziaria 2024, che sarà approvata, come di consueto, alla fine dell’anno per poi entrare in vigore da gennaio 2024, o forse qualche mese dopo, forse fine febbraio-marzo 2024, se per le misure saranno ancora necessari i singoli decreti attuativi.