Il paradosso delle caldaie a gas, nuove direttiva Ue impone sostituzione ma cancella anche tutti i bonus

di Marianna Quatraro pubblicato il
Il paradosso delle caldaie a gas, nuove

L’Ue dice stop alle caldaie a gas e cancella i bonus in vigore: ultime notizie e chiarimenti e ulteriori obblighi green imposti

Qual è il paradosso delle caldaie a gas? E’ ormai da tempo che l’Ue ha deciso di seguire un percorso green con novità che che interesseranno entro qualche anno ogni ambito della vita quotidiana, ma non senza problema. 

Per seguire il progetto green, infatti, l’Ue ha iniziato ad imporre obblighi specifici, imponendo misure specifiche per i cittadini ma senza contestuali aiuti, cosa che sta facendo particolarmente discutere suscitando non poche polemiche. Le ultime riguardano l’obbligo di sostituzione delle caldaie a gas con i relativi bonus che però saranno cancellati.

  • Obbligo Ue di cambiare caldaie e bonus cancellati il paradosso
  • Altri obblighi green imposti da Ue


Obbligo Ue di cambiare caldaie e bonus cancellati il paradosso

Tra le novità decise dall’Ue in virtù di un piano green ambientale c’è lo stop all’acquisto e alla installazione di caldaie a gas, considerati impianti inquinanti, che dovrebbero del tutto scomparire entro il 2029.

La scomparsa delle caldaie a gas sarà, infatti, progressiva, con il primo step tra il 2025 e il 2026, quando non saranno più disponibili i bonus che si potranno invece avere solo per l’installazione di tecnologie alternative e a sostituzione dei vecchi impianti, e il secondo step che si dovrebbe concludere entro il 2029, con lo stop totale alla vendita sul mercato delle caldaie a gas.

Per rispettare, infatti, la linea green tracciata dall'Europa, gli interventi finanziati in Italia dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) non devono recare alcun danno significativo all’ambiente e per questo saranno cancellati i bonus previsti per le caldaie.
 
I bonus cancellati interessano le caldaie a gas, anche se non tutte saranno vietate dall’Ue. Stando, infatti, a quanto anticipato, alcune misure prevedono un divieto assoluto di inserimento di caldaie a gas in interventi del Pnrr, e per altre è prevista una lista di esclusione per provare i requisiti che gli impianti devono rispettare per essere ritenuti ammissibili, nei casi in cui non siano tassativamente esclusi.
 
Per poter essere installate e usate regolarmente e correttamente, le nuove caldaie dovranno risultare conformi alla normativa sull’etichettatura energetica o, in alternativa, dovranno essere installate in un edificio interessato da un più ampio programma di efficienza energetica o di ristrutturazione edilizia, sempre in linea con quanto previsto dall’Ue.
 

Ulteriori obblighi green già imposti da Ue

La nuova legge Ue di obbligo si sostituzione delle caldaie a gas è affiancata, infatti, da ulteriori obblighi già imposti dall’Ue, a partire dall’obbligo di ristrutturazione obbligatoria delle case vecchie.

E’ stata approvata, infatti, la legge Ue sulla ristrutturazione obbligatoria per rendere più efficienti le case inquinanti di classe energetica F o anche G in molti casi. 
Gli step previsti dalla nuova direttiva europea sono i seguenti:

  • entro il 2030 tutti gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica E;
  • entro il 2033 la classe energetica da raggiungere dovrà essere la D;
  • entro il 2040 si dovrà raggiungere un livello tale da garantire un parco immobiliare a zero emissioni entro il 2050.
Secondo quanto previsto dalla nuova legge europea, l’obbligo di ristrutturazione varrà per tutte le case e gli edifici di classe inferiore a E ed entro il 2023 tutti gli edifici e le case di classe energetica inferiore a E, cioè F e G, dovranno essere ristrutturati per migliorare la propria classe energetica e ridurre, quindi, le proprie emissioni inquinanti.  

Ulteriore imposizione dall’Ue sulle case riguarda l’obbligo di sostituzione delle cucine a gas con cucine a induzione, passaggio che anche in tal caso potrebbe essere graduale, che non sono inquinanti come le cucine a gas, riducono i tempi di cottura e, di conseguenza, il consumo di energia.

L’Ue ha anche imposto l’installazione di pannelli solari per tutti gli edifici pubblici e commerciali, la data fissata è dal 2026 in poi, per edifici che superano una determinata metratura, ed entro il 2030 per tutti gli edifici residenziali. 

L’obiettivo dell’Ue è raddoppiare la capacità fotovoltaica europea e installare 600 nuovi gigawatt entro il 2030, un progetto che sarà a tappe, come annunciato, per cui:

  • entro il 2026 dovranno avere i pannelli solari tutti i nuovi edifici commerciali e pubblici con area utile maggiore di 250 metri quadrati;
  • entro il 2027 l’obbligo sarà previsto anche per gli edifici già esistenti della stessa tipologia;
  • dal 2029 l’obbligo di installazione dei pannelli solari dovrà riguardare tutti i nuovi edifici residenziali. 
Infine, l’Ue avrebbe deciso anche lo stop all’uso di alcuni tipi di condizionatori per la lotta agli idrofluorocarburi, noti anche come F-gas, e il loro effetto serra: il nuovo obiettivo dell'Unione europea è quello di arrivare alla cosiddetta neutralità climatica entro il 2050, con lo stop agli F-gas in alcuni settori, che colpirà condizionatori, pompe di calore gli impianti di refrigerazione stazionari e in movimento dei supermercati.