Mancano risorse economiche importanti per la definizione delle misure della prossima Manovra Finanziaria: ecco il vero ostacolo che blocca Manovra e non solo
Qual è il vero e grave ostacolo che blocca non solo interventi in manovra finanziaria ma anche tante altre importanti leggi? Tra conferma del taglio del cuneo fiscale portato dal 3% al 7% per aumentare gli stipendi e misure per le famiglie e a sostegno della natalità, sembrano iniziare a delinearsi le priorità di lavoro del governo in vista della definizione della prossima Manovra Finanziaria 2024. Ma c’è un grande ostacolo da superare per lavorare agevolmente sulla prossima Manovra.
Ma non è bastato: come spiegato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, il conto da pagare per il superbonus edilizio è di 109 miliardi, con una crescita che continua attualmente ad attestarsi sui circa 3miliardi di euro al mese.
Si tratta di un conto che impatta fortemente sui conti pubblici, traducendosi in un minor gettito fiscale, che diventa a sua volta debito pubblico perchè non è coperto da altre entrate.
Stando ai dati presentati in estate dal Tesoro, il 70% del costo di Superbonus, bonus facciate e degli altri bonus edilizi è da pagare tra il 2023 e il 2027, cioè proprio negli anni di questa legislatura, mettendo, dunque, in pericolo gli interventi che il governo Meloni vorrebbe attuare.
E il superbonus rappresenta un grande ostacolo per la definizione delle misure per la prossima Manovra, e altre leggi, nonostante le modifiche già attuate e la riduzione decisa dal governo Meloni, che ha ridotto il superbonus passando dal 110% al 90%. Nonostante questo, negli ultimi mesi ha continuato a impattare per ben 3 miliardi di euro al mese e si tratta di soldi che, di fatto, vengono sottratte ad altri interventi e misure che potrebbero certamente essere più importanti e rivelarsi molto più vantaggiose per i cittadini.
Per superare il grave ostacolo che blocca gli interventi in manovra finanziaria 2024 e recuperare, dunque, le risorse economiche necessarie, bisognerebbe agire sul superbonus, considerato dalla premier Giorgia Meloni la più grande truffa ai danni dello Stato.
Secondo alcune anticipazioni, al momento l’idea sarebbe quella di procedere con una ulteriore riduzione del superbonus, portando l’aliquota prima sotto il 70% e poi sotto il 65%.