Importanti modifiche già decise e ufficiali per l'assegno unico per i figli nel 2023
Sarà un 2023 nel segno dell'assegno unico per i figli, ma anche di numerosi cambiamenti. Lo strumento di sostegno al reddito che ha preso il posto dell'assegno di natalità o del premio alla nascita è l'agevolazione unica di riferimento.
A dimostrazione di come sia un aiuto molto richiesto, nei tre mesi da marzo a giugno, a ricevere almeno una mensilità dell'assegno unico quasi 5,3 milioni di famiglie italiane. L'Inps ha complessivamente messo sul tavolo 4,8 miliardi di euro con un beneficio medio per figlio di 145 euro. Non ci restano che approfondire i dettagli tra:
Nel caso in cui la famiglia decida di non presentare alcun Isee, verrà erogato l'importo minimo da parte dell'Inps. Tanto per essere chiari e precisi, quest'anno la forbice dell'assegno va da un minimo di 50 euro al mese a un massimo di 175 euro per ogni figlio minorenne a carico. Per i figli tra i 18 e i 21 anni, gli importi cambiano da un minimo di 25 euro al mese a un massimo di 85 euro
Quali sono allora le importanti modifiche già decise e ufficiali per l'assegno unico per i figli nel 2023? In prima battuta l'assegno diventa automatico. Detto in termini concreti, l'Istituto nazionale per la previdenza sociale lo eroga in automatico ogni anno agli aventi diritto di cui conosce la situazione reddituale. Strettamente legato a questo aspetto, il 2023 è l'anno degli aumenti. Gli importi saranno rivalutati sulla base del tasso d'inflazione.
Di quanto? I calcoli non sono ufficiali, ma l'aumento dovrebbe ammontare a circa 15 euro. Dal limite massimo di 175 euro mensili attuali si potrebbe arrivare a 190 euro. Intendiamoci, l'indicizzazione all'aumento del costo della vita è prevista dalla legge che ha istituito l'assegno unico per i figli. Lo strumento da utilizzare per conoscere l'importo dell'assegno unico per figli 2023 per dipendenti, partite Iva e disoccupati è quello messo a disposizione dall'Inps sul suo stesso sito.
Dal punto di vista strettamente fiscale, l'assegno unico per i figli 2023 non concorre alla formazione del reddito complessivo. Le modalità di riscossione dell'assegno sono molto semplici in quanto l'importo viene erogato tramite accredito su Iban oppure mediante bonifico domiciliato. La sola eccezione è rappresentata dai beneficiari del Reddito di cittadinanza in quanto non devono presentare alcuna domanda in quanto ricevono l'accredito in via automatica insieme alla ricarica mensile del reddito stesso.
Come precisato dalla stessa Inps, per ottenere il calcolo della componente fiscale eventualmente spettante per coloro che sono in possesso di Isee fino a 25.000 euro, in sostituzione delle detrazioni fiscali bisogna inserire il reddito complessivo Irpef di ciascun genitore - comprensivo dell'eventuale quota di reddito soggetto a tassazione sostitutiva e a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta o d'acconto - che si può ricavare dall'Isee ovvero dal modello redditi, dal 730 e in assenza della dichiarazione fiscale dalla Certificazione unica.
Dopodiché è richiesto l'importo presunto Isee che fornisce un risultato attendibile se viene inserito il valore in corso di validità per il 2023. Per i minorenni conta l'Isee minorenne anche corrente. Per i maggiorenni si fa riferimento all'Isee ordinario anche corrente. Infine bisogna indicare la composizione del nucleo familiare e dunque il numero di figli, l'età anagrafica e lo stato di disabilità.