Imprese familiari italiane previsioni per il 2022 e il dopo covid secondo nuova ricerca pubblicata
La crisi pandemica ha colpito anche dal punto di vista economico e tra le imprese che hanno sofferto al pari se non più di altre ci ci sono quelle a conduzione familiare.
Sono quelle che non dispongono di grandi riserve finanziarie e può essere sufficiente un solo anno per mandare con le gambe all'aria anni di attività. Eppure, come emerge da questa nuova ricerca pubblicata, non è diminuita la voglia di lottare e di resistere.
Emerge infatti un certo ottimismo da qui alla fine del 2022 e negli anni a seguire. Naturalmente non si tratta di una opinione unanime, ma la stragrande maggioranza delle imprese familiare non solo crede che la crisi attuale rappresenti una minaccia per la sopravvivenza, ma anche che sia un'opportunità di miglioramento. Analizziamo quindi:
Quindi le reazioni realizzate e pianificate con attenzione a differenti aspetti ovvero competitivi, produttivi, finanziari, organizzativi e di governance. Dopodiché i risultati conseguiti e previsti, con attenzione vendite e redditi. E infine le prospettive future, in termini di minacce e opportunità per la propria azienda.
In prima battuta le imprese familiari hanno lamentato problemi di liquidità inferiori: 35% delle aziende rispondenti rispetto al 56% delle non familiari nel 2020; 25% rispetto al 60% nelle previsioni 2022.
Quindi meno frequentemente hanno messo in atto azioni di modifica della clientela: 45% rispetto al 65% nel 2020; 49% rispetto al 76% nel 2022, oltre che del prodotto: 46% rispetto 56% nel 2020; 50% rispetto 76% nelle previsioni 2022. Secondo lo studio hanno reagito con prontezza mettendo in atto pratiche di smart working, per oltre il 70% dei casi nel 2020, anche se la percentuale è prevista in riduzione nel 2022 (circa il 57%).
Di interessante c'è anche che hanno coinvolto maggiormente le nuove generazioni, per oltre i 50% dei rispondenti nel 2020 e contano di farlo in misura ancora maggiore nel 2022 (59% circa).
Da segnalare che le imprese familiari che hanno partecipato alla survey hanno dato maggior spazio a manager non familiari nel 2020, in circa il 30% dei casi, ma la percentuale prevista sale al 35% nel 2022.
Sicuramente interessante è l'attesa di un aumento del fatturato estero nel 2022 per oltre il 60% dei rispondenti e in misura maggiore rispetto alle aziende non familiari (53%). Per oltre l'80% dei casi si attende una ripresa del fatturato nel 2022 e per quasi il 70% una ripresa del reddito ante imposte nel 2022. Le percentuali sono simili per le imprese familiari e non familiari.
Infine, oltre il 75% delle imprese familiari non ritiene che la crisi attuale rappresenti una minaccia per la sopravvivenza (rispetto al 60% delle non familiari) e una percentuale ancora maggiore (77%) vede la crisi come un'opportunità di miglioramento.
Fabula si inserisce tra le iniziative che la Liuc - Università Cattaneo dedica al tema del family business. Non è la sola perché ci sono anche il percorso di Economia dedicato al Family Business Management e l'attività di ricerca applicata e advisory sviluppata dalla Liuc Business School tramite il Centro su Strategic Management e Family Business.
Nello studio si legge anche che quasi la metà delle imprese dichiara di aver messo in atto azioni di modifica della clientela target e in futuro la reazione potrebbe risultare ancor più diffusa. La reazione sarebbe meno frequente fra le imprese familiari, a testimonianza di una loro maggiore stabilità in termini di clientela.
Non solo, anche in termini di prodotto, quasi la metà delle imprese dichiara di aver messo in atto azioni di modifica del sistema d'offerta e in termini previsionali la reazione potrebbe crescere.