Mantenere il reddito di cittadinanza nel 2023 è idea di quasi tutti i partiti politici ma con qualche revisione: le posizioni dei diversi partiti politici
In quali casi il reddito di cittadinanza è sicuro nel 2023 nonostante le varie richieste di modifica? Alla vigilia delle prossime elezioni del 25 settembre, i diversi partiti politici rilanciano sui punti fondamentali dei loro programmi. Tra questi il reddito di cittadinanza. Vediamo cosa accadrà al reddito di cittadinanza nel 2023.
A confermare l’orientamento del voler mantenere il reddito di cittadinanza come misure di sostegno è stato innanzitutto il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha confermato l’intenzione di mantenere il reddito di cittadinanza ma solo per alcune categorie di soggetti.
Nessuna novità e modifica è stata proposta dal Movimento 5 Stelle per il reddito di cittadinanza che forse solo per i pentastellati sarebbe mantenuto così com’è, mentre certamente subirà modifiche il reddito di cittadinanza nel caso di vittoria alle prossime elezioni di Giorgia Meloni con Fratelli di Italia.
La sua intenzione, mai nascosta, è quella di cancellare il reddito di cittadinanza, perché secondo la leader di Fratelli di Italia non rappresenta la soluzione migliore contro la povertà. Anche per Forza Italia il reddito di cittadinanza potrebbe essere del tutto rivisto rivolgendosi solo ed esclusivamente alle persone in una reale condizione economica di difficoltà.
Anche il leader del Pd, Enrico Letta, ha parlato di profonda revisione del reddito di cittadinanza, mentre Italia Viva sul reddito di cittadinanza ha annunciato di voler raccogliere le firme per un referendum abrogativo del beneficio, con il leader, Matteo Renzi, che ha più volte spiegato come sarebbe certo meglio impiegare le risorse economiche per il reddito di cittadinanza per nuovi bonus assunzioni per rilanciare l’occupazione. Della stessa posizione Carlo Calenda di Azione.