Quali sono le misure principali su cui i diversi partiti spingono per la prossima Manovra Finanziaria: ecco le proposte e cosa realmente di farà
Quali sono le priorità dei diversi partiti su interventi in manovra finanziaria e cosa realisticamente si farà? Si attende la presentazione della Nadef, Nota di aggiornamento al Def che viene presentata alle Camere entro la fine del mese di settembre di ogni anno per aggiornare le previsioni economiche e di finanza pubblica del Def, e sarà proprio dopo la presentazione della Nadef che si potrà capire quante risorse economiche saranno disponibili per l’attuazione effettiva delle misure in Manovra Finanziaria per cui i diversi partiti spingono per diverse priorità.
D’accordo con l’estensione della flat tax anche Fratelli di Italia, pur se si tratta di una misura che difficilmente si farà, ma punta anche a novità per la sanità dove è diventato necessario razionalizzare la spesa e raggiungere l’importante obiettivo di abbattere le liste di attesa.
Dal canto suo, Forza Italia vorrebbe, invece, un intervento ‘importante’ sulle pensioni con aumento delle pensioni minime fino a mille euro. Ma anche questa misura probabilmente non sarà fatta nella prossima Manovra Finanziaria. Tutti d’accordo, invece, sul garantire l’aumento del taglio del cuneo fiscale fino al 7% e al 6% e nuovi e potenziati aiuti per le famiglie.
Nonostante le spinte dei partiti su diverse priorità da inserire nella nuova Manovra Finanziaria 2024, molto probabilmente poco si potrà effettivamente fare nella nuova Manovra a causa della scarsa disponibilità di risorse economiche.
Bisogna recuperare circa 20-30miliardi di euro per definire tutti i provvedimenti che si vorrebbero in nuova Manovra ma, rispetto a quanto riportato nel Def 2023, la previsione di crescita del Pil, che nel 2023 era stato stimata dell’1,2%, sarà inferiore al previsto, il che significa che ulteriori risorse necessarie per la Manovra non potranno arrivare dal pil in crescita.
Si tratta di un tesoretto in più che non si avrà per cui bisognerà definire nuovi piani per recuperare le risorse necessarie, quanto meno per le misure più importanti su cui si punta, a partire dall’aumento del taglio del cuneo fiscale da confermare per sostenere chi prende reddito medio-bassi.
E probabilmente realmente l’ulteriore taglio del cuneo fiscale fino al 6% per redditi entro i 35mila euro annui sarà una misura che si attuerà. Ulteriori misure possibili in Manovra, stando a quanto annunciato, potrebbero riguardare nuova detassazione della tredicesima, che varrebbe comunque per chi ha redditi medio-bassi e non per tutti, o nuovo bonus una tantum che potrebbe ricalcare quello di 150-200 euro dell’ex governo Draghi, che ha riscosso già grande successo e che potrebbe ancora rivelarsi vantaggioso soprattutto in vista delle prossime elezioni europee del 2024, ma anche aiuti per le famiglie, soprattutto più numerose.
Diversa, invece, la situazione per le novità pensioni: come confermano le ultime notizie, poco si potrà fare in tal senso, se non qualche proroga di misure già in vigore, come quota 103, opzione donna, ape social, per cui si pensa di estendere ancora la platea di usuranti e lavoratori gravosi interessati, o isopensione.
Nulla dunque per quota 41 per tutti, o per la nuova quota 96 come era stato ipotizzato o per abbassare l’età pensionabile per tutti, uomini e donne, a 62 anni. Probabilmente, in relazione ad aumenti degli importi delle pensioni, si potrà solo approvare un ulteriore aumento delle pensioni minime, che potrebbero passare da 600 a 700 euro mensili.
Altra misura che potrebbe rientrare nella nuova Manovra Finanziaria potrebbe essere anche inizio di revisione dell’Irpef, a partire dalla possibile estensione della no tax area, cioè della soglia di reddito al di sotto della quale non si deve pagare alcuna tassa.
La no tax area di oggi è diversa per pensionati e lavoratori, per cui per i primi è fissata a 8.500 euro e per i secondi è fissata a 8.174 euro, ma l’obiettivo è renderla uguale sia per lavoratori che pensionati, portandola per tutti sugli 8.500 euro annui.
Per quanto riguarda la revisione Irpef, l'obiettivo generale è ridurre da quattro a tre le aliquote Irpef e quattro erano gli schemi di modifica ipotizzati con tre nuove aliquote in base a diversi scaglioni di reddito. Stando alle ultime notizie, sembra che ora siano principalmente due le ipotesi di revisione Irpef al vaglio del governo.
In particolare, le attuali quattro aliquote Irpef sono le seguenti: