Altre facilitazioni in arrivo
C'è un dato supplementare di cui tenere conto e riguarda l'Assegno al nucleo familiare ovvero il nuovo sostegno economico per i lavoratori.
Stanno epr arrivare diverse importanti modifiche per la legge 104 tra permesxi e agevolazioni, tra cui il bonus da 1900 euro molto atteso. Ma non c'è solo questo. Infatti, tramite l'aumwentod gli assegni familiari e altri condizioni e requisiti anche senza legge 104 una serie di persone potrà avere il bonus da 1900 euro (che non è però lo stesso)
Almeno per un anno è previsto lo stanziamento di un bonus supplementare di 1.900 euro per i familiari che assistono un familiare disabile di almeno 80 anni entro il terzo grado di parentela. Il testo che unifica tre disegni di legge sotto l'ombrello della ben nota 104 che disciplina il comparto prevede infatti l'introduzione del bonus assistenza per la durata di un anno. La modalità di percepimento di questa somma è duplice: con il più classico dei contributi economici nel caso di reddito Isee inferiore a 25.000 euro oppure sotto forma di detrazioni fiscali ovvero di una riduzione dell'Irpef del 19% sulle spese effettuate per l'assistenza familiare.
Ma c'è un dato supplementare di cui tenere conto e riguarda l'Assegno al nucleo familiare ovvero il sostegno economico destinato famiglie dei lavoratori dipendenti, titolari delle pensioni e di prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente e lavoratori assistiti dall'assicurazione contro la tubercolosi. La soglia Isee è aumentata da 8.650 euro a 10.639 euro annui, ma se nella famiglia un componente è disabile, il tetto è portato ancora più in su a 14.508 euro e se si è in due e uno di essi è disabile, la somma cresce a 15.476 euro. Ecco allora che l'importo più alto spetti a single, divorziati e vedovi. Se l'assegno familiare corrisponde a 142,85 euro al mese per 13 mesi, la somma complessiva è di 1.900 euro.
C'è allora il bonus assistenza da 1.900 euro annui per coloro che assistono familiari disabili, ma in agenda ci sono anche altre agevolazioni fiscali come il riconoscimento dei permessi previsti legge 104 anche per i cococo, per la conciliazione dell'attività lavorativa con quella di cura e assistenza al familiare e la possibilità di lavoro part-time in misura non superiore al 50%, per una durata massima di due anni, per il lavoratore dipendente che assiste il parente disabile entro il terzo grado di parentela. Ecco poi il riconoscimento dei contributi figurativi, equiparati ai contributi di lavoro domestico, da sommare ai contributi Inps già versati dal partente che assiste, per i periodi in cui viene svolta assistenza nei casi di convivenza con il disabile e la possibilità di telelavoro, cioè di lavorare da casa, per i caregivers delle categorie protette.
Infine, si lavora sul riconoscimento delle ferie solidali, con l'istituzione di un fondo ferie solidale nelle aziende per permettere ai lavoratori di donare ferie e permessi in eccedenza ai colleghi caregivers e sul riconoscimento di tutele per la malattia professionale Inail e di un'assicurazione statale con rimborso delle spese sostenute, nei periodi coperti da malattia o infortunio.