La marijuana light ora è davvero legale: produzione e commercio riconosciuti dal Governo
Marijuana light è davvero ora a tutti gli effetti legale. Ma è già vendita in diverse tipologie in negozi nelle città italiane. Ma quali sono le differenze e gli effetti rispetto alla tradizionale e i rischi?
La Marijuana light è dventato davvero legale con lultimo atto del Ministero di competenza rettificato, poi, dal Governo. Nel frattempo già dievrsi negozi aperti e appare essere un vero e proprio successo, un boom. Quali sono gli effetti? Che differenza c'è con la marijuana normale? E quali rischi e problemi potrebbe dare^
C'è il via libera del Ministero dell'Agricoltura alla produzione e al commercio delle infiorescenze della marijuana. Si tratta di una decisione che apre nuove prospettive anche commerciali, nella scia di quanto visto fino a questo momento con la cannabis light, già nei negozi specializzati presenti in molte città italiane.
Tutte le persone che hanno investito in questo business hanno adesso la certezza di agire legalmente, senza più timori o incertezze su quello che si sta facendo. La regola è chiara: affinché la marijuana possa definirsi legale, il limite di Thc ovvero il principio attivo deve essere inferiore allo 0,2%.
Come fanno notare produttori e commercianti, si tratta dell'ultimo miglio di un percorso iniziato un anno fa a suon di richieste incessanti da parte di coltivatori e lavoratori dell'indotto.Il Ministero rende testualmente noto che adesso la coltivazione della canapa è consentita senza necessità di autorizzazione, da richiedere invece se la pianta ha un tasso Thc superiore allo 0,2%.
Si tratta di una distinzione indispensabile per andare incontro al regolamento europeo. Se la percentuale dovesse risultare superiore, ma comunque entro il limite dello 0,6%, all'agricoltore non viene assegnata alcuna responsabilità. Diverso è il caso di accertamento di un tasso superiore allo 0,6% perché l'autorità giudiziaria può disporre il sequestro o la distruzione delle coltivazioni di canapa". E c'è anche un altro aspetto cruciale da segnalare: le nuove norme impediscono le importazioni di marijuana che non rientrano nel catalogo europeo. Significa che sono vietati ibridi, incroci e strani miscugli.
Le ultime notizie confermerebbero che la catena di supermarcati Lidl avrebbe deciso di vendere la cannabis precisando che il prodotto in vendita, in realtà, contiene solo piccole quantità di sostanze psicoattive. Di fatto, però, si tratta di una decisione che apre alla libera vendita di questa droga leggera su cui da tempo si discute tra richieste di legalizzazione e impiego della stessa sostanza esclusivamente ad uso terapeutico.
In particolare, Lidl ha lanciato due prodotti a base di cannabis acquistabili nei negozi della Svizzera tedesca e della Svizzera occidentale e ha spiegato che si tratta di prodotti a base di fiori di canapa usati al posto del tabacco nelle sigarette. La canapa, esclusivamente svizzera, è coltivata in serre parzialmente automatizzate e in impianti indoor dedicati. Un grammo e mezzo di canapa prodotta da coltivazioni indoor costa circa 15 euro, mentre tre grammi di cannabis coltivata in serra ha un costo di 16,50 euro. Stando a quanto deciso, però, i due prodotti possono essere venduti nei negozi Lidl svizzeri solo a condizione che contengano quantità minime di THC, la sostanza psicoattiva presente nella cannabis.
Secondo tantissimi, la possibilità di vendita della cannabis al supermercato, come del resto della sua complessiva legalizzazione nel nostro Paese, sarebbe in grado di generare un grossissimo giro di affari che, secondo le stime, si aggirerebbe intorno ai 25 miliardi di euro. Questa informazione è stata resa nota dall’ultimo rapporto di New Frontier Data, secondo cui il giro d’affari dovrebbe raggiungere i 25 miliardi di dollari entro il 2025, considerando la vendita della sostanza sia per uso medico sia per uso ricreativo. IE negli Stati Uniti, grazie alla graduale legalizzazione, sempre secondo le stime, l’industria della cannabis dovrebbe crescere in media del 14,7% annuo.
In meno di un mese, la marijuana legale, quella che si fuma ma non sballa, ha fatto boom. Un ordine ogni trenta secondi, questa è la cadenza degli acquisti in molte città italiane. Sono già più di ventimila barattoli venduti, la cannabis "light" sta diventando un vero e proprio fenomeno di mercato.
I puristi storceranno sicuramente il naso. L’effetto psicoattivo rappresenta, infatti, uno dei principali motivi che si nascondono dietro quell’uso ricreativo del quale tutti hanno sentito parlare a proposito di questa sostanza. Ciclicamente ci sono proposte che suggeriscono di legalizzare, così da poter controllare meglio, questa sostanza. E, al di là delle questioni di seta o lana caprina, la notizia che forse pochi di voi conoscono è che un primo passo in questa direzione è stato già fatto. La marijuana è infatti già in vendita nelle città italiane in maniera del tutto legale.
Si chiama Eletta Campana ed è una varietà di marijuana che presenta un valore di Thc responsabile del cosiddetto ‘sballo’ che è inferiore rispetto al limite previsto dalla legge. Che poi è quella sostanza che di fatto rende illegale anche l’erba. La marijuana light viene commercializzata da Easyjoint, un’azienda emiliana che ha deciso di distribuirla in Italia ed ha la caratteristica di provocare rilassamento, sia se assunta come sostituta del tabacco sia come ingrediente per una tisana benefica, senza lasciare spazio alle reazioni che riguardano la sfera dello sballo. Per questo si può anche guidare dopo l’assunzione. Vediamo allora dove si compra, quali sono le differenze con l’erba tradizionale e gli effetti.
Ma allora anche in Italia sono stati aperti coffee shop e nessuno se ne è accorto? No, state tranquilli. Nessun coffee shop nessuna Amsterdam italiana. E allora dove si copra la marijuana legale? Questo prodotto è in vendita presso le più grandi città italiane. Nei negozi che hanno sempre, per così dire, trattato articoli affini. Easyjoint assicura, soprattutto a quelli che vogliono venderla, la totale certezza di non incorrere in problemi nei confronti della legge italiana, ma che è importante anche che il prodotto resti sempre nella propria confezione originale.
L’idea non è nuova e arriva dalla Svizzera. Da qualche mese i cugini elvetici hanno iniziato quest’esperimento che ha ispirato, evidentemente, anche i produttori italiani. Pura infiorescenza femminile della varietà Eletta campana, antica pianta utilizzata in Italia fino agli anni trenta del secolo scorso, che oltre alla produttività accentuata e alla qualità della fibra presenta un basso contenuto di thc e un’alta percentuale di cbd.
Ma quali possono essere gli effetti di una simile sostanza? Sugli effetti di questa marijuana legale che si vende nelle città Italiane non ci sono ancora dati sufficienti a stabilire se il consumo di una quantità minore di Thc presenti anche minori problemi per la salute. Per fare un paragone, le sostanze che venivano fumate negli anni ‘60 e ‘70 contenevano tra il due e il quattro per cento di Thc, mentre le erbe moderne più potenti, come la temutissima skunk, superano il venti per cento.
Ed essendo proprio il Thc il principio attivo responsabile degli effetti psicotropi della cannabis, è probabile che una EasyJoint abbia effetti trascurabili. Infine non esistono molti studi sulla farmacocinetica del Thc, ed è difficile comprendere in che modo influenzerebbe l’organismo il consumo ripetuto di tanti spinelli contenenti bassissime quantità di Thc, rispetto all’utilizzo di dosi minori di sostanza più concentrata. Sul fronte cannabidiolo invece la situazione è più chiara. Si tratta di una sostanza perfettamente legale, di cui sono accertate le capacità anti-ansiolitiche e l’ottima tollerabilità. Per i consumatori abituali di ansia insomma, una EasyJoint potrebbe essere davvero una panacea benedetta.
Per il resto, visti i dubbi che ancora sussistono sulla vicenda nessuno si vuole sbilanciare sui possibili effetti psicoattivi della sostanza. Per esserne sicuri, insomma, bisognerebbe provarla. Ma anche per questo ci sarà da attendere: le vendite online sono state infatti sospese dopo sole dieci ore, in attesa di strutturare un sistema in grado di reggere un volume di richieste che ha raggiunto punte di un ordine ogni trenta secondi.
Nell'attesa di un provvedimento ufficiale generale che legalizzi tutti i tipi di cannabis nel nostro Paese, le ultime notizie si concentrano su EasyJoint la cannabis legale, in vendita nel nostro Paese da circa sei mesi, prodotta dall’omonima azienda di Parma, EasyJoint Project srl, e del tutto legale, considerando che il contenuto di Thc,il tetraidrocannabinolo alla base degli effetti euforizzanti della marijuana, è più basso del limite dello 0,6% concesso dalla legge italiana, con lo scopo di calmare e rilassare più che più comunemente ‘sballare’, cosa che si pensa che la cannabis faccia, e non essendo una sostanza stupefacente, non dovrebbe essere rilevata dai test di urine e capelli. In un servizio andato in onda su Sky TG24, chi l’ha provata ha parlato di un effetto rilassante, non euforico.
Sono diversi i tipi di cannabis che EasyJoint produce e vende: il principale è quello di infiorescenze femminili di Eletta Campana, con un alto tasso di cannabidiolo, dagli effetti principalmente terapeutici. Agisce, infatti, da antinfiammatorio, antidolorifico, antipsicotico e sedativo. Ma insieme al tipo, diciamo, classico, vi sono anche: