Multilevel marketing su Facebook e online, la nuova versione dell'illusione 3.0

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Multilevel marketing su Facebook e onlin

Guadagnare tanto con il multilevel marketing

Si chiama allora multilevel marketing online e rappresenta l'evoluzione del porta a porta. Ma non serve andare in giro casa per casa perché si basa sulla community virtuale.

Si chiama multilevel marketing e viene già considerato il nuovo porta a porta. Ma soprattutto, come raccontano recenti inchieste, è un business basato sulle false promesse. Quello di stipendi da 1.500 euro al mese e con le aziende che riforniscono i venditori di prodotti per il commercio sui social network. Peccato solo che alcuni passaggi non siano possibili e il vero guadagno è tutto per le aziende. L'esca con cui vengono avvicinati nuovi adepti è duplice. Quella del lavoro da casa e dell'opportunità di guadagnare tanto tanto denaro. E in alcuni casi anche di dimagrire ovvero toccando quei tasti sensibili per tante persone. Troppo bello per essere vero? Sì, in tanti casi è troppo bello per essere vero.

Guadagnare tanto con il multilevel marketing

Si chiama allora multilevel marketing e rappresenta l'evoluzione del porta a porta. Ma non serve andare in giro casa per casa perché si basa sulla community virtuale. Ed è facile lasciarsi attrarre perc le aziende che lavorano con il network marketing promettono buoni guadagni entro i primi mesi, per poi arrivare a stipendi da sogno. Come si guadagnano allora 1.500 euro al mese? Se il costo del kit d'ingresso è pari a 1.000 euro, con una commissione del 10% a pacchetto, per arrivare a 1.500 euro bisogna trovare 25 persone disposte a spenderne 1.000. E il mese successivo fare lo stesso oppure trovare cinque nuovi venditori, che comprano il pacchetto e lo piazzano ad altre venticinque persone. E se ciascun utente guadagna 1.500 euro (ma bisogna considerare la spesa iniziale!), l'azienda ne incassa 28.500.

Come racconta la Stampa, un esempio di successo è quello della community virtuale Unstoppable Generation guidata dai fratelli Stefano e Andrea Orrù, che raccontano come hanno stravolto la loro vita portando in Italia gli integratori della multinazionale americana Juice+ sfruttando lo schema di vendita multilevel. Il modello di piano marketing proposto sui depliant, come si legge, è così costituito:

  1. livello 1: 1 Chairman
  2. livello 2: 5 Presidential Director
  3. livello 3: 25 International Director
  4. livello 4: 125 Executive Director
  5. livello 5: 625 Consigliere Marketing
  6. livello 6: 3.125 Consigliere Marketing in qualifica
  7. livello 7: 15.625 Coordinatore vendite
  8. livello 8: 78.125 Incaricato diretto
  9. livello 9: 390.625 Esecutivo
  10. livello 10: 1.1953.125 Associato
  11. livello 11: 9.765.625 Venditore primo livello
Il numero totale dei clienti è allora 12.207.031 ovvero poco meno dei 14 milioni di smartphone venduti ogni anno in Italia

Cosa succede sui social network? Su Facebook i venditori e allo stesso tempo reclutatori condividono ogni giorno i loro scatti, per far vedere come entrare nel network marketing gli consente di conciliare lavoro e tempo trascorso in famiglia. La legge 194 del 2005 si applica a chi promuove, direttamente o indirettamente, la raccolta di ordinativi d'acquisto presso privati consumatori. Vuol dire che se la vendita si conclude online, senza nessun contatto diretto tra le persone, allora la disciplina non è applicabile e il contratto non si può concludere. Emblematico è il caso delle cartelle cliniche e dei falsi consigli medici. Pur non avendone nessuna competenza, chi vende integratori online ne evidenzia le qualità curative e spesso dà consigli medici, mostrando anche cartelle cliniche ed esami del sangue. Ma, come raccontano gli ex, i kit sono uguali in tutti i casi, che la richiesta delle clienti sia perdere oppure prendere peso.