Nuove anticipazioni su manovra finanziaria, ecco i 5 interventi più probabili e importanti dopo delega fiscale

di Marianna Quatraro pubblicato il
Nuove anticipazioni su manovra finanziar

Quali sono le importanti misure che potrebbero rientrare nella prossima Manovra Finanziaria e prime anticipazioni: chiarimenti

Quali sono le nuove anticipazioni sulla Manovra Finanziaria e gli interventi più probabili e importanti? Dopo la prima presentazione del Def 2023, Documento di Economia e Finanza che anticipa le misure che rientreranno nella prossima Legge di Bilancio, si va verso la definizione degli effettivi provvedimenti da inserire nella nuova Manovra Finanziaria 2024, da approvare, come sempre, entro la fine dell’anno per poi entrare in vigore a partire dall’inizio del prossimo anno. 

Al momento, però, è difficile che tutte le misure su cui il governo vorrebbe lavorare si possano effettivamente definire e approvare considerando la scarsa disponibilità di risorse economiche con cui fare tutto e l’attenzione focalizzata (ora) sulla prossima riforma fiscale d’autunno. Vediamo quali sono al momento gli interventi principali su cui si potrebbe lavorare per la prossima Manovra. 

  • Novità pensioni tra gli interventi più importanti della prossima Manovra Finanziaria
  • Cosa potrebbe cambiare per gli stipendi in nuova Manovra Finanziaria 
  • Riordino bonus in nuova Manovra Finanziaria 2024
  • Novità e modifiche per bonus casa in prossima Manovra Finanziaria
  • Nuove tasse e Manovra Finanziaria 2024 cosa cambia

Novità pensioni tra gli interventi più importanti della prossima Manovra Finanziaria

Le prime novità su cui ci si dovrebbe concentrare in vista della prossima Manovra Finanziaria riguardano certamente le pensioni, sia per quanto riguarda gli aumenti degli importi di pensione e sia per quanto riguarda maggiore flessibilità per l’uscita dal lavoro. 

Partendo dagli importi delle pensioni, si potrebbe lavorare ad un leggero miglioramento degli stessi se non cambiano con la prossima riforma fiscale nonché sulla mensilità aggiuntiva della tredicesima con una revisione della tassazione, in modo da ridurla per renderle più alto l’importo della tredicesima di pensione da percepire.

Si tratta, però, di una anticipazione che potrà trovare riscontro solo dopo la presentazione in autunno della Nadef, Nota di aggiornamento al Def, quando si capirà quali e quante risorse economiche saranno disponibili anche da impiegare eventualmente per la detassazione della tredicesima di pensione.

Altro obiettivo del governo è definire novità per le pensioni anticipate, con possibilità di revisione degli attuali requisiti pensionistici considerati da sempre troppo rigidi, che prevedono il raggiungimento di 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia e di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, indipendentemente dal requisito anagrafico, per la pensione anticipata ordinaria.

La stessa premier Meloni ha parlato della necessità di lavorare sulle uscite anticipate, spiegando che quando la quota 103 a fine anno si esaurirà non sarà rinnovata, per cui bisognerà pensare a soluzioni alternative. Stando alle nuove anticipazioni, si parla di una proroga ulteriore dell’ape social, da migliorare, magari allargando la platea dei beneficiari, mentre sembrerebbe anche al momento messa da parte l’ipotesi di una quota 41 per tutti.

Cosa potrebbe cambiare per gli stipendi in nuova Manovra Finanziaria 

Altri importanti interventi della prossima Manovra finanziaria 2024 dovrebbero interessare gli stipendi. Diverse le intenzioni di lavoro in tal senso: innanzitutto si pensa già a rendere strutturale il nuovo taglio del cuneo fiscale deciso con il Decreto Lavoro di maggio e più alto di ben 4 punti percentuali rispetto a quello approvato con la scorsa Manovra 2023. 

Il taglio del cuneo fiscale al momento temporaneo da luglio a fine anno ma da rendere strutturale è quello al 7% per redditi fino a 25mila euro annui, quindi per stipendi mensili fino a 1.923 euro, e al 6% per redditi tra 25mila e 35mila euro annui, cioè per stipendi fino a 2.692 euro mensili. Resta da capire se rendendo strutturale questo taglio del cuneo fiscale si potrà poi applicare anche alle retribuzioni aggiuntive di tredicesime e quattordicesima, considerando che al momento sulla tredicesima di quest’anno l’ulteriore taglio del cuneo fiscale non si applica.

Stesso discorso vale per i fringe benefit: con l’approvazione ufficiale del Decreto Lavoro del primo maggio, è stata aumentata fino a 3mila euro la soglia esentasse per i fringe benefit aziendali. Anche in questo caso si pensa a rendere strutturale la misura per contribuire ad aumentare gli stipendi dei lavoratori.

E infine c’è, come per i pensionati, la novità possibile per la tredicesima: il viceministro all’Economia Leo ha, infatti, annunciato per i lavoratori dipendenti la possibilità di riduzione delle tasse da calcolare sulla tredicesima proprio per permettere ancora una volta ai lavoratori dipendenti di avere sempre maggiori risorse a disposizione. E, così come per la detassazione delle tredicesime pensioni (considerando che si tratterebbe dello stesso provvedimento), bisognerà attendere l’autunno per capire se ci saranno le risorse economiche necessarie per il via. 

Riordino bonus in nuova Manovra Finanziaria 2024

Altro importante intervento su cui si potrebbe puntare attenzione per la prossima Manovra Finanziaria 2024 è il riordino dei bonus oggi in vigore, misura in realtà già più volte annunciata dal governo e che potrebbe essere strettamente legata alla estensione del quoziente familiare per avere agevolazioni al posto o insieme all’Isee che si usa attualmente per il riconoscimento di bonus, agevolazioni e altre eventuali misure di aiuto.

Il nuovo quoziente familiare è un sistema di calcolo e pagamento che per il pagamento delle tasse considera non il reddito personale ma il reddito familiare ai fini dell’imposizione fiscale. Per come modulato, il quoziente familiare divide il reddito complessivo della famiglia per il numero dei componenti del nucleo familiare, considerando nel calcolo complessivo coniugi, figli ed altri eventuali familiari conviventi e a carico. 

Dunque, con l’introduzione del quoziente familiare, le aliquote d’imposta dipendono dal reddito familiare, più che dal patrimonio che invece ha in importante peso nel calcolo Isee, diviso per il numero di componenti, corretti per una scala di equivalenza. 

Con il quoziente familiare, sarebbero decisamente avvantaggiate le famiglie numerose con più figli, considerando che, basandosi il calcolo delle tasse sul quoziente familiare, più sono i componenti della famiglia più si riducono le tasse e viceversa.

Novità e modifiche per bonus casa in prossima Manovra Finanziaria

Stando alle ultime anticipazioni, con la prossima Manovra Finanziaria potrebbero cambiare i bonus casa oggi in vigore, anche se molti sono già stati prorogati fino al prossimo anno. Dal governo, infatti, sono state ribadite più volte le intenzioni di rivedere i bonus edilizi oggi in vigore, a favore di altre misure, e non è escluso che, così come quest’anno è stato rivisto il bonus 110% ridotto al 90%, per il prossimo anno si possa lavorare sulla stessa scia o anche con cancellazione di qualche bonus casa. 

Nuove tasse e Manovra Finanziaria 2024 cosa cambia

Per quanto riguarda il capitolo tasse, in realtà, con la prossima Manovra finanziaria nulla dovrebbe particolarmente cambiare se viene fatta la riforma fiscale annunciata per settembre. Se, però, non si dovessero concludere i lavori sulla nuova riforma del Fisco di cui si parla ormai da mesi e che è già stata presentata, probabilmente qualche novità in merito potrebbe rientrare nella nuova Manovra.