Sono proprio gli esperti del settore a far presente come esistano spazi di crescita sul terreno dell'arredamento e degli accessori per la casa.
Ikea, già in Germania, ma resto in Europa otrebbe avere un rivale e concorrente importante, Italia compresa, con lo XXXlutz. Ecco come risponde con prodotti, servizi e oltre.
Vedremo allora se questo tentativo andrà a buon fine ovvero se la sfida a Ikea sarà quantomeno combattuta. A cercare di fronteggiare il gigante svedese del mobile low cost ci prova adesso un nuovo gruppo tedesco che, in realtà, è il frutto del matrimonio tra due società, una austriaca (XXXLutz) e una tedesca (Poco). L'obiettivo è chiaro quanto ambizioso: avvicinare il fatturato nella multinazionale scandinava. Impresa naturalmente non facile, ma il primo passo è stato compiuto. Si tratta di qualcosa di simile alla scalata dell'Everest? Forse, considerando che Ikea ha adesso 400 filiali e e il nuovo gruppo 217. Da una parte ci sono 149.000 dipendenti, dall'altra 28.000.
Ma non è certo un caso che la sfida sia stata lanciata proprio dalla Germania. In terra tedesca la società svedese esporta infatti la maggiore quota ovvero il 15% del suo bilancio. Significa che è ben presente una fetta di consumatori interessati al fai-da-te. Ecco allora che l'intenzione strategica è quella di puntare inizialmente sul mercato locale, crescere e affermarsi. Poi si guarderà con maggiore intensità anche al di fuori dei confini nazionali. Ma c'è anche un'altra ragione che sembra spingere all'ottimismo. Ikea ha alzato, seppure di poco, l'asticella dei prezzi, della qualità e dell'esclusività. Dall'altra, il nuovo gruppo gioca tutte le sue carte sull'economicità e sulle offerte, anche a costo di rimetterci in qualità. In fin dei conti è quanto chiede il mercato.
E sono proprio gli esperti del settore a far presente come esistano spazi di crescita sul terreno dell'arredamento e degli accessori per la casa. A oggi gli austriaci sono presenti in 11 Paesi europei e i loro mercati di riferimento, oltre alla stessa Austria e alla Germania, sono la Svizzera e i Paesi balcanici. Meno radicata la presenza altrove, tra cui in Italia, dove la concorrenza si fa evidentemente sentire seppure tra alti e bassi, nascite e fallimenti.
Non basta sedersi sugli allori ovvero compiacersi dei successi ottenuti e su quelli cercare di fare riferimento per sempre, o giù di lì. Anche se ti chiami Ikea e il tuo nome è associato all'arredamento low cost ovvero per tutte le tasche. Perché quando si parla di denaro, il discorso è sempre relativo e non è affatto così scontato che se un armadio, un letto o una scrivania vengano proposti a un prezzo concorrenziale, tutti possono permettersi l'acquisto. Ed ecco allora che Ikea ha deciso di aprirsi all'usato. Sì, alla vendita di mobili di seconda mano e con tutte le dovute garanzie. Un po' come già accade nel settore delle auto o dei libri. Siamo ancora nella fase sperimentale, ma se i test dovessero andare a buon fine sia a livello di vendite e sia di gestione delle operazioni (oltre che dei profitti), allora il modello potrebbe essere proposto su larga scala.
Il test dei mobili usati prende dunque le mosse dalla Svizzera, esattamente dalla sede di Spreitenbach, e lo farà nella maniera più semplice possibile. In pratica sarà sufficiente contattare Ikea che provvederà al ritiro di quella parte di arredamento di cui si vuole fare a meno. Magari perché i figli sono cresciuti e la camera sarà allestita diversamente o semplicemente perché arriva un punto in cui si avverte il bisogno di un aggiornamento complessivo. Va da sé che possono essere rivenduti solo i mobili acquistati negli stessi punti vendita Ikea. La società svedese promette valutazioni fino al 60% in base al grado di usura e alle condizioni di armadi, tavoli, cassettoni, letti, lampade e scrivanie. In questo modo, ragiona l'azienda, sarà possibile allargare la clientela e consentire nuove opportunità di acquisto.
Non resta allora che attendere per scoprire l'impatto che questa iniziativa avrà sulla clientela ovvero se riuscirà a varcare i confini del Paese elvetico per raggiungere anche l'Italia. Una precisazione è però indispensabile: il pagamento dei mobili usati avverrà in buoni Ikea da utilizzare per l'acquisto successivo nei punti vendita della multinazionale scandinava. Ma che Ikea stia cercando nuove nicchie di mercato, al di del rapporto tradizionale con i soliti clienti è noto da tempo. Anche perché dopo il lungo boom iniziale, i conti non sono più entusiasmanti come in passato. E così, oltre alla proposizione di mobili usati, ecco lo sbarco nel mondo del web. Letti, armadi e cassettiere, ma anche tutta l'infinita schiera di piccoli e grandi accessori, potranno essere acquistati via Internet attraverso le principali piattaforme di commercio elettronico, Amazon e Alibaba inclusi.
E a chiudere il cerchio delle novità c'è la collezione dedicata a cani e gatti. Ci sono le cucce, ma anche guinzagli, ciotole, lettiere e collari per ogni taglia e dimensione. E poi i tanti giochi e giocattoli. Ogni prodotto è stata realizzato con l'aiuto di veterinari per garantire la sicurezza totale. Mobili e accessori per cani e gatti saranno acquistabili in Italia solo a febbraio. I primi mercati di riferimento sono quelli di Francia, Stati Uniti, Giappone e Canada.
Impossibile litigare nel cuore della notte con il nuovo piumone Ikea per le coppie. L'azienda svedese riesce a sorprendere con trovate che molto spesso hanno un carattere promozionale prima ancora che commerciale. Tuttavia questo innovativo sistema di coperte potrebbe realmente fare la differenza soprattutto per chi non ama i contatti notturni, magari perché il partner ha sempre i piedi freddi. E con la solita ironia che lo contraddistingue per la volontà di non prendersi mai troppo sul serio, ha battezzato queste coperte con il nome TOG-ether. Si tratta di un chiaro gioco di parole che richiama il termine inglese together (insieme) e quello locale tog che segnala l'indice di calore del piumone. Quale riscontro avrà questa nuova trovata? Senza dubbio non ci sarà coppia al mondo che, almeno per un momento, non stia pensando di fare proprio questo sistema di coperte, anche solo per provare.
Le premesse solo allora estremamente chiare: evitare che l'azione di di tirare le coperte dal proprio lato, scoprendo il partner, sia causa di disagi notturni, raffreddamenti o di risvegli con la luna storta. E la trovata di Ikea è così semplice da lasciare sbalorditi: anziché il classico piumone matrimoniale che avvolge tutto il letto, trovano spazio due piumoni singoli. Di conseguenza ognuno gestisce una coperta a piacimento senza subire interferenze dal vicino di letto e nella piena libertà di scoprirsi. Che poi non si è trattato di un grande sforzo creativo da parte della multinazionale del mobile low cost. Il cosiddetto Swedish sleeping method è infatti noto e applicato da tempo nei Paesi scandinavi. Lo scopo è adesso quello di esportare questo metodo anche al di fuori dei confini nazionali. La prima nazione a sperimentare il doppio piumone è la Gran Bretagna, poi si vedrà.
Il portale di Ikea fa presente come il 61% degli inglesi si dice stanco per il fatto di non godere mai di sonni sereni. Di conseguenza ha deciso di aiutarli a dormire bene come gli svedesi. Tra l'altro, le due coperte non devono essere necessariamente identiche, ma possono esibire spessori differenti ovvero con imbottitura variabile e garantire un diverso livello di calore. Come argomentato da Carol McSeveny, numero uno del settore Textiles di Ikea UK & Ireland, molti non riescono più a dormire bene con regolarità e di conseguenza l'abitudine tradizionale svedese di usare due piumini singoli invece di un matrimoniale potrebbe rappresentare la soluzione ai problemi.
Il prezzo per portare a casa questo sistema di coperte? Naturalmente non poteva essere alto, in pieno stile Ikea. Sono sufficienti circa 40 sterline ovvero meno di 50 euro al cambio. In fine dei conti, un'imbottitura in piuma per piumone è l'ideale per scaldarsi nelle notti invernali e dormire bene con la giusta temperatura corporea senza sudare. Purché non si verifichino indebite sottrazione nella notte e si rimanga improvvisamente scoperti.
Anche Ikea entra nel mondo degli speaker domestici e lo fa con Eneby, dispositivo Bluetooth già acquistabile in Italia e con componenti da assembleare tra di loro. La multinazionale svedese mantiene comunque il tradizionale jack audio da 3,5 mm per collegare il terminale a una fonte audio esterna e dota il device di una manopola frontale per la regolazione del volume. Il prezzo dello speaker Eneby di Ikea? Dipende dalla versione scelta perché il modello più grande (30 cm per 30 cm e 11 di profondità e funzionante solo con corrente elettrica) richiede un impegno di spesa di 89,99 euro mentre quello più piccolo (20 cm per 20 cm e 8 di profondità) di 49,99 euro, che tra l'altro è equipaggiato con una maniglia per il trasporto. A questi costi occorre aggiungere 20 euro per la batteria (il produttore assicura 10 ore di autonomia) al momento della sostituzione, 4 euro per l'eventuale supporto da parete e 10 euro per quello da tavolo. In tutti i casi, i colori disponibili sono due ovvero bianco e grigio da una parte, nero dall'altra.
Tra i segreti del successo di Ikea c'è quello di guardare sempre oltre e di puntare sull'innovazione, prima e meglio degli altri, sempre lasciandosi guidare dalla semplicità. Ecco dunque che la nuova linea di mobili per cani e gatti deve solo superficialmente strappare un sorriso pensando ai modi con cui convincere il nostro amico a quattro zampe a mettersi comodo sulla nuova suppellettile. Dietro c'è uno studio approfondito e sagace, ispirato al business. E i fatti dicono come raramente il gigante del mobile low cost sbagli un colpo. Con Lurvig (peloso in italiano), si dice sicuro di fare centro in quel segmento di mercato rappresentato dagli attenti e premurosi possessori di un cane o di gatto. Anche perché i costi saranno tutti al ribasso: da meno di euro fino a 56 euro.
Come si riempirà allora la sezione animali nei punti vendita Ikea? Innanzitutto dalle cucce: non solo quelle tradizionale che stanno ben in qualsiasi abitazione, ma anche quelle più di tendenza e particolari. Poi ci sono gli indispensabili guinzagli, ciotole, lettiere e collari per ogni taglia e dimensione. Il plus è rappresentato dall'affiancamento di veterinari nella realizzazione di questi prodotti prima della loro messa a scaffale. E naturalmente ci sono anche i tanti, tantissimi giochi perché in fin dei conti qui da Ikea gatti e cani sono considerati come piccoli bambini. Tutto perfetto? Solo fino a un certo punto, tenendo conto che questi speciali mobili e accessori non sono per ora acquistabili in Italia (lo saranno a febbraio), ma solo in quattro mercati, di cui uno solo europeo. Esattamente Francia, Stati Uniti, Giappone e Canada.
Presto non occorrerà muoversi fisicamente per andare ad acquistare i letti, armadi e comodini Ikea. La società svedese è infatti sul punto di stringere l'accordo per la vendita dei suoi prodotti sul web attraverso le principali piattaforme di commercio elettronico, Amazon o Alibaba ad esempio. Si tratta di una svolta, considerato come fino a questo momento Ikea abbia seguito la politica del fai-da-te anche nel rapporto con i clienti, nella scia di quanto viene chiesto per il montaggio dei suoi prodotti.
E i vantaggi dovrebbero esser molteplici per gli utenti interessati, in quanto potranno comprare mobili personalizzati grazie ad una serie di applicazioni in 3d che Ikea stessa sta per lanciare e poi la opossibilità di avere tutto il catalogo Ike disponibile non solo quello in esposizione.
Non solo, finalmente i mobili ikea saranno sperdi in tutta Italia, anche dove non ci sono negozi o magazzini vicini e secondo indiscrezioni i prezzi potrebbeoe ssere ancora più concorrenziali.