Open Fiber, continua espansione ultra banda larga. Lista città

di Luigi Mannini pubblicato il
Open Fiber, continua espansione ultra ba

Continua il lavoro di cablatura in fibra ottica di Open Fiber. Questa volta accordo con l'Aquila, ma solo due settimane fa era stata sancita la stessa intesa per 270 città e per zone disagiate

Siglato accoro tra Open Fiber e il Comune dell'Aquila per la cablatura in fibra ottica, dopo che era già stato preso un accordo per 270 comuni di cui circa 80 da subito, come per l'Aquila stessa. E poi c'è un piano per le disagiate lontane dai centri abitati già anch'esso siglato.

Continua l'espansione di Open Fiber per coprire con la fibra ottica tutte le città non raggiunte e anche le zone montane o quelle più difficili. Siglato l'accordo con l'Aquila, dopo quello con 270 città e prim ancora quello per le zone disagiate come potrete leggere sotto

Fibra ottica all'Aquila, i dettagli del progetto

E' stato annunciato dal Comune dell'Aquila l'inizio dei lavori a Gennaio 2018 per la posa della fibra ottica in città realizzzato con Open Fiber.
L'investimento sarà di 8 milioni di euro e porrtrà la fibra a 23mila unità abitative tra case private, aziende e luoghi pubblici.

La tecnologia utilizzata sarà sempre la FTTH (Fiber To The Home) che permette di arrivare sia in download che upload a 1 Gbps. Il tutto avverrà con il posizionamento di 13mila chilometri di fibra cercando usando spazi già preesistenti di non creare gravi problemi alla viabilità sulle strade.

I lavori inzieranno a Gennaio 2018 e termineranno nella primavera del 2019. E come sempre, poi, i cittadini potranno scegliere se aderire o meno alla nuova fibra ottica decidendo di abbonarsi ad un provider che lo permetterà e ad una sua offerta, in quanto Open Fiber è solo al momento un operatore all'ingrosso.
Al momento per la diffusion e la capillarità della banda larga l'Aquila è all'8esimo posto nella classifica delle città italiane. Dopo questi lavori e altri nelle zone più disagiate attorno al Comune che termineranno nel 2020 sarà tra le prime città.
Molto importante sarà la fibra ottica per tutti, ma soprattutto per la celebre università dell'Aquila, i suoi studnti, professori e ricercatori

82 Comuni al via subito, 270 in 4 anni

Arriva la fibra ottica in 82 Comuni dove prima non c'era e nel giro di pochi mesi sarno totalmente coperti così nei prossimi 4 anni 270 comuni. E poi tutta una serie di zone disagiate. Nel frattempo, rincari per tutti gli abbonati sia di cellulari che di telefonia fissa che adsl o fibra di tutti gli operatori da Gennaio.

Dopo l'accordo per le aree disagiate, Open Fiber annuncia che entro 6 anni numerosi comuni avranno la fibra ottica che permetterà di arrivare ad un Giabit al secondo con lo standard FTTH. Saranno 270 città e ora oltre alle zone disagiate sotto si inziieranno a brevissimo i lavori per altre 80 Comuni da subito

Connessione lenta addio. Almeno questo è quello che sperano i tanti utenti, privati cittadini o imprese, che fino ad oggi hanno dovuto convivere e spesso combattere con il cosiddetto digital divide, ovvero con quella barriera invisibile che impedisce di restare competitivi a qualsiasi livello nell’economia globalizzato senza una connessione ad internet super veloce.

Che viene garantito dalla banda ultralarga che poi è il tema del prezioso accordo stipulato a Roma tra Open Fiber e Infratel Italia che riguarda tutti i sei lotti aggiudicati, che permetterà l’allestimento di una rete a banda ultralarga in quelle zone dove si scontano i ritardi relativi alla connessione ultraveloce. Firmato dunque il secondo accordo per la gara che si pone come obiettivo quello di andare incontro alle esigenze delle aree disagiate. Dieci le regioni interessate dal secondo bando. Il digital divide è il nemico contro cui l’Italia sta combattendo la sua quotidiana battaglia per dotarsi di un’infrastruttura a banda ultra larga su tutto il territorio nazionale, inclusi i piccoli centri e le aree meno popolose.

Con la seconda gara le aziende assicurano la costruzione di una rete in fibra ottica che permetterà a tutti i soggetti che ne hanno bisogno, sia a cittadini che aziende oppure uffici della Pubblica Amministrazione di connettersi in maniera veloce e sicura. Quello che ci serve per invogliare l’occupazione, ma soprattutto per permettere a tutti di essere competitivi sul mercato globale che viaggia alla velocità della luce.

Firmata seconda gara fibra ultraveloce

La notizia che è stata firmata la seconda gara per la fibra ultraveloce dovrebbe dunque far esultare quanti fino ad oggi hanno dovuto fare i conti con la non semplice condizione di non poter usufruire della Rete ultraveloce indispensabile non solo per lavoro ma anche per utilizzare al meglio i propri dispositivi. La fumata bianca di queste ore rappresenta un’ottima notizia che permetterà di ridurre il divario digitale all’Italia che potrà finalmente trarre vantaggi competitivi, con una diffusione capillare della banda ultralarga su tutto il territorio nazionale, anche in quei piccoli centri che fino a questo punto erano rimasti esclusi dalla fibra e quindi dall’internet super veloce. Con la concessione del secondo bando di gara, Open Fiber e Infratel potranno continuare nell’allestimento della rete in fibra ottica a prova di futuro. 

Open Fiber-Infratel obiettivo aree disagiate

La firma dell’accordo Open Fibra-Infrastel consente di raggiungere l’obiettivo imprescindibile per lo sviluppo omogeneo dell’Italia, di servire con la Rete veloce anche le aree fino a questo momento disagiate. La nuova copertura permetterà a 3.700 comuni, con circa cinque milioni di abitazioni e quasi sette milioni di cittadini di viaggiare finalmente alla velocità necessaria per poter essere competitivi sul mercato. Senza più trascorrere del tempo ad immaginare la soluzione migliore per provare a mettere la cosiddetta pezza a colori e provare così a tamponare l’emergenza.

Circa tre milioni e mezzo immobili verranno dotati di copertura con tecnologia FTTH. Per la parte restante si utilizzerà la tecnologia radio fixed wireless. La copertura totale raggiunta sarà quasi del cento per cento delle aree disagiate. Una volta che sono state aggiudicate le prime due gare, il progetto di dotare tutti i comuni della possibilità di una connessione superveloce, ormai diventata indispensabile anche per lavorare, si completerà con la terza gara da avviare entro fine anno. Calabria, Puglia e Sardegna saranno le ultime regioni ad abbattere le barriere digitali.

Open Fiber obiettivo 270 città, si parte con 80 Comuni

Sono 270 le città comprese le aree disagiate che dal 2017 al 2023-2024 avranno la fibra ottica. Al momento le 80 dove si partirà da subito sono: Reggio di Calabria, Reggio nell’Emilia, Rho, Rimini, Rivoli, Rozzano, Salerno, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, San Lazzaro di Savena, Sassari, Segrate, Sesto San Giovanni, Settimo Milanese, Settimo Torinese, Siracusa, Taranto, Terni, Treviso, Trezzano sul Naviglio, Udine, Varese, Venaria Reale, Verona, Vimodrone, Alessandria, Ancona, Arezzo, Beinasco, Bergamo, Bollate, Brescia, Bresso, Brindisi, Busto Arsizio, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Cesano Boscone, Cesena, Cinisello Balsamo, Collegno, Cologno Monzese, Como, Cormano, Cornaredo, Corsico, Cusago, Ferrara, Firenze, Foggia, Forlì, Garbagnate Milanese, Grosseto, Grugliasco, Imola, La Spezia, Latina, Lecce, Livorno, Lucca, Matera, Messina, Modena, Moncalieri, Monza, Nichelino, Novara, Novate Milanese, Opera, Orbassano, Parma, Pavia, Pero, Pescara, Peschiera Borromeo, Piacenza, Pioltello, Pisa, Prato, Ravenna, 

Bolletta 28 giorni, chiesta sospensione diritto recesso perchè costi saranno aumenti a 30 giorni lo stesso.

Vi è finalmente un unico emendamento per l'abolizione della bolletta a 28 giorni di fatturazione a 28 giorni e ritorno alla mensilità sia per mobile che per fisso a partire dal 2018. La regolascritta nell'emendamento depositato ora ufficialmente (prima ve ne erano due in discussione) prevede una multa a 5 milione di euro per chi non lo facesse tra gli operatori e un tirono ai 30 giorni di fatturazione e ai multipli di essi, salvo per le promozioni.
Alle aziende telefoniche va bene, ma vogliono che venga concessa una moratoria per l'annullamento dei contratti dei clienti, in quanto gli aumenti ci sarebebro ugualmente nel 2018, ma su 12 mesi anzichè tredici mesi e si vorrebbe che il diritto di recesso fosse per tutti o pagamento o congelato per diversi mesi perchè hanno paura che vi sia un fuggi fuggi generale.