Pensioni e stipendi, aumenti previsti in Agosto (o ribassi) e ancora durante il 2023 (con sorpresa inaspettata)

di Marianna Quatraro pubblicato il
Pensioni e stipendi, aumenti previsti in

Quali sono gli aumenti che si prospettano ad agosto per stipendi e pensioni e le ulteriori possibilità ancora in arrivo a sostegno di lavoratori e pensionati

Quali sono gli aumenti di pensioni e stipendi previsti in Agosto (o ribassi) e ancora durante il 2023 (con una sorpresa inaspettata)? L’obiettivo del governo è quello di garantire a pensionati e lavoratori un maggiore potere di acquisto con una inflazione che continua ad essere alta e un generalizzato aumenti dei prezzi di tutti i beni di largo consumo. E sono diverse le misure già messe in atto per perseguire tale obiettivo e che potrebbero ancora arrivare.

  • Aumenti stipendi e pensioni di agosto attesi ma anche ribassi 
  • Nuova sorpresa inaspettata per aumenti pensioni e stipendi ancora durante il 2023

Aumenti stipendi e pensioni di agosto attesi ma anche ribassi 

Aumentano gli stipendi di agosto dei lavoratori dipendenti ma in alcuni casi si preparano anche a subire riduzioni. Come confermano le ultime notizie, per i dipendenti pubblici si prospettano aumenti superiori agli altri, considerando che il mese di agosto per loro sarà quello del ricalcolo con ulteriore taglio del cuneo fiscale al 7% per redditi fino a 25mila euro e 6% per redditi tra 25mila e 35mila euro, aumento che è stato già pagato ai dipendenti privati a luglio.

Si tratta di un aumento di cui beneficeranno (come stabilito) i dipendenti pubblici con redditi entro i 35mila euro annui, cioè che percepiscono stipendi fino a 2.692 euro al mese. Aumentano, invece, ancora gli stipendi dei dipendenti pubblici ad agosto per effetto dell’indennità una tantum all’1,5% della retribuzione. Si tratta di un aumento che sarà calcolato da agosto, insieme agli arretrati, alle seguenti categorie di lavoratori pubblici:

  • dipendenti degli Enti del Servizio sanitario nazionale;
  • dipendenti di tutte le Amministrazioni dello Stato;
  • dipendenti di Enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni e le loro aziende;
  • dipendenti di aziende e amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, loro consorzi e associazioni;
  • dipendenti dell’ArAN, Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni;
  • dipendenti di istituzioni scolastiche e universitarie;
  • dipendenti Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
  • professori universitari;
  • lavoratori di Istituti autonomi case popolari (IACP);
  • personale militare, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
  • personale delle carriere diplomatica, prefettizia e dirigenziale penitenziari;
  • magistrati, avvocati e procuratori dello Stato.
Aumentano ad agosto anche gli stipendi di alcune categorie di lavoratori dipendenti per cui sono stati rinnovati i relativi Ccnl con aumenti delle retribuzioni minime, come per esempio per lavoratori assunti con Contratto Edile, o con Contratto Chimico-farmaceutico (industria), o con Contratto Metalmeccanici e Metalmeccanici industria, o assunti con Contratto agricoltura. 

Per tutti i lavoratori dipendenti, ulteriori aumenti degli stipendi da agosto si avranno per i primi rimborsi del 720 2023 ma potrebbero esserci anche riduzioni degli importi delle retribuzioni per effetto del pagamento di tasse, Irpef, addizionali locali, Irpef regionale e comunale, che incidono sugli stipendi netti riducendoli di qualche centinaia di euro al mese.

Passando alle pensioni di agosto, certamente aumentano le pensioni minime: come confermato dall’Inps, infatti, con il cedolino di agosto vengono pagati gli aumenti delle pensioni minime, i cui importi sono passati da 563,74 a 572,20 euro e per gli over 75 da 563,74 a circa 600 euro, precisamente 599,82 euro. E sempre ad agosto vengono pagati anche i dovuti arretrai dallo scorso mese di gennaio. 

Aumentano le pensioni di agosto anche per effetto dei primi rimborsi del 730 2023 spettanti ai pensionati così come potrebbero esserci riduzioni per effetto di trattenute, conguagli a debito, imposte Irpef e addizionali locali ogni mese calcolare sulle pensioni e che riducono sempre gli importi netti delle pensioni percepite. 

Possono subire riduzioni agosto anche alcune pensioni di reversibilità a causa dei nuovi controlli Inps avviati a giugno sulle pensioni di reversibilità del mese di maggio dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale, secondo cui l’importo delle pensioni di reversibilità deve essere ridotto per la quota maggiore di pensione in base alla cumulabilità con gli altri redditi, soprattutto da lavoro.

I controlli hanno interessato le pensioni pubbliche relative alle posizioni reddituali nell’anno 2020 e se dai controlli Inps sono emerse incongruenze degli importi, il precettore della pensione di reversibilità deve restituire la somma indebitamente percepita con la pensione del mese di agosto 2023.

Nuova sorpresa inaspettata per aumenti pensioni e stipendi ancora durante il 2023

E c’è anche una inaspettata sorpresa che potrebbe garantire ulteriori aumenti di pensioni e stipendi ancora durante il 2023: la premier Meloni ha, infatti, anticipato l’intenzione di voler introdurre un nuovo bonus per pensionati e lavoratori entro fine anno, anche se non si sa ancora come potrebbe essere riconosciuto il bonus. 

Stando alle anticipazioni, il nuovo bonus del governo Meloni potrebbe essere riconosciuto o come il bonus Renzi 80 euro al mese, anche se sembra difficile che possa essere approvato come misura strutturale, o come bonus una tantum, come i bonus di 200 e 150 euro di luglio e novembre 2022 del governo Draghi, o, ancora, basarsi sulla detassazione sulla tredicesima, che potrebbe scendere al 15%.

In ogni caso, l’introduzione del nuovo bonus Meloni dovrebbe interessare, secondo le prime indiscrezioni, solo coloro che percepiscono redditi più bassi, forse ancora una volta fissati sulla soglia dei 35mila euro lordi annui come già accaduto per i bonus una tantum del governo Draghi e per i tagli del cuneo fiscale 2023, e potrebbe comunque essere una mossa strategica per ottenere maggiore consenso in vista delle elezioni europee del 2024.