Quali sono le retribuzioni aggiuntive e come cambiano anch'esse dopo aumento stipendi decreto lavoro

di Marianna Quatraro pubblicato il
Quali sono le retribuzioni aggiuntive e

Quali sono cambiano retribuzioni aggiuntive decreto lavoro

Come cambiano le retribuzioni aggiuntive per lavoratori dipendenti dopo approvazione ufficiale nuovo decreto lavoro e come modificano gli stipendi

Quali sono le retribuzioni aggiuntive e come cambiano anch'esse dopo aumento stipendi decreto lavoro? Quando si parla di retribuzioni aggiuntive agli stipendi si fa generalmente per legge riferimento a tredicesima e quattordicesima mensilità che vengono pagate ai lavoratori dipendenti, rispettivamente, a dicembre e luglio, con la differenza che se la tredicesima spetta a tutti i lavoratori dipendenti, la quattordicesima mensilità non è detto che venga riconosciuta a tutti. 

Tutto dipende dal relativo contratto nazionale di lavoro Ccnl, se cioè la prevede o meno. Insieme a tredicesima e quattordicesima ci sono ulteriori pagamenti aggiuntivi che contribuiscono ad aumentare gli stipendi dei lavoratori e sono fringe benefit e indennità.

  • Come cambiano tredicesima e quattordicesima mensilità dopo aumento stipendi decreto lavoro
  • Come cambiano fringe benefit dopo Decreto Lavoro
  • Modifiche per indennità dopo aumento stipendi con Decreto Lavoro 

Come cambiano tredicesima e quattordicesima mensilità dopo aumento stipendi decreto lavoro

All’indomani dell’approvazione del Decreto Lavoro ufficiale e che ha previsto un ulteriore aumento del cuneo fiscale per aumentare gli stipendi dei lavoratori dipendenti, la retribuzione aggiuntive di tredicesima e quattordicesima non cambiano per le nuove misure approvate ma solo con il vecchio taglio del cuneo fiscale. 

Come confermano le ultime notizie, tredicesime e quattordicesime quest’anno non cambiano per nulla per il nuovo taglio del cuneo fiscale, ma cambiano per effetto del primo taglio del cuneo fiscale approvato dal governo con la Manovra Finanziaria 2023, e saranno leggermente più alte.

Anche sulle retribuzioni aggiuntive, infatti, si deve calcolare il taglio del cuneo fiscale al 3% per redditi fino a 25mila euro, cioè per stipendi lordi fino a 1.923 euro, e al 2% per redditi tra 25mila e 35mila euro, cioè per stipendi fino a 2.692 euro mensili lordi e saranno, in generale, aumenti di qualche decina di euro. 

Non ci sarà, dunque, alcun calcolo del nuovo taglio del cuneo fiscale, salito al 7% per redditi fino a 25mila euro e al 6% per redditi tra 25mila e 35mila euro, che, però, non è strutturale e non si calcola sulla tredicesima e quindi neppure sulla quattordicesima.

A prescindere dal taglio del cuneo fiscale 2023, le retribuzioni aggiuntive di tredicesima e quattordicesima mensilità possono ancora cambiare nel corso di quest’anno o con la revisione delle aliquote Irpef prevista dalla nuova riforma del Fisco, se approvata ufficialmente e al via da settembre, o se, come annunciato dal governo qualche giorno fa, si procederà con l’approvazione di una detassazione della tredicesima, che interesserebbe anche la quattordicesima.

Il viceministro dell’Economia Leo, ha, infatti, annunciato l’intenzione del governo di prevedere una tassazione più bassa per le retribuzioni aggiuntive di tredicesima e quattordicesima mensilità per permettere ai lavoratori di avere le mensilità aggiuntive di importi maggiori.

Per poter, però, effettivamente detassare tredicesima e quattordicesima mensilità servono risorse economiche e solo in autunno, quando sarà presentata la Nadef, Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, si capirà se saranno disponibili i soldi necessari per procedere al taglio delle tasse sulle tredicesime e prossime quattordicesime. 

Come cambiano fringe benefit dopo Decreto Lavoro

Con il Decreto Lavoro e l’ulteriore taglio del cuneo fiscale sono stati decisi aumenti degli stipendi dei lavoratori dipendenti con redditi entro i 35mila euro ma anche aumenti dei cosiddetti fringe benefit, vale a dire premi e bonus riconosciuti dalle aziende, come buoni pasto, buoni benzina, auto aziendali, cellulari aziendali, computer aziendali, borse di studio, polizze assicurative e premi assicurativi extraprofessionali, insieme a somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche di luce, gas e acqua.

Con l’approvazione del nuovo Decreto Lavoro, è salita a 3mila euro la soglia di fringe benefit esentasse per i lavoratori dipendenti con figli minori, per cui il governo non tasserà i fringe benefit, beni ceduti e servizi prestati, fino all’importo di 3.000 euro.

Modifiche per indennità dopo aumento stipendi con Decreto Lavoro 

Anche le diverse indennità previste dai singoli contratti nazionali di lavoro Ccnl, come indennità di trasferta, per lavoro straordinario, notturno, usurante, ecc possono essere considerate retribuzioni, o meglio, parti di retribuzioni aggiuntive, considerando che si tratta di voci che contribuiscono comunque ad aumentare gli stipendi dei lavoratori.

Tuttavia, per le indennità non è previsto alcun cambiamento dopo l’approvazione del Decreto Lavoro che ha stabilito aumenti solo per gli stipendi e i fringe benefit.