Al momento della ricezione di una multe e di un atto della pubblica amministrazione, il cittadino riceve una notifica digitale sul cellulare. Ma è davvero sempre così?
Prosegue il percorso della digitalizzazione dei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione. La strada è stata già avviata da tempo e subisce adesso una importante accelerazione.
In estrema sintesi, le multe e gli atti della pubblica amministrazione non arriveranno più con raccomandate nel 2022 ma solo in formato digitale. Ma è realmente sempre così? Approfondiamo in questo articolo:
Va da sé che non tutti i contribuenti italiani sono obbligati all'attivazione di un indirizzo di Posta elettronica certificata. In questo caso, la pubblica amministrazione invia i documenti ovvero il relativo alert attraverso l'app IO. In ogni caso, mette a disposizione le multe e gli atti emanati in modalità telematica sulla piattaforma digitale.
Come si può facilmente comprendere dalla lettura del decreto del dipartimento della Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri sul funzionamento della piattaforma digitale per le notifiche, il campo di azione è limitato. Comprende sì le multe e gli atti della pubblica amministrazione, ma non - ad esempio - la documentazione dell'Agenzia delle entrate.
I mittenti sono responsabili del contenuto degli atti notificati tramite la piattaforma e delle informazioni fornite al gestore. Quest'ultimo è responsabile del funzionamento del servizio, al netto di quelle dell'operatore postale ovvero del gestore del fornitore del servizio universale per le attività di rispettiva competenza.
Per accedere alla piattaforma, il contribuente può utilizzare lo Spid o Cie (Carta di identità elettronica).
PagoPA trasmette al destinatario un avviso via Pec per avvisarlo dell'emanazione dell'atto e fornendo le modalità di accesso alla piattaforma e di acquisizione del documento. La notifica viene effettuata innanzitutto al domicilio digitale del destinatario. Quindi al domicilio digitale speciale. Infine al domicilio digitale generale ovvero l'indirizzo inserito in uno degli elenchi delle Pec di professionisti, PA o cittadini previsti dal Cad (Codice dell'amministrazione digitale).
Se i domicili digitali sono saturi o non validi, il gestore effettua un secondo tentativo. Dopo due tentativi falliti, il gestore rende disponibile al mittente in un'area riservata l'avviso di mancato recapito del messaggio e dà notizia al destinatario della notificazione dell'atto con raccomandata e avviso di cortesia.
Se il destinatario ha comunicato un recapito diverso, il gestore trasmette un avviso di cortesia e lo renderà disponibile tramite il punto di accesso telematico.