Predisposta la riforma del processo civile con l'obiettivo di avere processi più veloci. Primo grado più snello, semplificata la fase decisoria.
Con la riforma del processo civile si punta alla valorizzazione delle forme di giustizia complementare. In buona sostanza si potenzia la mediazione anche con incentivi fiscali e la negoziazione assistita tramite avvocati viene estesa anche alle controversie di lavoro accanto al potenziamento dell'arbitrato. La riforma della giustizia civile prevede anche semplificazioni anche per i giudizi in materia di lavoro. Esaminiamo questi aspetti, ma andiamo anche oltre per approfondire:
La riforma della giustizia civile punta a rafforzare la tutela del credito nel processo esecutivo. Introdotte maggiori garanzie, che passano per la semplificazione nell’inizio del processo grazie alla soppressione della formula esecutiva per la riduzione di alcuni termini previsti per il procedimento.
Debutta quindi il nuovo istituto del rinvio pregiudiziale in Cassazione. Il giudice di merito può sottoporla direttamente alla Suprema corte per la risoluzione del quesito posto.
Nel predisporre il progetto organizzativo, il capo dell'ufficio deve rispettare le circolari del Csm, sentire i presidenti di sezione e il dirigente amministrativo, analizzare i flussi di lavoro e individuazione le eventuali criticità.
Le norme puntano a una maggiore digitalizzazione. La riforma rafforza gli strumenti informatici e le modalità di svolgimento delle udienze da remoto, prevedendo l'estensione e il rafforzamento del processo civile telematico nei procedimenti davanti al giudice di pace, al Tribunale, alla Corte d’appello e alla Corte di cassazione, la semplificazione delle modalità di versamento del contributo unificato e la possibilità per il giudice di disporre che le udienze civili che non richiedono la presenza di soggetti diversi dai difensori, dalle parti, dal Pm e dagli ausiliari del giudice si svolgano con collegamenti audiovisivi a distanza.
Con il via libera dal Consiglio dei ministri ai due decreti legislativi contenente le nuove disposizioni sulla riforma del processo civile, è iniziato il conto alla rovescia per l'entrata in vigore. La parola va adesso alle commissioni Giustizia di Camera e Senato per il parere consultivo da esprimere entro 60 giorni. L'ultima data per l'approvazione è il 19 ottobre per il penale, mentre l'ultima per licenziare i decreti attuativi della riforma civile è il 26 novembre.
Il programma è ambizioso in quanto contiene anche innovazioni nel diritto processuale della famiglia. In particolare viene introdotto un procedimento unitario in materia di persone, minorenni e famiglie, che valga per tutti i contenziosi che toccano gli aspetti della persona, dei minori o delle famiglie.