A chi e come sono estesi bonus 150-200 euro ma anche chi li dovrà restituire e per quali motivi

di Marianna Quatraro pubblicato il
A chi e come sono estesi bonus 150-200 e

Chi deve ancora ricevere il pagamento dei bonus di 150 e 200 e chi deve anche restituirli: cosa prevedono ultime novità e chiarimenti

A chi e come vengono estesi bonus 150-200 euro nel 2023 e chi li dovrà restituire e per quali motivi? Mentre si attendono gli aumenti degli stipendi per effetto del nuovo taglio del cuneo fiscale al 3% e al 2%, che saranno presumibilmente calcolati a partire dal mese di marzo 2023, alcune categorie di persone si preparano a ricevere aumenti di stipendi ancora per il pagamento dei bonus una tantum di 150 e 200 euro. Vediamo di chi si tratta. 

  • A chi vengono estesi bonus 150-200 euro e come averli
  • Chi e perché deve restituire bonus 150-200 euro

A chi vengono estesi bonus 150-200 euro e come averli

Le ultime notizie confermano l’estensione del pagamento dei bonus di 150 e 200 euro a categorie di persone che inizialmente sono state escluse dalla misura. Si tratta in particolare di lavoratori autonomi e professionisti che non hanno partita Iva, una nuova platea di ottantamila lavoratori autonomi e professionisti.

Stando a quanto stabilito, per lavoratori autonomi e professionisti che non hanno una partita Iva e vogliono ricevere i bonus di 150-200 euro, se hanno già presentato domanda o all'Inps o alla propria cassa privata previdenziale ma si erano visti negare il bonus perché esclusi dalla iniziale platea prevista, la domanda viene automaticamente ripresa in esame; chi non aveva, invece, presentato alcuna domanda, dovrà attendere le istruzioni dell'Inps sulla procedura per la richiesta dei bonus. 

A febbraio avranno il bonus di 150 euro anche i titolari delle indennità di disoccupazione Naspi e Dis-Coll e coloro che percepiscono la disoccupazione agricola. Il pagamento per queste categorie di persone è, infatti, in programma dopo l’invio della comunicazione delle denunce Uniemens dei Consulenti del lavoro.

Anche i liberi professionisti e autonomi che hanno Partita Iva e che hanno presentato istanza per ricevere i bonus a dicembre in alcuni casi devono ancora ricevere i bonus di 150 e 200 euro. In base ai tempi di presentazione della domanda, il pagamento complessivo di 350 euro dovrebbero arrivare per tutti entro questo mese di gennaio 2023.

Chi e perché deve restituire bonus 150-200 euro

Mentre alcune categorie di persone si apprestano ancora a ricevere il pagamento dei bonus una tantum di 150 e 200 euro, altre categorie di persone potrebbero essere costretti a restituire gli importi già percepiti.

Come più volte spiegato dall’Inps, i bonus di 200 euro e 150 euro sono stati pagati in via preventiva a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta, ma lo stesso Istituto di Previdenza si è riservato il diritto di procedere a controlli e verifiche della effettiva sussistenza dei requisiti per accedervi in un secondo momento successivo.

A seguito di tali controlli, alcuni soggetti destinatari dei bonus potrebbero dover restituire la somma ricevuta. L’Inps ha, dunque, erogato in via provvisoria i bonus di 200 euro e 150 euro a chi ne avrebbe avuto diritto per poi verificare la sussistenza dei requisiti solo in un secondo momento e se dai controlli effettuati emergono incongruenze tra requisiti richiesti e quelli effettivamente in possesso del soggetto beneficiario, allora l’Inps procede alla richiesta di restituzione delle somme in più percepite e i bonus devono essere restituiti.


Per quanto riguarda i tempi di verifiche da parte dell’Inps per la restituzione dei bonus 200 e 150 euro, l’Istituto ha avviato la fase dei controlli, con l’acquisizione dei nuovi dati reddituali riferiti al 2021 anche da parte dell’Agenzia delle Entrate, ma non sono certi i tempi in cui avverranno le comunicazioni di eventuale restituzione dei bonus.