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Al via nuovi avvisi di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate per milioni di contribuenti italiani: ecco chi li riceverà e perché
A chi e per quali motivi verranno inviate importanti avvisi Agenzia Entrate e nuovi accertamenti al via? Il Fisco si prepara ad inviare milioni di lettere di accertamento a contribuenti ‘non in regola’ con i dovuti pagamenti al fine di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale e raggiungere gli obiettivi previsti. Vediamo quali sono e chi riceverà i nuovi avvisi dalle Entrate.
Stando a quanto confermano le ultime notizie, per incentivare ai pagamenti spontanei e al ravvedimento dei contribuenti, partendo da anomalie emerse nell’incrocio dei dati disponibili in Anagrafe tributaria, saranno inviate dall’Agenzia delle Entrate circa 2,6 milioni di lettere di compliance nel 2023 destinate a diventare 3 milioni sia nel 2024 e nel 2025.
Riceveranno i nuovi avvisi di accertamento i contribuenti che hanno mostrato nelle loro dichiarazioni dei redditi omissioni o infedeltà, emerse mettendo a confronto i dati dichiarati con quelli già noti all'Agenzia delle Entrate dalle proprie banche dati.
Obiettivo dell’invio dei nuovi milioni di avvisi da parte delle Entrate è ridurre la propensione all’evasione del 5% entro il 2025 e del 15% entro il 2026 e allo stesso fine si preparano a partire controlli mirati sui contribuenti che continuano a non pagare nonostante abbiano già ricevuto lettere di accertamento nè non forniscono giustificazioni o si ravvedono.
Ma le novità in tema di controlli e accertamenti fiscali non finiscono qui, perché, proprio per perseguire l’obiettivo di ridurre fino ad eliminare del tutto il fenomeno dell’evasione fiscale, la Corte dei Conti starebbe spingendo per la definizione di una riforma del sistema di riscossione coattiva dei tributi, dei contributi e delle entrate locali che punti su una gestione efficiente ed efficace, nel rispetto del principio di compartecipazione alla spesa pubblica secondo la capacità contributiva del singolo e di imparzialità.
La Corte dei Conti chiede, infatti, novità per il sistema di recupero coattivo, spiegando che si può ancora migliorare e intensificare il lavoro di controllo sulle attività di riscossione, innanzitutto velocizzando i tempi di accertamenti eventuali e conseguente invio di cartelle esattoriali e di riscossione, attraverso la fusione completa con l’Agenzia Entrate e un miglior impiego di banche dati e strumenti digitali.
Per evitare di ricevere i nuovi avvisi di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, oggi i contribuenti hanno diverse possibilità di pagamento agevolato dei propri debiti, a partire dalla nuova rottamazione 2023, che prevede la totale cancellazione di debiti di importo fino a mille euro per cartelle ricevute dal 2000 al 2015 e la rottamazione per pagamenti ridotti e agevolati di cartelle di importo superiore ai mille euro.
E’ possibile accedere alla nuova rottamazione 2023 se i debiti vengono affidati all’Agente della Riscossione nel periodo compreso tra il primo gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 e se risultano da cartelle di pagamento/accertamenti esecutivi emessi dall’Agente per la Riscossione. Non si può richiedere la rottamazione 2023 se l’atto è diventato definitivo o se è già in corso una procedura di pignoramento.
Per condono e rottamazione di multe stradali e imposte locali, non è sempre detto che si possa usufruire di condono e rottamazione 2023, perchè tutto dipende da ciò che i singoli Comuni di residenza hanno stabilito in merito. Per capire, dunque, se si può accedere alla rottamazione quater 2023, bisogna consultare il sito istituzionale del proprio Comune per capire se ha deciso di annullare o far pagare meno multe o imposte locali non pagate, o meno.
E’ possibile pagare i propri debiti con il Fisco in maniera agevolata con la nuova sanatoria 2023 degli avvisi bonari per il pagamento di imposte, contributi previdenziali contestati dal Fisco, interessi e somme aggiuntive ma con sanzioni calcolate al 3% invece che del 10% e interessi al 3,5%.
La nuova sanatoria vale solo per gli avvisi bonari per cui non è scaduto il termine di pagamento: in particolare, la nuova sanatoria 2023 vale per gli avvisi bonari relativi ai periodi d’imposta in corso al: 31 dicembre 2019, al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021, per cui la definizione agevolata vale per le dichiarazioni presentate nel 2020, 2021 e 2022 e sia per le imposte dirette sui redditi e sia per l’Iva.
E’ possibile effettuare il pagamento dei propri debiti aderendo alla nuova sanatoria per gli avvisi bonari o in un’unica soluzione o in 20 rate trimestrali di pari importo.