A chi vengono inviate via Pec multe e cartelle (e tanti altri avvisi) ora a Settembre con nuovo servizio al via

di Marianna Quatraro pubblicato il
A chi vengono inviate via Pec multe e ca

Da questa estate la comunicazione tra pubblica amministrazione e cittadini e quando non è possibile inviare notifiche tramite i nuovi sistemi digitali

Ha debuttato da Luglio il nuovo sistema digitale di invio di comunicazioni di atti pubblici, multe e cartelle da parte della Pubblica amministrazione, per snellire e velocizzare le procedure nonché risparmiare sui costi previsti eora a Settembre sta entrando sempre più nel vivo. Ma non a tutti arriverà la notifica digitale via Pec di multe e cartelle.

  • Al via notifiche via Pec di multe e cartelle
  • Non tutti riceveranno la notifica digitale via Pec di multe e cartelle e avvisi

Al via notifiche via Pec di multe e cartelle

Dall’inizio di luglio tutti gli uffici pubblici hanno iniziato ad usare il domicilio digitale, cioè un indirizzo Pec (Posta elettronica certificata), per tutte le comunicazioni legali ai cittadini, per cui diventa necessario per ogni cittadino dotarsi di un indirizzo mail Pec per ricevere e inviare comunicazioni alla Pubblica amministrazione, come raccomandate, cartelle esattoriali, accertamenti, ecc. 

E come spiegato, anche poco sopra, il servio sta entrando nel vivo della sua funzione da Settembre, ma ci una serie di "ma" e condizioni da conoscere.

Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e PagoPA S.p.a. ha comunicato che è attivo ormai SEND, il Servizio Notifiche Digitali della P.A., nuova piattaforma, realizzata da PagoPA, per digitalizzare e semplificare la notificazione dagli entri pubblici con valore legale degli atti amministrativi.

Per ricevere le comunicazioni da Comuni ed enti centrali tramite Sendo bisogna avere un domicilio digitale, cioè di un indirizzo PEC, presente nei registri pubblici come INAD o indicato dal destinatario direttamente accedendo a SEND con SPID o CIE dal sito notifichedigitali.pagopa.it, o attivare il servizio su App IO.

La Pec permette, infatti, di ricevere qualsiasi comunicazione ufficiale in tempo reale, e semplifica i procedimenti di comunicazione tra pubblica amministrazione e cittadini riducendone, di conseguenza, tempi e costi.

Per avere un indirizzo mail Pec valido da eleggere come domicilio digitale, bisogna accedere al sito domiciliodigitale.gov.it tramite proprie credenziali Spid, Cie o Cns, e selezionare la voce Attiva il tuo Domicilio, indicare il proprio indirizzo di Pec e registrarlo in modo che diventi il proprio domicilio digitale ufficiale.

Una volta terminata la procedura di registrazione, il domicilio digitale eletto sarà attivo entro l’una di notte del giorno successivo alla richiesta. Dal momento in cui diventa ufficialmente attivo, dovrà essere consultato per conoscere se e quali comunicazioni si ricevono dalla P.A.

E attuamente, finora, sono solo quattro i Comuni hanno attivato il sistema di notifica delle comunicazioni via Pec e, secondo quanto annunciato, entro fine mese si arriverà a circa un centinaio di enti pubblici che si avvarranno delle modalità di notifica digitalizzata. Ma nessuno al momento tra quelli più importanti come INPS o AGenzia delle Entrate sta mandando avvisi solo e esclusivamente via Pec.

Certamente conviene, comunque, tenere d'occhio, nel sito del proprio Comune, quando sarà attiva la modalità di invio esclusivamente telematica per evitare brutte sorprese....

Precisiamo che possono essere notificate tramite Pec comunicazioni relative a:

  • atti; 
  • provvedimenti; 
  • avvisi e comunicazioni delle pubbliche amministrazioni.

Non tutti riceveranno la notifica digitale via Pec di multe e cartelle e avvisi

La necessità di dotarsi di un indirizzo mail pec da eleggere come domicilio digitale non significa, però, che chi non ha la Pec non potrà ricevere le dovute comunicazioni: ogni genere di comunicazione da parte della Pubblica Amministrazione a chi non è dotato di Pec continuerà ad essere effettuata tramite la classica raccomandata con ricevuta di ritorno o atto giudiziario, a seconda del contenuto della comunicazione, con i relativi costi da sostenere, almeno fino alla fine di quest’anno, perché al momento avere una Pec non è obbligatorio, ma potrebbe diventarlo.

Non riceveranno la notifica digitale via Pec neppure i destinatari di comunicazioni che, per quanto approvato, non possono essere inviate tramite Pec. Non possono, infatti, essere notificati via Pec: 

  • atti del processo civile e penale, per l’applicazione di misure di prevenzione, amministrativo, tributario e contabile, e i provvedimenti e le comunicazioni ad essi connessi;
  • gli atti delle procedure di espropriazione forzata, a meno che non si tratti degli avvisi contenenti l’intimazione ad adempiere l’obbligo risultante dal ruolo;
  • gli atti dei procedimenti di competenza delle autorità provinciali di pubblica sicurezza relativi a pubbliche manifestazioni;
  • misure di prevenzione personali e patrimoniali; 
  • autorizzazioni e altri provvedimenti a contenuto abilitativo, soggiorno, espulsione e allontanamento dal territorio nazionale degli stranieri e dei cittadini dell’Unione europea;
  • atti di ogni altro procedimento a carattere preventivo in materia di pubblica sicurezza e provvedimenti e comunicazioni ad essi connessi.
In questi casi, si ricevono altri tipi di avvisi che cambiano a seconda del motivo per cui si contatta il cittadino.