Controlli 2023 Agenzia entrate eredità e auto
Acquisto auto ed eredità, nuovi controlli 2023 da Agenzia Entrate
Sono due i modi in cui si aggiornano le regole sui controlli 2023 dell'Agenzia delle entrate. Da una parte ci sono le nuovi leggi approvate dal parlamento e dall'altra ci son le sentenze dei tribunali incaricati a emettere una sentenza su una questione aperta.
Ed è quanto è effettivamente successo solo poco tempo in un caso relativamente spinoso perché di mezzo c'è il rapporto tra eredità e controlli dell'Agenzia delle entrate. E la decisione che è stata assunta dalla Corte di Cassazione al termine di un lungo percorso giudiziario in cui le pronunce non sono sempre andate nella stessa direzione è di quelle destinate a far discutere.
Perché, anticipiamolo subito, il fisco ha avuto ragione in giudizio sul contribuente. Tradotti in termini pratici vuol dire che i controlli dell'Agenzia delle entrate sono adesso più stretti e pervasivi.
La decisione della Corte di Cassazione sui controlli dell'Agenzia delle entrate in riferimento all'eredità (le auto in particolare) ruota attorno al redditometro ovvero quello strumento fiscale che verifica spese e guadagni del contribuente.
E se da questa attività emerge una differenza di almeno il 20%, il controllato non solo deve fornire chiarimenti, ma anche dimostrare di avere ragione perché il cosiddetto onere della prova è invertito e spetta proprio al contribuente. Ebbene, la Suprema Corte ha dichiarato ammissibili il controllo dell'Agenzia delle entrate sull'acquisto di un'auto di grossa cilindrata con i soldi dell'eredità.
Ecco dunque che al contribuente spettano due compiti ben precisi: dimostrare con documenti alla mano che l'acquisto del veicolo è avvenuto proprio con quei soldi. E in seconda battuta che con quello stesso denaro intende mantenerla nel tempo.
Come dire, ogni passo nel tempo verrà da adesso in poi controllato dall'Agenzia delle entrate.
Non solo i lasciti ereditari, tra cui le auto, perché lo strumento del redditometro permette di passare ai raggi X una lunga serie di spese. L'Agenzia delle entrate controlla infatti le spese per la cura della persona (abbonamenti pay TV, giochi online, cavalli, alberghi, viaggi organizzati e centri benessere) e le spese per abitazione (mutui, ristrutturazioni, collaboratori domestici, elettrodomestici, telefonia fissa e mobile).
Ma anche quelle per assicurazioni e contributi previdenziali (obbligatori, volontari e complementari) e le spese istruzione (anche scuole di specializzazione, master, tutoraggio, corsi di preparazione agli esami e canoni di locazione per studenti universitari).
I controlli dell'Agenzia delle entrate, che a dirla tutta può contare anche sulla Super Anagrafe dei conti correnti e sull'evasometro, sono quindi estesi alle spese per attività sportive e ricreative e agli investimenti immobiliari e mobiliari netti (fondi d'investimento, certificati di deposito, valuta estera, oro, numismatica).
E naturalmente finiscono anche quelle legati all'acquisto o alla gestione di mezzi di trasporto (minicar, natanti e imbarcazioni, mezzi in leasing o noleggio) e le spese considerate importanti dall'Agenzia delle entrate per individuare gli evasori fiscali in relazione ai ricavi e ai guadagni così come indicato nella dichiarazione dei redditi.