Quali sono le misure già al via per invalidi, anziani e disabili nell’attesa dell’approvazione ufficiale del nuovo decreto invalidità dedicato
Quali sono gli aiuti ad anziani, invalidi e disabili al via dalle Regioni? Il governo Meloni ha annunciato, sin dal periodo della campagna elettorale, l’intenzione e la grande volontà di intervenire con misure di sostegno ulteriori e maggiori per disabili e invalidi soprattutto e a dimostrazione di tale volontà è stato approvato il Ddl anziani che rappresenta il primo passo verso nuove regole e garanzie per anziani, disabili e invalidi. Tuttavia, avanza anche il decreto dedicato con novità molto importanti. Vediamo quali sono e per chi.
Quali sono gli aiuti ad anziani, invalidi e disabili al via dalle Regioni
Nuovo decreto dedicato per anziani, invalidi e disabili
Quali sono gli aiuti ad anziani, invalidi e disabili al via dalle Regioni
Grazie ai fondi stanziati dal Pnrr per la definizione di misure a sostegno di anziani e disabili per una maggiore integrazione sociale e maggiore assistenza dedicata, le Regioni hanno ricevuto molte risorse per definire aiuti economici e agevolazioni per anziani, disabili e invalidi.
In particolare, i fondi del Pnrr assegnati alle regioni sono specificatamente dedicati a misure per gli anziani non autosufficienti (501, 5milioni), persone con disabilità (90,3 milioni) e per iniziative per i senza fissa dimora (45 milioni per housing temporaneo e stazioni di posta), a partire dalla istituzione delle cosiddette Case della Comunità dovrebbero costituire il primo punto di accesso per gli anziani ai servizi sanitari e sociali.
In generale, l’obiettivo delle Regioni per invalidi, disabili e anziani è potenziare e migliorare, nonché definirne di nuove, misure e aiuti già disponibili per invalidi e disabili sulla scia di quanto già approvato con il Ddl Anziani.
Il provvedimento già approvato prevede, infatti, diverse misure dedicate, come:
misure er la prevenzione della fragilità delle persone anziane;
nuove forme di coabitazione solidale per le persone anziane e di coabitazione intergenerazionale, anche nell’ambito di case-famiglia e condomini solidali, aperti ai familiari, ai volontari e ai prestatori di servizi sanitari, sociali e sociosanitari integrativi;
integrazione degli istituti dell’assistenza domiciliare integrata (ADI) e del servizio di assistenza domiciliare (SAD);
misure a favore dei caregivers familiari;
misure a favore dell’invecchiamento attivo e dell’inclusione sociale, anche sostenendo il cosiddetto turismo lento;
riconoscimento del diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure palliative domiciliari e presso hospice;
creare una nuova infrastruttura per prestazioni e servizi in via trasversale tra Ats, Comuni, Regioni e Inps:
promozione dell’attività fisica sportiva nella popolazione anziana;
promozione della salute e della cultura della prevenzione;
introduzione dell’assegno unico per gli anziani, che dovrebbe inglobare indennità di accompagnamento e altre misure di sostegno, da modulare per ogni persona in base al bisogno assistenziale e da erogare o sotto di contributo economico o sotto forma di servizi alla persona, dedicato ad anziani non autosufficienti, totalmente o parzialmente, con Legge 104.
Nuovo decreto dedicato per anziani, invalidi e disabili
Fondi per le Regioni dal Pnrr e Ddl Anziani già approvato anticipano le misure del nuovo decreto invalidità atteso, su cui il governo ha annunciato di essere a lavoro già da tempo e che, si auspica, sia definito entro la fine dell’anno.
Il nuovo decreto invalidità, che prenderebbe le mosse proprio dal Ddl Anziani, dovrebbe puntare al potenziamento di misure già in vigore per invalidi e disabili, prevedere specifici aumenti di pensioni di invalidità e delle indennità per invalidi e disabili, e al miglioramento delle condizioni di vita di invalidi e disabili e familiari cargiver che prestano assistenza, come, per esempio, abbattimento delle barriere architettoniche, garantire autonomia abitativa ad anziani non autosufficienti, potenziare i servizi domiciliari, istituzione di fondi per garantire l'assistenza alle persone con disabilità dopo la morte dei genitori.
E nel decreto invalidità potrebbero rientrare anche semplificazioni delle procedure. Secondo le anticipazioni, sono diverse le nuove semplificazioni per invalidi e relative famiglie che potrebbero rientrare in un nuovo decreto invalidità per la riforma della Legge 104, come:
semplificazioni per ottenere autorizzazioni, concessioni, contributi, agevolazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche e la mobilità;
semplificazione dei procedimenti per l’attivazione e l’esercizio delle misure di protezione giuridica per persone con disabilità, coinvolgendo anche i familiari che se ne prendono cura;
semplificazioni per l’accesso a servizi socio-sanitari, sanitari e di assistenza protesica e riabilitativa;
riduzione degli oneri amministrativi per i cittadini affetti da patologie croniche e invalidanti;
semplificazioni per l’accesso alle prestazioni, ai programmi ai servizi socio-assistenziali, di istruzione, formativi e di inclusione lavorativa;
cancellazione della ripetizione di accertamenti sanitari per le patologie e le disabilità permanenti ed esonero dalla presentazione della documentazione già presente nelle piattaforme o nei singoli fascicoli sanitari;
semplificazione della ricezione della manifestazione di volontà espressa dalle persone con disabilità nel procedimento di formazione di atti pubblici, per poterne accertare la provenienza e la genuinità della manifestazione di volontà;
semplificazioni per i familiari che assistono congiunti con disabilità, con contestuale riduzione degli oneri amministrativi a carico dei familiari che assistono congiunti con disabilità, con patologie croniche o rare e dare precedenza nell’accesso a servizi socio-assistenziali, sanitari e socio-sanitari, inclusi quelli a sportello e su prenotazione;
semplificazione di accesso e interoperabilità nel rispetto del principio della riservatezza dei dati personali, certificazioni e informazioni relative ai procedimenti relativi alla tutela della salute sia attraverso piattaforme digitali sia attraverso il fascicolo sanitario elettronico (FSE), in modo da facilitare l’elaborazione dei progetti di integrazione e di vita individuali, partecipati e personalizzati e gli interventi a sostegno dei caregiver familiari;
semplificazione dei procedimenti di rilascio e impiego, anche attraverso delega, della firma digitale e della identità digitale garantendo piena accessibilità ai relativi servizi da parte di tutte le persone con disabilità fisica, sensoriale, anche senza di figure di protezione giuridica e delle persone con disabilità intellettiva assistite da figure di protezione giuridica.