Ancora migliaia gli avvisi via sms che l’Inps sta inviando per la comunicazione della cancellazione del reddito di cittadinanza: cosa cambia e proroga richiesta
Sono ancora migliaia gli avvisi via sms che l’Inps sta inviando per la comunicazione della cancellazione del reddito di cittadinanza, ma da diverse parti ne è stata chiesta la proroga nell’attesa del debutto del nuovo assegno di inclusione che partirà dal prossimo gennaio 2024. Vediamo qual è la situazione aggiornata.
Si tratta, complessivamente, di 240 mila nuclei familiari a cui sarà tolto il reddito di cittadinanza in vista del debutto del nuovo assegno di inclusione che, però, non spetterà a tutti coloro che oggi percepiscono ancora il reddito di cittadinanza e per cui saranno richiesti requisiti decisamente più stringenti.
Solo gli over 60, le persone con a carico uno o più minori e chi ha persone disabili nel nucleo familiare continueranno a ricevere il reddito di cittadinanza fino al prossimo 31 dicembre.
Gli sms che l'Inps sta ancora inviando ai precettori del reddito di cittadinanza per informarli della sospensione stanno provocando molte proteste, in particolare al Sud, dove risiede la maggior parte dei percettori della misura di sostegno.
E proprio in virtù della cancellazione della misura a chi ne avrebbe ancora necessità ha portato le forze sociali, a partire dalla Cgil, a chiedere una proroga universale del reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023, considerando che, per ora, solo alcune categorie di beneficiari avranno diritto al sostegno fino dicembre.
La richiesta di proroga del pagamento del reddito di cittadinanza fino a fine anno, secondo quanto spiegato, sarebbe stata avanzata dai sindacati non solo per assicurare ancora un sostegno economico alle famiglie bisognose, ma anche per dare al governo il tempo necessario per definire il nuovo programma di aiuti.
Dal primo gennaio 2024 il reddito di cittadinanza sarà sostituito dall’assegno di inclusione. Ma, come anticipano, cambiano i requisiti per accedervi rispetto al reddito di cittadinanza: il nuovo assegno di inclusione non spetta, infatti, a tutti coloro che sono senza lavoro, sono in condizioni di povertà o difficoltà economica e cercano un nuovo lavoro ma spetta solo ed esclusivamente ai non occupabili che continueranno a ricevere il reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023.
Si tratta, in particolare, di persone con disabilità o fragili, nuclei familiari con minorenni, over 60 o persone disabili e invalidi, e nuclei con componenti in condizioni di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione, ma anche:
Se il nucleo familiare è costituito solo da persone di 67 anni o disabili gravi, l’importo mensile è di 630 euro (7.560 l'anno) più 150 euro di contributo d’affitto (1.800 l’anno). Il nuovo assegno di inclusione sarà erogabile per massimo 18 mesi e rinnovabile per ulteriori 12 mesi. Prima di richiederlo nuovamente, però, bisognerà aspettare almeno un mese.