Ancora migliaia di avvisi via sms per cancellazione reddito di cittadinanza INPS, ma è stata richiesta proroga

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Ancora migliaia gli avvisi via sms che l’Inps sta inviando per la comunicazione della cancellazione del reddito di cittadinanza: cosa cambia e proroga richiesta

Sono ancora migliaia gli avvisi via sms che l’Inps sta inviando per la comunicazione della cancellazione del reddito di cittadinanza, ma da diverse parti ne è stata chiesta la proroga nell’attesa del debutto del nuovo assegno di inclusione che partirà dal prossimo gennaio 2024. Vediamo qual è la situazione aggiornata.

  • Migliaia di avvisi via sms in arrivo ancora per cancellazione del reddito di cittadinanza
  • Richieste nuove proroghe per cancellazione reddito di cittadinanza
  • Nuovo assegno di inclusione 2024 al posto del reddito di cittadinanza 

Migliaia di avvisi via sms in arrivo ancora per cancellazione del reddito di cittadinanza

Dopo le prime comunicazioni di luglio per la cancellazione del reddito di cittadinanza a circa 159 mila famiglie, sono in arrivo dall’Inps ancora migliaia di avvisi via sms. Stando a quanto annunciato dall’Istituto di Previdenza, sono circa 33mila euro le persone che riceveranno il messaggio con la comunicazione della cancellazione del pagamento del reddito di cittadinanza ed entro la fine di dicembre l’sms arriverà ad altri 40 mila nuclei familiari.

Si tratta, complessivamente, di 240 mila nuclei familiari a cui sarà tolto il reddito di cittadinanza in vista del debutto del nuovo assegno di inclusione che, però, non spetterà a tutti coloro che oggi percepiscono ancora il reddito di cittadinanza e per cui saranno richiesti requisiti decisamente più stringenti.

Solo gli over 60, le persone con a carico uno o più minori e chi ha persone disabili nel nucleo familiare continueranno a ricevere il reddito di cittadinanza fino al prossimo 31 dicembre.

Richieste nuove proroghe per cancellazione reddito di cittadinanza

Gli sms che l'Inps sta ancora inviando ai precettori del reddito di cittadinanza per informarli della sospensione stanno provocando molte proteste, in particolare al Sud, dove risiede la maggior parte dei percettori della misura di sostegno.

E proprio in virtù della cancellazione della misura a chi ne avrebbe ancora necessità ha portato le forze sociali, a partire dalla Cgil, a chiedere una proroga universale del reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023, considerando che, per ora, solo alcune categorie di beneficiari avranno diritto al sostegno fino dicembre.

La richiesta di proroga del pagamento del reddito di cittadinanza fino a fine anno, secondo quanto spiegato, sarebbe stata avanzata dai sindacati non solo per assicurare ancora un sostegno economico alle famiglie bisognose, ma anche per dare al governo il tempo necessario per definire il nuovo programma di aiuti.

Nuovo assegno di inclusione 2024 al posto del reddito di cittadinanza 

Dal primo gennaio 2024 il reddito di cittadinanza sarà sostituito dall’assegno di inclusione. Ma, come anticipano, cambiano i requisiti per accedervi rispetto al reddito di cittadinanza: il nuovo assegno di inclusione non spetta, infatti, a tutti coloro che sono senza lavoro, sono in condizioni di povertà o difficoltà economica e cercano un nuovo lavoro ma spetta solo ed esclusivamente ai non occupabili che continueranno a ricevere il reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023.

Si tratta, in particolare, di persone con disabilità o fragili, nuclei familiari con minorenni, over 60 o persone disabili e invalidi, e nuclei con componenti in condizioni di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione, ma anche:

  • le persone in carico ai servizi per le donne vittime di violenza;
  • le persone in carico ai servizi psicologici per la salute della persona;
  • le persone in carico ai servizi per le malattie psichiatriche;
  • le persone senza fissa dimora.
I requisiti per avere il nuovo assegno di inclusione sono i seguenti:
  • essere cittadino dell’Unione o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, cioè cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale;
  • avere un Isee entro i 9.360 euro;
  • avere un reddito entro i 6mila euro annui;
  • essere residenti in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo, al momento della presentazione della domanda;
  • avere una persona disabile o un minore o un over 60 o una persona titolare di invalidità civile;
  • avere un valore del patrimonio immobiliare entro i 30mila euro, escludendo la prima casa se ha un valore non superiore a 150mila euro;
  • avere un valore del patrimonio mobiliare entro i 6.000 euro, aumentati di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo, massimali che aumentano ancora di 5.000 euro per ogni componente disabile e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.
L’assegno di inclusione viene erogato per un importo massimo di 6mila euro l’anno, per 500 al mese, più un contributo affitto, per chi vive in case in affitto con regolare contratto di locazione, di 3.360 euro l’anno (280 al mese). 

Se il nucleo familiare è costituito solo da persone di 67 anni o disabili gravi, l’importo mensile è di 630 euro (7.560 l'anno) più 150 euro di contributo d’affitto (1.800 l’anno). Il nuovo assegno di inclusione sarà erogabile per massimo 18 mesi e rinnovabile per ulteriori 12 mesi. Prima di richiederlo nuovamente, però, bisognerà aspettare almeno un mese.