Ancora modifiche importanti per assegno unico figli dopo regole e importi rivisti sia ora a Luglio che a Giugno

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Ancora modifiche importanti per assegno

Quali sono le importanti modifiche dell’assegno unico per i figli possibili in arrivo e cosa è già cambiato in questi mesi

Quali sono le modifiche importanti per assegno unico figli dopo regole e importi rivisti sia ora a Luglio che a Giugno? L’Assegno unico per i figli è una misura di sostegno economico alle famiglie riconosciuto per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili. 

L’importo dell’assegno unico varia in base al valore Isee del nucleo familiare valido al momento della domanda, considerando anche età del figlio, quanti figli ci sono in famiglia e sono presenti figli disabili. L’assegno unico per i figli spetta a tutte le categorie di lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), lavoratori autonomi, pensionati, disoccupati, inoccupati ecc.

  • Importanti modifiche in arrivo per assegno unico figli
  • Regole e importi rivisti a giugno e luglio per assegno unico figli

Importanti modifiche in arrivo per assegno unico figli

Stando alcune anticipazioni, si potrebbe andare verso importanti modifiche dell’assegno unico per i figli che, come già ipotizzato qualche tempo fa, potrebbe sganciarsi dal valore Isee di ogni nucleo familiare e dipendere, invece, eventuale nuovo quoziente familiare, o reddito familiare, o numero di figli presenti nel nucleo familiare, ecc. 
 

Ciò significa che rispetto a quanto oggi cassade, probabilmente cambieranno gli importi da riconoscere alle famiglie con i figli, che potrebbero essere più alti soprattutto per famiglie numerose, considerando che il quoziente familiare privilegia le famiglie numerose. 


Regole e importi rivisti a giugno e luglio per assegno unico figli

Le prossimo modifiche dell’assegno unico per figli seguiranno le modifiche già avvenute in questi mesi di giugno e luglio relative soprattutto gli importi del beneficio da riconoscere ai beneficiari della misura. Si tratta soprattutto degli aumenti riconosciuti a giugno e luglio. 

Gli importi dell’assegno unico per i figli sono, infatti, aumentati a giugno per chi ha rinnovato l’Isee dopo la data del 28 febbraio 2023. Chi ha, infatti, rinnovato l’Isee entro lo scorso 28 febbraio 2023 ha già ricevuto da febbraio o marzo scorso gli aumenti dell’assegno unico per figli dovuti alla rivalutazione, mentre chi non ha rinnovato l’Isee entro il 28 febbraio scorso o non lo ha proprio fatto e lo ha rinnovato successivamente, ha ricevuto gli aumenti a giugno con i relativi arretrati. 

Chi presenta l’Isee dopo il 30 giugno, riceve l’aumento dell’importo dell’assegno unico per la rivalutazione dallo stesso mese in cui presenta l’Isee ma in tal caso senza arretrati relativi alle mensilità precedenti.

Ha diritto a ricevere aumenti dell’assegno unico per i figli e arretrati a luglio chi ha presentato relativa domanda dopo il primo marzo. Già a giugno è stato poi ricalcolato l’importo dell’assegno unico con nuova maggiorazione per i nuclei vedovili, con un aumento per un periodo di 5 anni se uno dei due genitori è deceduto nell’anno di riconoscimento del sussidio.

Gli arretrati dell’assegno unico per figli non spettano a chi, pur avendo figli a carico, non percepisce ancora il beneficio perchè non ha ancora presentato domanda o non ha fatto l'Isee 2023 e percepisce l’importo minimo di assegno unico per figli.

Precisiamo che insieme agli aumenti dell’assegno unico per figli dovuto alla rivalutazione annuale, sono previsti anche ulteriori aumenti per le maggiorazioni, come quelle dovute per:

  • entrambe i genitori lavoratori;
  • presenza nel nucleo familiare di figli con disabilità, e variabili in base al grado di disabilità; 
  • bambini di età inferiore a un anno, per nuclei con 3 figli e un Isee inferiore ai 40mila euro e per famiglie con 4 figli e in tal l’aumento è del 50%, da aggiungere alla rivalutazione;
  • un periodo di 3 anni dalla nascita del figlio successivo al secondo e anche in tal caso l’aumento è del 50%; 
  • genitori vedovi e lavoratori, per cui è previsto un aumento di 30 euro al mese in caso di Isee pari o inferiore a 15mila euro che si riduce fino ad azzerarsi oltre i 40mila di Isee.
Le maggiorazioni per famiglie con figli disabili in base al grado di disabilità sono le seguenti:
  • 105 euro mensili in caso di non autosufficienza;
  • 95 euro mensili in caso di disabilità grave;
  • 85 euro mensili in caso di disabilità media.