Assegni familiari: come fare domanda
Ogni anno, compreso questo del 2017, l'Inps rende noti i limiti di reddito in riferimento al nucleo familiare e ai beneficiari
AGGIORNAMENTO: Ogni anno l'Inps rende noti i limiti di reddito in riferimento al nucleo familiare e ai beneficiari. Oltrepassata una prima fascia di reddito è prevista la riduzione della somma fino alla completa cessazione. Il diritto all'assegno decorre dal primo giorno del periodo di paga o di pagamento della prestazione previdenziale, per la quale è prevista l'erogazione accessoria degli assegni per il nucleo familiare.
Occorre prestare attenzione quando si parla di assegni familiari nel 2017. Esistono infatti due tipi di contributo con nomi molto simili ma prestazioni differenti tra destinatari, importo, durata a funzionamento. Da una parte ci sono quelli diretti al nucleo familiare che sono rivolti ai dipendenti privati. Dall'altra gli assegni familiari per agricoltori e lavoratori autonomi. In estrema sintesi, i primi, gli assegni al nucleo familiare, vanno richiesti al proprio datore di lavoro con il modello Anf/Dip (SR16). In alternativa si può presentare la domanda all'Inps. E per farlo c'è tempo fino a 5 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Gli assegni al nucleo sono destinati a lavoratori dipendenti, lavoratori dipendenti agricoli, lavoratori domestici, lavoratori iscritti alla gestione separata, titolari di pensioni e titolari di prestazioni previdenziali, mentre gli assegni familiari hanno platea di destinatari più ristretta i cui rientrano i soli coltivatori diretti e i titolari delle pensioni a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi come artigiani, commercianti, coltivatori diretti. Il nucleo familiare dai coniugi, con esclusione di quello legalmente ed effettivamente separato, e dai figli, anche equiparati, minorenni o senza limiti di età qualora si trovino nell'assoluta e permanente impossibilità di dedicarsi a un proficuo lavoro.
Sono inclusi anche i fratelli, le sorelle e i nipoti del richiedente nel caso in cui essi siano orfani di entrambi i genitori e non abbiano conseguito la pensione ai superstiti e sempre se siano minorenni ovvero maggiorenni qualora si trovino nell'assoluta e permanente impossibilità di dedicarsi ad un proficuo lavoro.
Per quanto riguarda i soli assegni al nucleo familiare, possono essere richiesti al proprio datore di lavoro, nel caso in cui il richiedente svolga attività lavorativa dipendente, utilizzando il modello Anf/Dip (SR16). In tal caso, il datore di lavoro deve corrispondere l'assegno per il periodo di lavoro prestato alle proprie dipendenze, anche se la richiesta è stata inoltrata dopo la risoluzione del rapporto nel termine prescrizionale di 5 anni. In alternativa
Ogni anno l'Inps rende noti i limiti di reddito in riferimento al nucleo familiare e ai beneficiari. Oltrepassata una prima fascia di reddito è prevista la riduzione della somma degli assegni familiari fino alla completa cessazione. Il diritto all'assegno decorre dal primo giorno del periodo di paga o di pagamento della prestazione previdenziale, per la quale è prevista l'erogazione accessoria degli assegni per il nucleo familiare. Non possono essere erogati complessivamente più di 6 assegni giornalieri per ciascuna settimana e 26 per ogni mese.