Assegni unico (familiari) aumenta dal 1 Luglio, dopo che a Giugno sono cresciuti per i figli (spiegazione)

di Marianna Quatraro pubblicato il
Assegni unico (familiari) aumenta dal 1

Come cambia l’importo dell’assegno unico per figli a giugno ma novità previste anche per vecchi assegni familiari

Quali sono gli aumenti al via per assegno unico per figli e a chi spetta dal primo luglio la nuova rivalutazione per assegni familiari? Quest’anno è aumentato l’importo dell’assegno unico per i figli per la rivalutazione e in misura diversa in base alla fascia di reddito Isee di appartenenza. La rivalutazione è stata applicata a tutti i beneficiari dell’assegno unico, sia sugli importi minimi dell’assegno unico e sia sull’importo massimo. E ulteriori aumenti dell’assegno unico per figli sono previsti anche da questo mese di giugno. Ma non per tutti.

  • Al via nuovi aumenti per assegno unico figli quali sono
  • A chi spetta dal primo luglio la nuova rivalutazione per assegni familiari

Al via nuovi aumenti per assegno unico figli quali sono

Secondo quanto previsto dalle norme in vigore, nuovi aumenti dell’assegno unico sono previsti da questo mese di giugno per chi ha rinnovato l’Isee dopo la data del 28 febbraio 2023. Chi ha, infatti, rinnovato l’Isee, o fatto per la prima volta, a gennaio 2023, come ogni anno previsto per legge, ed entro il 28 febbraio ha infatti già ricevuto da febbraio o marzo scorso i dovuti aumenti dell’assegno unico per figli dovuti alla rivalutazione.

Chi non ha, invece, rinnovato l’Isee entro il 28 febbraio scorso o non lo ha proprio fatto e lo ha rinnovato successivamente, riceve gli aumenti da giugno insieme ai relativi arretrati. Spetta dunque ai cosiddetti ritardatari dell’Isee avere aumenti dell’assegno unico a giugno dovuti a rivalutazione e arretrati.

Chi presenta, però, l’Isee dopo il 30 giugno, riceverà l’aumento dell’importo dell’assegno unico dallo stesso mese in cui è stato presentato l’Isee ma senza gli arretrati da inizio anno, per cui se si vogliono recuperare anche gli arretrati delle precedenti mensilità da marzo, è bene affrettarsi a fare l’Isee entro la fine del mese di giugno, altrimenti si perderanno tutti gli arretrati pur se dovuti per requisiti.
 
Gli importi dell’assegno unico per i figli aumentano non solo per ricalcolo con rivalutazione della prestazione 2023 ma anche per le maggiorazioni previste in base alla composizione di ogni nucleo familiare. La legge prevede, infatti, specifiche maggiorazioni per entrambe i genitori lavoratori, o in presenza di bambini di età inferiore a un anno, o per nuclei con 3 figli e un Isee inferiore ai 40mila euro, o per famiglie con 4 figli. 

In particolare, le maggiorazioni per famiglie con figli disabili e in base al grado di disabilità sono le seguenti:

  • 105 euro mensili in caso di non autosufficienza;
  • 95 euro mensili in caso di disabilità grave;
  • 85 euro mensili in caso di disabilità media.
Per nuclei con almeno un figlio a carico con disabilità, deve essere, inoltre, calcolata anche l'ulteriore maggiorazione (dal primo gennaio 2023 e fino al 2026) per le famiglie con figli disabili e Isee fino a 25mila di 120 euro mensili da aggiungere agli importi base aumentati e alle maggiorazioni già previste.

Inoltre, per l’importo erogato dell'assegno unico per i figli nel 2023 sono previste maggiorazioni del:

  • 50% nel primo anno di vita del figlio;
  • 50% per le famiglie con almeno 3 figli e Isee fino a 40mila euro, per i soggetti da 1 a 3 anni compiuti.
Se per alcuni aumenta l’assegno unico per figli, per altri potrebbe anche diminuire e si tratta di coloro che devono rimborsare parte degli importi già ricevuti. L’Inps sta, infatti, recuperando le sette mensilità, pagate da marzo a settembre, con una maggiorazione di 30 euro pagata in maniera errata per un importo complessivo da rimborsare che potrebbe arrivare fino a 210 euro per figlio.

Il motivo per cui è richiesto il rimborso dell’assegno unico percepito indebitamente è che molte famiglie monogenitoriali hanno fatto richiesta della maggiorazione dovuta per entrambe i genitori lavoratori, pur se soli, e la maggiorazione è stata pagata anche ai genitori soli che al momento della domanda hanno dichiarato di lavorare entrambe.

Dopo le verifiche effettuate, per chi non ne aveva diritto, il pagamento della maggiorazione è stata già bloccata ad ottobre 2022, mentre ad altri sarà richiesto di rimborsare le somme in più percepite e non dovute.

A chi spetta dal primo luglio la nuova rivalutazione per assegni familiari

Non solo aumenti dell’assegno unico per figli: dal primo luglio scatta la rivalutazione, con relativi aumenti, anche degli assegni al nucleo familiare, ben noti come assegni familiari, per il periodo che va dal primo luglio al 30 giugno prossimo.

Nonostante il debutto dell’assegno unico per figli che ha sostituito tutte le precedenti misure per famiglie con figli compresi gli assegni familiari in busta paga, alcune famiglie hanno ancora diritto a percepire gli assegni familiari (Anf).

Hanno, infatti, ancora diritto ad avere gli assegni familiari coniuge; fratelli, sorelle e nipoti del richiedente minorenni o inabili a svolgere qualsiasi lavoro ma solo se non coniugati, orfani di entrambi i genitori e non aventi diritto alla pensione ai superstiti, e nuclei orfanili, cioè nuclei familiari composti o solo da minorenni o da maggiorenni disabili.

Per loro dal primo luglio aumentano gli assegni familiari, come ogni anno previsto, i cui importi, per l’andamento dell’inflazione, si adeguano al costo della vita. Quest’anno l’aumento previsto è dell’8,1%. Gli aumenti così calcolati sono in vigore dal primo luglio 2023 al 30 giugno 2024.